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EUROBASKET GRUPPO D: Russia sempre imbattuta, la Serbia la spunta sulla Turchia, la Lettonia regola con qualche brivido la Gran Bretagna

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Lettonia-Gran Bretagna 97-92 (25-20; 50-40; 84-58)

Partita strana, scontata per tre quarti e un pezzo – importante – del quarto periodo, improvvisamente appassionante in dirittura d’arrivo. Succede che la Lettonia di un monumentale Porzingis (28+8 rimbalzi) e di un altrettanto efficace Davis Bertans (22 in meno di 18’) fa quello che vuole con i titolari, approdando anche al +29 e, quando pensa che la partita debba solo trascinarsi pigramente fino al quarantesimo minuto, smette di giocare. I panchinari sono impreparati alla reazione avversaria, non si arriva al punto a punto ma si suda freddo, fra le fila dei baltici. I britannici si confermano squadra piena di limiti ma estremamente orgogliosa, in linea di galleggiamento fino a metà partita e quindi capace di un ultimo quarto da 34 punti, spettacolare quanto inutile. Sugli scudi il solito lottatore Olaseni (23, 91% da 2), coadiuvato da un inatteso super-Johnson da 18 punti e un Lawrence da doppia-doppia (11+10 assist). Capiremo nelle prossime gare se gli ultimi minuti da thriller siano dovuti a semplice distrazione o a vera debolezza del roster lettone.

Belgio-Russia 67-76 (18-19; 33-35; 47-53)

Non una semplice passeggiata di salute per la Russia, che con il Belgio deve sudare parecchio per avere la meglio. Nei primi due quarti i belgi mettono più volte la testa avanti, arrivando fino al +7. Nella seconda metà, pur con percentuali disastrose dal campo (41% da 2, 27% da 3), i russi prendono margine, senza mai dare l’impressione di poter chiudere i conti con largo anticipo. Le pigrizie difensive russe consentono al Belgio di tirare con medie irreali in area (60%), sostenute anche dalla precisione dall’arco (41%). Così, pur perdendo nettamente il confronto a rimbalzo (27-37), De Zeeuw (il miglior realizzatore belga con 15 punti) e compagni non mollano quasi fino al termine, portando quattro uomini in doppia cifra. La Russia si aggrappa alla consueta solidità di Shved (20+6 rimbalzi+6 assist) e ai rimbalzi offensivi, 14, il dato chiave della vittoria. Rilassamento dopo aver ottenuto gli scalpi di Turchia e Serbia? Può darsi.

Serbia-Turchia 80-74 (21-13; 36-31; 53-45)

Il big match del terzo turno nel Girone D vede la Serbia riscattare lo scivolone patito contro la Russia. La Turchia perde un’altra partita contro avversari di rango, uscendo anche in questo caso dal campo con l’impressione di non essere andata lontano dal colpaccio. La Serbia conduce comunque per più di 35’, ha solo un vero passaggio a vuoto a circa metà quarto periodo, quando i padroni di casa sorpassano fugacemente sul 57-59, sfruttando al meglio il potenziale presente in panchina (45 punti su 74 arrivano da chi non parte in quintetto). Nel momento del bisogno, è sempre Bogdanovic (17) a togliere le castagne dal fuoco, guidando l’allungo decisivo. In panne Marjanovic (6 punti e 2 rimbalzi in 10’), è Jovic a produrre gioco in abbondanza, per sé e per gli altri: chiude a 15 punti, oltre a 4 rimbalzi e 9 assist. Mahmutoglu (19) e Osman (15, 4 rimbalzi, 5 assist) non bastano ai turchi, incapaci di cavalcare la rimonta quando si scatena la furia di Bogdanovic.