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Home A2 A2 - Girone Rosso Trieste ha la meglio su Trento. Nonostante il tentato suicidio.

Trieste ha la meglio su Trento. Nonostante il tentato suicidio.

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Quando il popolo (stavolta numeroso) del Palats si stava gia’ pregustando la festa di fine incontro, l’Acegas che pure depressa non deve essere, visto il suo campionato, ritenta, dopo l’harakiri contro Forli’, l’autodistruzione; ma stavolta, l’”impresa” non gli riesce.

Siamo all’ultimo minuto.La squadra biancorossa conduce di 9 punti.Tutto sembra sotto controllo.

Gandini subisce fallo.Trento e’ gia’ in bonus.2 liberi 2 errori.Capolgimento di fronte, Dordei,che definire ispirato , e’ sminuire il suo finale monstre, insacca una tripla:-6.

Buscaglia ricorre al fallo sistematico.Di nuovo Gandini in lunetta.Ma oggi il Gando, in ogni caso positivissimo, dalla linea della carita’ non ci prende: altro 0 su 2.

Pascolo non perde tempo e su assist di Umeh segna un canestro da sotto:-4

Conte, sul successivo attacco di Trieste, fa fallo sull’uomo sbagliato.Jobey Thomas non imita il centro biancorosso  e si rende utile alla causa segnando entrambi i liberi.Partita finita?

Nemmeno per idea.Pascolo,nonostante una difesa piu’ che attenta, si inventa un triplone de urlo:-3

Mancano 7 secondi alla fine.I triestini sembrano nel pallone,in campo e in panchina.Si chiama il time out.Ma sulla rimessa si pasticcia.Palla ai bianconeri.Ruzzier fa un fallo intelligente,Trieste ne ha ancora 3 da spendere prima di andare in bonus.Fallo da rigore di… Fall, mentre Dordei stava tirando da 3 punti.

L’ala forte trentina,segna il primo,ma sbaglia il secondo,il che lo costringe a sbagliare pure il terzo.Rimbalzo di Fall.Manca un secondo alla fine.Viene fatto giustamente fallo.Il giovane dell’Acegas i liberi li sbaglia entrambi,ma il rimbalzo e’ triestino.Trieste vince, Trento, perde quando era a un passo da un miracolo Natalizio.

Il nostro essere appassionati di questo stupendo sport  deriva anche da questo, da queste partite solo in apparenza terminate che resuscitano nello spazio di una scintilla,che puo’ essere un canestro da 3 punti,un contropiede, una stoppata.

Nella circostanza saremmo propensi a dividere meriti e demeriti tra le 2 squadre.Trieste ha il grosso peccato di sbagliare troppi liberi, di gestire una partita dalla panchina troppo frettolosamente considerata vinta (forse Brown nell’ultimo minuto andava messo in campo).

Trento ha il grosso merito di  non essersi arresa, di aver saputo creare le condizioni per questa semi rimonta, che si puo’ comunque ritenere clamorosa, in un epoca dove il tanto odiamato 1 piu’ 1 non esiste piu’.

Raccontare i 39 minuti precedenti puo’ sembrare perfino superfluo.Contentiamoci di dire che Trieste si e’ trovata in vantaggio dopo aver condotto per buona parte dell’incontro,tranne una parentesi in vista dell’intervallo lungo, senza pero’ dare mai seriamente l’idea di comandare del tutto il gioco.

Trento,dal canto suo, e’ andata a strappi nei primi 2 quarti, ha perso un po’ la bussola nel terzo, e stava naufragando nella frazione finale.

Ne e’ venuta fuori una sfida vibrante, da play off, come si suole dire, dove il cuore ha avuto la meglio sulle giocate tecniche.Lotte sotto le plance,tuffi quasi collettivi sul parquet per recuperare una palla vagante, difese arcigne, asfissianti, sono stati gli ingredienti di questa partita che non ha mancato di far divertire i 3500 del Palats.

E nemmeno analizzando i numeri si ha l’esatta visione dello svolgimento della partita.Entrambe abbastanza imprecise ai tiri da 2 e ai liberi,tutte e  due abbastanza precise da 3, forse la differenza l’hanno fatta quel paio di rimbalzi in piu’ catturati dai triestini,e quel paio di palle perse in meno.E forse anche le maggiori rotazioni dei triestini hanno permesso a Dalmasson di avere una certa continuita’ nell’intensita’ difensiva, che, in sostanza, e’ stata l’arma vincente per 39 minuti del quintetto biancorosso.

Tra i singoli sono da rimarcare le prestazioni di Brown(il nostro Mvp) 18 punti e 8 rimbalzi,autore forse della partita piu’ convincente in terra triestina,la grande sequenza finale di Dordei,21 punti e 9 rimbalzi, la notevole sostanza dei 2 centri,Gandini(11+ 8) e Garri(13+9).Umeh aveva cominciato alla grande con 14 punti in un amen.poi da li’non ha piu’ mosso il suo tabellino.Filloy si e’ reso protagonista di un’ottima partita,specie in attacco,Pascolo ha confermato la sua grande solidita’.Buonissimo l’apporto della panchina di Trieste,con Fall e Ondo molto utili alla causa biancorossa, assieme a Mastrangelo, ma per lui ormai questa e’ consuetudine.

Di negativo soprattutto la serata di J.Thomas:2 su 12 al tiro e iniziative francamente evitabili.Ma il 2 su 2 dalla lunetta nel finale e quei 6 rimbalzi  lo riabilitano,seppur parzialmente.Il suo dirimpettaio Elder riesce a far anche peggio,2 punti e 3 tiri dal campo tentati,e, a coronamento di una serata da non raccontare ai nipotini,anche un infortunio che lo  costringe ad assistere al finale dell’incontro sul pino. Mentre  Mescheriakov oggi e’ sceso in campo con l’interruttore spento

Senza infamia e senza lode gli altri attori e pure l’atteso duello triestino Ruzzier-Spanghero (accolto alla presentazione da una fragorosa pioggia di applausi) non ha destato particolari emozioni.

Hanno arbitrato, e bene a nostro avviso, i sig.ri Masi,Morelli,Scrima.

Nel futuro, dopo il mancato regalo di Natale ai trentini, i biancorossi sono attesi da 2 trasferte che definire insidiose e’ dir poco: Verona e Casale;mentre per i trentini, piu’ che mai in corsa per i play off ,viste le qualita’ fisiche e morali messe in mostra oggi in terra giuliana,la chiusura dell’anno solare sara’ tra le mura amiche contro Jesi.Per poi viaggiare verso Forli’ nella prima uscita del 2013.

Ad ogni buon conto, un 2012 da salutare con tanta soddisfazione da entrambe le realta’, considerate le promozioni conquistate.

E grandi meriti vanno dati agli allenatori, Buscaglia e Dalmasson, per non aver disperso quello spirtio che ha contraddistinto le 2 squadre l’anno passato, anche dopo il salto di categoria,regalando ai quintetti una forte personalita’ ed identita’.Qualita’,queste, che potrebbero servire nel prossimo anno per un ulteriore salto di qualita’.