#EuroCup Prewiew; Virtus Bologna e l’obbligo di arrivare fino in fondo
Nell’euforia della scorsa stagione, chiusa con la cavalcata quasi perfetta che ha regalato lo scudetto dopo 20 anni di attesa (il primo dell’era Zanetti), è finita per passare in secondo piano la cocente eliminazione in gara 3 di EuroCup, patita contro un UNICS Kazan sulla carta inferiore. La delusione è stata inoltre amplificata dal fatto che, oltre ad un percorso netto che lasciava presagire ben altro, anche solo l’accesso alla finale sarebbe valso alle Vnere il ritorno in Eurolega.
Novità in panchina, continuità sul parquet
La squadra ha quest’anno cambiato diverse pedine, ma senza snaturare un gruppo solido, mantenendo le proprie certezze e soprattutto rimpiazzando i partenti con uomini di livello assoluto. In panchina, per il dopo Djordjevic, siede ora uno dei coach italiani di maggior spessore internazionale, quel Sergio Scariolo che, soprattutto con la nazionale spagnola, ha vinto tantissimo.
Per quanto riguarda il roster, i nomi sono da Eurolega, e consentono alla Segafredo di partire da ovvia favorita non solo nel proprio girone (con i cambiamenti regolamentari di quest’anno ci saranno due gironi da 10 squadre che ad aprile decreteranno le partecipanti alla fase finale). A sicure stelle come la già rodata coppia Belinelli-Teodosic si aggiungono certezze come Kyle Weems, un Pajola sempre più maturo e decisivo e diversi nuovi acquisti di qualità, su cui spicca Nico Mannion che ha potuto finalmente debuttare con la nuova maglia dopo i problemi di salute patiti al rientro dai Giochi Olimpici di Tokio.
In mezzo a tanto talento, indicare il giocatore chiave può essere complicato, ma se le ultime due stagioni hanno insegnato qualcosa, è che l’Europa esalta particolarmente Milos Teodosic, già primo quintetto assoluto l’anno scorso e pronto a fare nuovamente la differenza.
Gli obiettivi
Non ci si può nascondere, la Virtus parte per vincere la coppa e dimostrare di essere tornata ai vertici non solo in patria ma anche in Europa. Già nel girone ci saranno sfide interessanti, come quelle con Gran Canaria, con l’Olimpia Lubjiana o il derby italiano con Venezia, ma nessuna di queste partite deve pensare di impensierire i felsinei, che tra campionato e Supercoppa hanno approcciato la stagione nel migliore dei modi, dominando le prime sfide in Serie A e mettendo in cascina il primo titolo stagionale.