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Livio Proli: “Sono un presidente a tempo pieno sino a fine stagione, poi deciderà il signor Armani”

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Livio Proli

Lunga intervista a Livio Proli, presidente dell’A|X Armani Exchange Olimpia Milano, per l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Tanti i temi toccati, a partire dal suo futuro.

SUL FUTURO DI LIVIO PROLI
“Sono un presidente a tempo pieno fino a fine stagione. Poi, come ogni anno, incontrerò il signor Armani con cui decideremo assieme cosa fare per quanto riguarda la mia persona. Nel frattempo il progetto Olimpia non presenta nessuna incertezza o zone d’ombra. La programmazione del prossimo triennio è già stata pianificata all’insegna della continuità: risorse, roster, staff tecnico e capo coach, tutto godrà di grandissima stabilità. La mia presenza o quella di un eventuale successore saranno all’insegna della continuità. Un ruolo nel basket al di fuori di Milano, da dirigente sportivo? Non escludo nulla, ma devo valutare molti aspetti, anche personali”.

SULL’EUROLEAGUE DI MILANO CON IL MANCATO RAGGIUNGIMENTO DEI PLAYOFF.
“Sufficienza piena, la valutazione non può prescindere dal confronto con l’anno precedente quando a dicembre Milano era già fuori dai giochi. Avremmo messo la firma per competere fino all’ultimo quarto dell’ultima partita, l’incremento e il miglioramento è oggettivo. Stagione con luci e ombre, ma abbiamo piena consapevolezza dei nostri limiti e delle priorità di intervento. Non siamo stati capaci di capitalizzare e rendere produttivo il grande talento offensivo, più volte abbiamo disperso vantaggi in pochi minuti, dobbiamo lavorare molto sull’approccio difensivo. Lì la squadra è migliorabile. I numeri parlano chiaro: miglior attacco dell’Eurolega e seconda peggior difesa. La capacità di produrre punteggi elevatissimi non è sufficiente. Se non si difende non si possono conseguire obiettivi di lungo periodo. Tutti puntano il dito sul secondo tempo con l’Efes, ma noi abbiamo perso tutto in casa col Panathinaikos. Uscivamo consumati dalla battaglia di Madrid. Riavvolgendo il nastro, sarebbe stato meglio tenere le munizioni per la gara con i greci, ma quando sei nella competizione non riesci a tirarti indietro. Siamo rimasti fuori per una vittoria e quindi i limiti non vanno enfatizzati solo in maniera distruttiva.”

IL BUDGET DELL’OLIMPIA IN EUROLEAGUE.
“Definire i budget netti non è semplice per via dell’iniquità fiscale e delle differenti interpretazioni di alcune voci di costo. Il nostro è di 7 milioni netti e appartiene alla fascia media”.

SU MIKE JAMES.
“Sta facendo una stagione straordinaria, è in corsa per il titolo di mvp di Eurolega. In chiave futura dovremo sviluppare un sistema e un roster che permetta a Pianigiani di sfruttarlo meno. Ha giocato tutte le partite con minutaggi sovrumani, quindi le poche gare sotto le attese sono comprensibili, non gli si può rinfacciare nulla. Se lo metti in campo per oltre 30 minuti e gli chiedi di fare quello che ha fatto, non puoi poi sindacare sull’aspetto difensivo. Dovremo studiare un sistema con soluzioni tecnico-tattiche e un inserimento che ci permettano di sfruttare le sue potenzialità. In tutta la mia presidenza non ho mai visto un giocatore così forte, ma non è un robot. Gli affiancheremo un innesto che migliori il rendimento della squadra e che sia compatibile con lui.”

SU ARTURAS GUDAITIS.
Vogliamo estendere il suo contratto per provare a tenerlo almeno un altro anno ed evitare che voli già questa estate a Cleveland.”

SUGLI ITALIANI.
“Vorrei che venissero a Milano col piacere e l’ambizione di vincere lo scudetto più che pensare all’Eurolega. Quella richiede caratteristiche fisiche, atletiche ed emozionali di un livello così alto che un buon giocatore italiano di Serie A fa fatica a reggere. Nulla è precluso ma la rincorsa è lunga.”

DOPO LA PARTITA PERSA CON SASSARI.
“Non sono preoccupato. Lo è chi non ha idea di cosa fare. Conosciamo il momento. Il post Eurolega, con la scoppola del mancato playoff, va assorbito. Dobbiamo toglierci la scimmia e ritrovare un equilibrio. Ritararci per campionato e playoff. Nulla di nuovo.”