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NBA – I Nuggets sono ancora vivi! Lakers sfiorano la rimonta da -20, ma cedono a un super Jamal Murray

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I Denver Nuggets non muoiono letteralmente MAI, riaprono la serie della NBA Western Conference Finals battendo i Los Angeles Lakers per 114-106 (29-27; 63-53; 93-75) portandosi sull’1-2.

Gialloviola troppo brutti per essere veri, e Denver che rialza prepotentemente la testa. Non inganni il punteggio finale, è stata una partita dominata a lungo e in largo dagli uomini di coach Michael Malone che hanno toccato a più riprese il +18 e il +20 (il peggior deficit mai fatto registrare in tutti i playoff da L.A.) come massimo divario. Sembrava un match assolutamente chiuso grazie al 97-77 a 10’36” dalla fine, ma un break incredibile e osiamo dire assurdo dei gialloviola guidati dalla difesa di Rajon Rondo con sei palle perse consecutive di Denver ha riacceso di colpo il match per il 101-98 a 5’25” dal termine, parziale di 4-21! Alla fine però è risultato decisivo un glaciale Jamal Murray, autore di due triple spaziali che hanno decretato la vittoria della franchigia del Colorado. La guardia canadese è stata senza orma di dubbio l’Mvp del match con una doppia-doppia da 28 punti (10/17 al tiro) e 12 assist, oltre a 8 rimbalzi catturati. Oltre al “solito” Nikola Jokic che ha chiuso con 22 punti, 10 rimbalzi e 5 assist (senza una grande mole di tiri, solo 14 presi, 9 mandati a segno) e che ha permesso ai suoi Nuggets di sviluppare il proprio gioco attorno al suo, da segnalare la prova di Jerami Grant, 26 punti – massimo in carriera nei playoff per l’ala nativa di Portland – con 7/11 al tiro e 10/12 ai liberi.

In casa L.A. Lakers (schiacciati nei rimbalzi catturati, 25 a 44 il conto finale a favore dei Nuggets) non basta la tripla doppia n° 26 nei Playoff di LeBron James, 4 in meno di quelle di Magic Johnson, leader all-time; 14/23 nelle conclusioni dal campo e 30 punti, 10 rimbalzi e 11 assist per “The Chosen One”. 27 di Anthony Davis (9/17) con solo 2 rimbalzi presi, il dato più penalizzante per i californiani risultati abulici e fuori partita nei primi tre quarti causa una difesa troppo sotto gli standard, una brutta sconfitta che deve suonare come un allarme immediato per coach Frank Vogel. Nel supporting cast gialloviola 12 di Kentavious Caldwell-Pope e 11 di Kyle Kuzma, troppo poco. Dwight Howard fuori partita penalizzato dai falli su Nikola Jokic, mentre Rajon Rondo – escluso il break citato prima che ha riportato sotto i Lakers da -20 a -3 – non è stato decisivo come nelle altre occasioni nonostante abbia chiuso con 9 punti, 8 assist e 3 rubate.

Gara-4 è già decisiva, si giocherà nella notte tra giovedì e venerdì (palla a due alle ore 3 italiane).