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NBA – Gli Indiana Pacers superano di slancio Cleveland grazie a Sabonis

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La sfida delle 21 italiane tra Indiana Pacers e Cleveland Cavaliers ha aperto gli ultimi match NBA del 2020. L’incontro è stato vinto dagli Indiana Pacers per 119-99.

Dopo la sconfitta precedente sempre in casa alla Bankers Life Fieldhouse contro i Boston Celtics, i Pacers ottengono quindi la quarta vittoria stagionale su 5 partite. Per i Cavaliers è il secondo ko consecutivo dopo quello contro i New York Knicks a fronte di un record che recita 3-2.

Per gli Indiana Pacers decisivo il “solito” Domantas Sabonis per vincere su Cleveland. Per il lungo lituano figlio di Arvydas doppia-doppia da 25 punti (10/14 al tiro con un perfetto 2/2 da tre) e 11 rimbalzi, aggiungendoci 7 assist. In doppia cifra è finito tutto il quintetto di coach Nate Bjorkgren, dai 17 di Malcolm Brogdon, i 16 di Victor Oladipo, i 14 di Turner e i 12 di Aaron Holiday, oltre ai 18 dalla panchina di Doug McDermott. Un match che praticamente è stato sempre condotto dall’inizio alla fine dalla squadra di Indianapolis.

Per quanto riguarda i Cavs, non bastano i 28 di Collin Sexton e i 21 di Darius Garland, i due esterni titolari, oltre a un’estrema precisione dall’arco con 12/23, il 52.2%. Oltre ai due citati, in doppia cifra anche Larry Nance jr. con 10+5+7 e Andre Drummond con 11 e 13 rimbalzi, le stesse carambole catturate da Javale McGee in soli 14′ di gioco, ma per Cleveland pesano i troppi falli commessi in delicate situazioni di gioco dei suoi pivot.


Indiana scappa sul 32-21 nei primi 12′ grazie a Domantas Sabonis e Myles Turner e molta più precisione rispetto ai Cavs. Infatti, Cleveland nel primo quarto produce un pessimo 8/26 nelle conclusioni complice anche un Javale McGee poco preciso che combina nei suoi 5′ sul parquet 1/9 al tiro e 1/4 ai liberi con ben 9 rimbalzi di cui 6 offensivi, sbagliando quindi su tanti appoggi a rimbalzo su secondi tiri presi.

Secondo quarto e i Cleveland Cavaliers si trovano con i suoi due pivot, Andre Drummond e Javale McGee rispettivamente con 3 e 4 falli commessi. I Pacers quindi continuano a tenere l’inerzia del match grazie a Victor Oladipo e Malcolm Brogdon, oltre al contributo dalla panca di Doug McDermott, toccando ancora la doppia cifra di vantaggio al 14′ sul 39-28. Ma Cleveland non molla con i suoi esterni titolari, Darius Garland e Collin Sexton, per il -4 prima del canestro di Sabonis che manda al riposo le squadre sul 57-51 in favore di Indiana.

https://twitter.com/Pacers/status/1344753127434686467

Terzo quarto e Cleveland, dopo essersi riavvicinata a -8 (70-62 al 30′) dal -14 iniziale della frazione, viene allontanata dai Pacers con un 11-3 di break, 81-63 al 33′, complice ancora problemi di falli dei suoi lunghi (4° fallo di Drummond e il 5° di McGee). Un tecnico sanzionato a Osman complica le cose ai Cavaliers, e gli Indiana Pacers che grazie ad Aaron Holiday e Sabonis soprattutto si portano sul +21 come massimo divario, 86-65. E’ +20 dopo 36′, 88-68.

Dopo aver toccato il +22 a inizio ultima frazione, i Pacers si rilassano, troppo. Così, i Cavaliers con un 10-0 si riavvicinano grazie a Sexton e Garland, è 90-78 a 9’27”. Il time-out di coach Bjorkgren serve, perchè i Pacers tengono  il vantaggio continuamente in doppia cifra ad elastico tra i 10 e i 15 punti nonostante i canestri di Larry Nance jr. . Ci pensano vari viaggi dalla lunetta di Doug McDermott, le segnature di Victorn Oladipo e Domantas Sabonis a chiudere in anticipo il match con i Cavs che cedono, 113-94 a 2’21” dalla conclusione. 119-99 il finale.