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Venezia-Cantù: il vate Bianchini interviene sui social, l’arbitraggio al tavolo degli imputati

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Reyer - Cantù: Metta World Peace Anche il ‘vate’ si è espresso sulla sfida cruciale, di ieri sera al Taliercio. Cruciale perché da dentro o fuori fra Venezia e Cantù, cruciale anche, con il senno di poi, per alcuni momenti poco piacevoli che si sono susseguiti.

Coach Valerio Bianchini mette al tavolo degli imputati Carmelo Paternicò, arbitro che ha guidato proprio la partita di ieri sera:  «Paternicò non è nuovo a decidere le partite motu proprio. Io ne sono qualcosa», come si legge sulla pagina facebook del vate. E ancora: «Al di là del pro e contro non avrebbe mai dovuto prendere una decisione così pesante in un momento cruciale della partita», riferendosi all’espulsione dell’ex Lakers, MWP, al termine di un time out, che era iniziato con qualche parola in più tra Abass e Aradori e Metta e Stone e continuato con lanci di oggetti sulla panchina ospite e che si sarebbe potuto concludere con punizioni, ma magari non così pesanti. Paternicò come «Cristo giudicante di Michelangelo nella Cappella Sistina». Fatto sta che, nonostante le parole e i commenti, prima della mezzanotte di ieri Cantù era già scesa dalla carrozza per lasciare completamente il posto ai pretendenti veneti. E, dopo la fase polemica, gli incoraggiamenti del vate non sono mancati: «Cantù può ripartire con fiducia, non solo Abass, ma tutta la squadra maturerà dopo questi playoff».