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Home Serie A [Video] – Peric e il suo poster, Ivanov la roccia, l’elogio su Ceron. Venezia-Caserta in count-down

[Video] – Peric e il suo poster, Ivanov la roccia, l’elogio su Ceron. Venezia-Caserta in count-down

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Reyer - Caserta: Hrvoje Peric

L’Umana Reyer Venezia sconfigge la Pasta Reggia Caserta88-76 e si issa da sola in testa alla classifica in attesa di Capo D’Orlando-Sassari (QUI la cronaca, QUI la fotogallery). Diamo i numeri della vittoria veneziana… nel CountDown, naturalmente targato BasketItaly.it ! 
 
 
10 i punti segnati da Marco Mordente, massimo stagionale. Buona gara del capitano bianco-nero, dal perimetro è preciso con un perfetto 3/3, contribuisce al break del secondo tempo e nell’ultimo quarto sbanda come tutti i suoi compagni. 
 
9 il voto a Hrvoje Peric. Senza dubbio l’Mvp del match, il croato domina tra attacco e difesa. Sfiora la doppia-doppia, 24 punti con 10/14 al tiro, 9 rimbalzi, 3 recuperi e 3 assist per 32 di valutazione. Alla sua uscita dal campo il pubblico lo loda e mostra il suo poster del dépliant della partita.
 
8 il voto a Julyan Stone. Per la società veneziana si sta rivelando sempre più una scommessa vincente in barba a tanti critici. Competenza e carattere, sta sempre più trascinando questa squadra rivelandosi un vero enigma per le difese avversarie grazie al suo fisico. All’inizio viene messo in difesa su Young, combina tre falli, ma non demorde e trova tre triple inconsuete per lui finora. 18 punti, 4 rimbalzi, 7 falli subiti e 6 assist.
 
7 il voto a Dejan Ivanov. Il bulgaro è sempre la solita roccia che non si scalfisce mai. Nella prima parte di gara dentro l’area colorata è il solito tuttofare che fa a sportellate con chiunque gli capiti davanti. Poi Venezia lo limita e anche lui è costretto ad alzare bandiera bianca.
 

Reyer - Caserta: Sam Young vs Julyan Stone

6 come il 6/14 dal campo di Sam Young. Rispetto al match con Cantù è più disciplinato e corretto. 18 punti e 7 rimbalzi. Fin dall’avvio è un pericolo costante per la Reyer, poi guida l’allungo casertano sul +9, ma come tutti i compagni crolla nel finale e viene limitato.
 
5 i rimbalzi catturati da Tomas Ress. 14 punti in 23′, preciso dal campo con un canonico 4/5 e ai liberi, tutti suoi gli ultimi 7 punti di squadra che chiudono il match. Il solito tanto oscuro lavoro sotto le plance ma non solo del leader carismatico.
 
4 i minuti giocati da Cameron Moore. Ormai non è più una notizia, totalmente evanescente con 0/2 al tiro e 2 falli fatti. A Bologna evidentemente era stato un’eccezione.
 
3 la valutazione di Marco Ceron. Il giovane miranese è sempre più una conferma in questo gruppo e lascia il suo impatto sulla gara. Lotta su ogni pallone, in difesa si sbatte alla grande e aiuta non poco la rimonta veneziana. A fine partita Recalcati elogia giustamente il suo sacrificio difensivo. 
 
2 la coppia Frank Gaines e Roland Moore. Caserta sta regalando ormai da tempo due americani agli avversari. Partono entrambi in quintetto, ma non riescono mai a entrare in partita e sono assolutamente deleteri per la loro squadra. Gaines si fa notare per i 2 punti segnati con un evidente infrazione di passi non sanzionata e gioca solo 11 minuti, Moore invece è l’ombra del giocatore visto l’anno scorso, perde 3 palloni e non sfrutta quella che potrebbe la sua ultima gara con la Juve.
 
1 come il posto solitario della Reyer. In attesa di Capo D’Orlando-Sassari, i tifosi oro-granata possono continuare a sognare a occhi aperti e godersi per almeno qualche ora la vetta solitaria. La Reyer di Recalcati ha battuto il record storico di permanenza in testa alla classifica  e ha riscritto un’altra pagina importante della sua storia. Un gran peccato, bisogna sottolineare, che nonostante la testa della classifica non si riesca riempire un palasport da 3500 posti anche se in concomitanza con la diretta televisiva. 
 
0 le vittorie in campionato e conseguente l’ultimo posto per la Pasta Reggia Caserta. Era dagli anni 80 che le formazione campana non inceppava un inizio del genere. Come contro Cantù, in casa della capolista Caserta se l’è giocata e ha tenuto il campo per 36 minuti, segno della crescita vistosa da quando Zare Markovski si è seduto sulla panchina della Juve; fiducia per le prossime partite.
 
Gli highlits della partita
 

 
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