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Home Serie A Reggio-Brindisi, gara5 in sala stampa. Menetti: «Premiate pazienza e lungimiranza della società» Bucchi: «Poca esperienza e furbizia, ma usciamo a testa alta»

Reggio-Brindisi, gara5 in sala stampa. Menetti: «Premiate pazienza e lungimiranza della società» Bucchi: «Poca esperienza e furbizia, ma usciamo a testa alta»

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massimiliano menetti, coach, allenatore, reggio emilia

Reggio Emilia, dopo la buona prova di gara4, si ripete nel decisivo appuntamento del PalaBigi e stacca il biglietto per una semifinale che mancava da 17 anni. Brindisi ha retto per un quarto di gioco poi ha ceduto al maggiore tasso tecnico e all’esperienza dei biancorossi.

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dai due allenatori al termine della gara in sala stampa.

Massimiliano Menetti (coach Grissin Bon): «E’ stata una serie molto tirata, ma il nostro passaggio è meritato. Sin dalla prima mattina percepivo sensazioni positive, nessuna paura. Dal secondo quarto in poi abbiamo cominciato a mettere in pratica la nostra solita intensa difesa e quando Brindisi ha iniziato a vacillare abbiamo azzannato la partita. Il passaggio del turno è un risultato storico che mancava dal lontano 1998: di quel gruppo siamo rimasti solo io e Dalla Salda. Dedico questa vittoria alla società e a patron Landi, che con grande lavoro, pazienza e lungimiranza ha costruito una squadra forte ed ambiziosa. Una dedica speciale va anche al grande Dado Lombardi che spero di rivedere presto qui a Reggio. Ora ci aspetta un’altra lunga battaglia con Venezia, sarà una serie equilibrata».

Piero Bucchi (coach Enel): «Usciamo da questi playoff a testa alta sconfitti da una squadra più forte con ambizioni da Eurolega. L’esperienza di giocatori del calibro di Lavrinovic e Kaukenas ha fatto la differenza, ma a noi è mancata anche la capacità di “menare” l’avversario. Ho provato a dare una scossa prendendo un tecnico, subito dopo me ne è stato fischiato un secondo a mio avviso ingiusto. Abbiamo provato a giocare a pallacanestro per tutta la partita ma nei playoff non basta, serve altro, e questo molti dei nostri americani alla prima esperienza purtroppo non l’hanno capito. La nostra stagione termina qui, ora bisogna programmare il prossimo campionato».

 

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