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Reyer Venezia, che fatica! Battuta un’arcigna e dura a morire Pesaro 98-92

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Per la 16ma giornata di LBA Legabasket Serie A, al PalaTaliercio di Mestre i campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia chiudono il 2019 con una vittoria, battuta la Carpegna Prosciutto Basket VL Pesaro per 98-92.

Per la Vuelle è la 15ma sconfitta su 15 partite di campionato, per la Reyer la terza vittoria consecutiva di fila e di speranza per entrare nelle Final Eight, servirà vincere a Brescia nell’ultima di andata per assicurarsi il biglietto e il passaggio alla Coppa Italia.

Un match vinto con tanta, immensa fatica dall’Umana Reyer che ha sofferto le consuete pene dell’inferno per sconfiggere l’ultima in classifica, domata solo nei secondi finali dalla squadra di coach Walter De Raffaele. Si è “svegliato” Troy Williams dopo le prove incolori delle ultime due partite, Vasa Pusica ha fatto ammattire la difesa oro-granata e Jaylen Barford nel finale non ha sbagliato quasi nulla. Quasi, perchè i suoi errori nei tiri finali nonostante tanto orgoglio hanno permesso alla Reyer di portare a casa i due punti. Ci hanno pensato prima Jeremy Chappell, poi Mitchell Watt, infine Andrea De Nicolao (13 punti nell’ultimo quarto) a decidere un match difficile e spigoloso deciso nei secondi finali con i liberi e il fallo sistematico avversario che non è servito.

Cronaca del match

Partenza netta a sorpresa della Carpegna Prosciutto che dimostra subito di essere in partita portandosi sul 2-10 con Williams e Barford dopo 2’07” di gioco, time-out di uno spazientito De Raffaele. Chappell e Watt suonano la carica e Venezia con un break di 12-2 si porta avanti sul 14-12 dopo 6′, time-out Sacco. Watt è una spina costante nel fianco di Pesaro e dà il 19-12 al 7′, Tonut gli dà una mano, ma la Vuelle regge con il play serbo Vasa Pusica che trascina i suoi compagni al pareggio nel primo quarto, è 28-28 dopo i primi 10′. Gli ospiti nel secondo quarto non mollano la presa e, nonostante un discreto impatto di Chappell nella Reyer, restano con l’inerzia dalla loro con prima Totè poi Pusica e Eboua portandosi avanti sul 44-49 al 17′, time-out De Raffaele in uno sbigottito PalaTaliercio. La Reyer con un break di 8-0 firmato da Bramos e Watt mette il 52-49 al 19′, time-out Carpegna Prosciutto. La coppia di liberi di Dasye fissa il risultato del primo tempo sul 54-49.
Si ritorna in campo e Venezia non riesce a scappare concedendo troppo alla Vuelle in difesa, Mitchell Watt aumenta il suo fatturato facendo male agli avversari in post, ma la Carpegna Prosciutto con Williams e Pusica non si dà per vinta, è 71-63 dpo 28′, time-out Giancarlo Sacco. Pesaro con il solito Williams si porta sul -4 al 29′, Vidmar con un gioco da tre punti chiude sul 74-67 il terzo periodo. Ultimo quarto, Venezia tocca la doppia cifra di vantaggio con due triple di De Nicolao, 82-70 a 7’45” dalla fine, gli ospiti però con Pusica e Barford piazzano il -8, 82-74 a 5’34” dal termine. Barford si accende con canestri incredibili per il -7 pesarese, Watt e Daye danno la nuova doppia cifra di scarto, 90-79 a 3’07”, time-out Sacco. La Reyer si affida a Andrea De Nicolao che piazza due canestri che sembrano spezzare la Vuelle, ma l’orgoglio dei marchigiani è incredibile, Vasa Pusica con due triple di fila è ossigeno puro (95-89 a 1′ dalla fine). Un 0/2 ai liberi di De Nicolao e la tripla di Barford fanno gelare il PalaTaliercio (95-92 a 38″), una persa di Watt fa sperare la Carpegna, ma ci pensano i liberi di Watt e Daye, oltre alle uscite per falli prima di Pusica e poi Williams a far arrendere solo sulla sirena finale gli ospiti. Finisce 98-92 per la Reyer.

MVP BasketItaly.it: Andrea De Nicolao

Umana Reyer Venezia – Carpegna Prosciutto Basket VL Pesaro 98-92 (28-28; 54-49; 74-67)

Venezia: Casarin ne, Stone, Bramos 8, Tonut 9, Daye 16, De Nicolao 16, Filloy, Vidmar 5, Chappell 15, Mazzola 2, Pellegrino ne, Watt 27. Coach: Walter De Raffaele.

Pesaro: Barford 19, Drell ne, Mussini ne, Williams 26, Pusica 24, Miaschi, Eboua 4, Thomas, Totè 13, Zanotti 6. Coach: Giancarlo Sacco.

Arbitri: Maurizio Biggi, Gianluca Sardella e Sergio Noce.

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