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Do You Remember? Dallas Comegys ed i suoi voli spettacolari

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Per il Do You Remember? settimanale abbiamo scelto un giocatore americano visto in Italia nel corso degli anni 90’, sinonimo nelle varie squadre dove ha giocato di simpatia, e soprattutto di spettacolo per le sue giocate sopra al ferro: Dallas Alonzo Comegys. Pivot americatno per 206 cm dalla struttura fisica atletica e muscolata, nasce il 17 Agosto 1964 a Philadelphia, e proprio nella città dell’amore fraterno

incomincia a giocare a basket a buoni livelli con il Roman Catholic High School prima degli anni al college tra il 1893 ed il 1987 alla DePaul University.  Negli anni del college subito di fa notare per le sue ottime doti di uomo d’area con buone medie di realizzazione (17,5 punti di media, 7,5 rimbalzi ed 3,4 stoppate a partita nel suo ultimo anno al college), e grazie alle sue qualità viene scelto al primo giro del draft Nba 1987  dagli Atlanta Hawks con il numero 21. Non giocherà mai però con la maglia giallorossa di Atlanta perché nelle sue due uniche stagioni nel Nba giocherà prima nel 1987/88 con i Ney Jersey Nets, poi nel 1988/89 con i San Antonio Spurs. Nonostante numeri discreti (5,6 punti e 3 rimbalzi di media ai Nets, 6,5 punti e 3,5 rimbalzi di media ai Suns con in entrambe le stagioni sempre una stoppata di media a partita), la sua carriera nel Nba si chiude a nemmeno 25 anni compiuti, ed inizia già nel 1988 la sua carriera europea quando arriva in Spagna tra le fila del Granada. La sua avventura nella Liga dura solo una stagione perché dalla fine dell’Ottobre del 1990 Dallas arriva per la prima volta in Italia al Banco Sardegna Sassari in serie A2. Nei due anni al Banco il pivot subito si farà notare dalla platea italiana per le sue doti super di saltatore e rimbalzista: nella prima stagione in terra sarda (i sassaresi chiuderanno il campionato all’undicesimo posto con compagni di squadra l’altro americano Paul Thompson ed il futuro coach Lino Lardo) realizzerà 19,5 punti di media con quasi 11 rimbalzi e 3,5 stoppate a partita (miglior stoppatore del campionato italiano tra serie A1 ed A2), mentre nella seconda stagione (i sardi chiuderanno il campionato al decimo posto e si qualificheranno per il girone giallo dei play-out che chiuderanno con solo 2 vittorie a fronte di 8 sconfitte) i suoi numeri saranno ancora migliori con 22,2 punti a partit,a e muro degli 11 rimbalzi superato con 11,3 carambole catturate a partita. Nella susseguente estate con grande dispiacere per il caloroso pubblico sassarese Comegys lascerà la Sardegna per approdare in un’altra piazza caldissima in termini di tifo: la Fortitudo Bologna. Nella città delle Due Torri Dallas diventerà subito un idolo della tifoseria, e sarà uno dei trascinatori della Fortitudo targata Mangiaebevi alla promozione in A1 insieme ai leader ed idoli incontrastati Corrado Fumagalli e Teo Alibegovic. Nella stagione conclusasi con la vittoria finale nei play-out per 69-65 sulla Marr Rimini segnerà 19,5 punti di media con il 65% da due, catturerà 14 rimbalzi a partita (miglior rimbalzista del campionato 92/93)nelle quali distribuirà anche 3,5 stoppate di media. Una stagione così stellare in A2 gli varrà, anche , la riconferma nella Fortitudo targata Filodoro in A1, squadra che già con gli investimenti dell’estate del 1993 lancerà il messaggio di voler essere una protagonista del campionato italiano dei prossimi anni. In quel mercato arriveranno alla Filodoro, che chiuderà il campionato sesta e perderà la decisiva gara tre dei quarti di finale play offf per 73-72 sul campo della Stefanel Trieste, campioni del calibro di Dan Gay e Vincenzino Esposito, mentre Comegys dimostrerà con i suoi numeri di non patire il cambio di categoria (14,6 punti e 10 rimbalzi di media). Nonostante ciò si chiuderà l’esperienza di Dallas con la Fortitudo, ed i suoi balzi sopra il ferro non faranno più esaltare e cantare il suo nome alla Fossa dei Leoni, ma subito per Comegys arriverà la chiamata della Comerson Siena nella quale farà coppia sotto canestro con John Turner. Con la squadra senese (qualificazione agli ottavi play-off eliminata dalla Virtus Roma) si confermerà uno dei migliori lunghi del nostro campionato con 14,5 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate a partita, ma alla fine della stagione 94/95 lascerà l’Italia, ammaliato dalla sirene di una grande del campionato turco come il Fenerbahce.  In Turchia si confermerà un grande giocatore, infatti al primo anno nella sua esperienza triennale con i gialloblù di Istanbul vincerà il titolo di Mvp del campionato turno nel 1995/96. Terminata la sua esperienza turca ci sarà la sua ultima stagione nel campionato italiano nella stagione 1998/1999 con la Snai Montecatini in serie A1, e nella città termale con compagni di squadra Andrea Niccolai e German Scarone ,nonostante i 34 anni raggiunti, dimostrerà di essere ancora un grande atleta chiudendo la stagione con 12,7 punti ed 8,4 rimbalzi di media. Per la serie il meglio non arriva mai troppo in fretta, nella stagione del nuovo millennio approderà in una grande d’Europa quale il Maccabi Tel Aviv, e finalmente vincerà un titolo a livello di club come la coppa d’Israele del 2000. La sua carriera nelle minors americane sarà ancora lunghissim, a prima di chiudersi nel 2006 ad oltre quarant’anni con Northeast Pennsylvania Breakers, dei quali diventerà anche coach nello stesso 2006 iniziando la carriera d’allenatore. Magarì anche come coach sarà votato per lo spettacolo, ed ad esaltare le platee dei propri tifosi come era solito fare sul legno dei parquet italiani.