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Sassari sbanca la Segafredo Arena; nuova caduta casalinga delle Vnere. Niente esordio per Belinelli

Sassari sbanca la Segafredo Arena; nuova caduta casalinga delle Vnere. Niente esordio per Belinelli

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Doveva essere la serata di Marco Belinelli, diventa invece quella della Dinamo Sassari e di Eimantas Bendzius, top scorer con 22 pti (di cui 17 nel primo quarto). Gli isolani sbancano la Segafredo Arena 78-83. Per la Virtus si tratta della quarta sconfitta interna casalinga; come non accadeva da 50 anni.

Aleksandar Djordjevic rinuncia dall’inizio ad entrambe le sue star: oltre al  campione Nba 2014, rimasto seduto tutti i 40 minuti; pure Milos Teodosic parte fuori quintetto. Anche il neoacquisto dei sardi; Toni Katic, partirà dalla panchina.

Ed il primo quarto è shock per i padroni di casa: Dopo 3 minuti di equilibrio, infatti, il Banco di Sardegna sale di giri approfittando della scarsa intensità delle Vnere, Vero che Bendzius è quasi perfetto (11 dei primi 16 pti di Sassari sono del lituano), ma l’atteggiamento dei suoi fa infuriare Djordjevic, che si prende due tecnici e viene mandato negli spogliatoi. L’ingresso di Teodosic e l’energia di Pajola provano a tamponare l’emorragia Virtus, ma la prova offensiva di Sassari è fin qui devastante.

Ed il secondo quarto non sembra seguire un copione troppo diverso. Il primo canestro è l’ennesima tripla di Bendzius, e la Dinamo arriva fino al +19. Nel peggior momento dei suoi, la differenza la fa però la leadership di Teodosic che prende per mano la sua squadra e la aiuta a rifarsi sotto fino al -10, costringendo coach Pozzecco a spendere 2 time out. Le urla dell’ex Varese e Fortitudo sortiscono l’effetto sperato ed il Banco di Sardegna, grazie anche a percentuali bulgare dall’arco si porta sul +21, massimo vantaggio del match. Vantaggio, però, che forse rilassa troppo gli ospiti, che in pratica spariscono dal campo negli ultimi 3 minuti del primo tempo.  I padroni di casa ne approfittano aprendo un parziale di 13-3 che fanno sì che all’intervallo lungo lo svantaggio sia di soli 11 punti, e la partita tutt’altro che chiusa.

Ed infatti nel secondo tempo è un’altra partita. La Virtus rientra fortissimo in campo e si riporta subito a -6. Sassari riprende come nel primo tempo a colpire dalla distanza e scava nuovamente il solco che porta a +16 gli isolani. Le Vnere sembrano però più in palla e grazie anche alla vena offensiva di Stefan Markovic (migliore dei suoi con 15 pti e 3/4 dall’arco), si rifanno sotto grazie ad un parziale di 7-0 che porta a soli due possessi il distacco. Eimantas Bendezius mette i due punti che fanno 54-60 a 10 dal termine.

L’ultimo quarto è uno spot per la pallacanestro nostrana. La Virtus inizia a crederci seriamente e nei primi 5 minuti riesce finalmente ad annullare il vantaggio di Sassari portandosi ad un solo punto di svantaggio e concedendosi il lusso di qualche giocata di fino. Ma la Dinamo è una grande squadra e, approfittando della rincorsa che ha probabilmente fiaccato i padroni di casa apre un parziale di 0-8 che, a meno di due minuti dal termine sa di sicurezza. Gli emiliani ci provano fino all’ultimo grazie soprattutto alle giocate dei suoi due fenomeni balcanici, ma i sardi sono bravi a non scomporsi e a rispondere colpo su colpo; vincendo la quinta partita consecutiva contro le Vnere e lanciando il chiaro segnale che tra le grandi d’Italia, Sassari è presente di diritto. Per la Segafredo invece, l’inserimento del Beli nel minor tempo possibile sarà fondamentale se davvero si vuole infastidire Milano o portare a casa la qualificazione alla prossima Eurolega.