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Adecco Gold – Ecco la finale: qui Capo d’Orlando

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Sembra passato tantissimo tempo dalla fine della regular season, quasi un’eternità, ed invece siamo già alle porte delle finali playoff. Complice senz’altro la vicinanza degli incontri e la scorpacciata di emozioni fin qui vissute, il mese di Maggio è stato un mese molto intenso che resterà senz’altro nei cuori dei tanti appassionati orlandini, comunque andrà a finire questa stagione.

Stagione che, così come questi playoff, rimarrà indimenticabile, ma per rivivere ogni singolo istante (da Agosto sino ad oggi), è giusto prima aspettare che si svolga l’ultimo atto.

 

Domenica sera alle 18.00 al PalaTrento si giocherà gara-1 di finali tra l’Aquila Basket e l’Orlandina Basket, si replicherà martedì alle 20.30 per gara-2: per entrambe, è la prima volta ufficiale in una finale nel secondo campionato italiano. Trento non è mai stata in serie A, l’Orlandina la raggiunse invece nel 2004/2005 ma senza giocare la post-season, ottenendo la promozione diretta con 27 successi in 30 partite.

C’è chi ricorda ancora benissimo la cavalcata di 9 anni fa: un risultato irripetibile, un campionato dominato in lungo ed in largo e culminato in una promozione storica per un paesino di 13.000 anime. Impossibile dimenticare quell’annata, ma sappiamo già che sarà lo stesso per questa, sia per chi l’ha vissuta seguendo la squadra dall’inizio sia per chi ha cominciato ad affezionarsi strada facendo, vittoria dopo vittoria, impresa dopo impresa.

Pozzecco, Basile, Soragna e Nicevic: i soli nomi bastano per spiegare il perché l’Upea è arrivata sin qui. Poi Archie e Mays: il primo pescato dal ds Sindoni dal campionato rumeno, l’altro ingaggiato ed arrivato in corso d’opera per sostituire Wright; oggi, insieme, formano forse la coppia americana più dominante del campionato. Infine il pacchetto esterni giovane e promettente, con Portannese, Laquintana e Ciribeni, ai quali si aggiungono due lunghi già decisivi in questi playoff come Benevelli (da 3 anni a Capo d’Orlando) e Valenti, ultimo arrivato a Marzo e parte integrante del roster.

Tutti, dal primo all’ultimo, sono stati fondamentali per raggiungere la finale, percorrendo un cammino tutt’altro che semplice e chiudendo le serie in 4 partite (3-1): prima, come tutti sappiamo, l’entusiasmante derby con la Sigma Barcellona; poi, l’avvincente testa a testa contro una delle corazzate del torneo, la Tezenis Verona, eliminata anch’essa sul proprio parquet in gara-4.

In finale il fattore campo sarà invertito per la prima volta, perchè l’Aquila Basket è arrivata prima, meritatamente, dominando la stagione regolare: un’occasione, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, per non cominciare queste finali con tutta la pressione sulle proprie spalle.

In tanti avranno seguito l’andamento della semifinale vinta dai trentini, cominciata col piede sbagliato dopo una sconfitta interna (42-60) contro la Manital Torino; poi la reazione che ha portato sull’1-1, ma la vittoria al PalaRuffini, che ha spostato nuovamente l’inerzia a favore di Mancinelli e soci (1-2), aveva ridotto drasticamente la possibilità di vedere l’Aquila volare in finale, complice anche i continui acciacchi di Elder (in campo sì, ma con pochissima continuità). Invece i ragazzi di coach Buscaglia hanno compiuto un vero e proprio miracolo, espugnando la città della Mole in gara-4 ed infine rimontando, in gara-5 al PalaTrento, un passivo di 15 lunghezze nei minuti finali davanti al pubblico delle grandi occasioni.

I paladini, quindi, giocheranno in mezzo ad una boglia, considerando anche l’ottimo andamento della prevendita.

Il sorvegliato numero uno è l’MVP del campionato Davide Pascolo, sul quale potrebbe difendere Archie o al limite Soragna. Con Elder a mezzo servizio, l’Upea potrà adattarsi ugualmente: facile immaginare, com’è sempre stato in questa stagione, Portannese in difesa sull’esterno americano (Triche), con Mays a marcare Forray e Nicevic su Baldi Rossi. Importante, soprattutto per i lunghi di Capo d’Orlando, non lasciare troppo spazio ai pariruolo di Trento, che hanno una buona mano anche dalla lunga distanza. Dalla panchina trentina Spanghero, letale nella serie contro Torino, Fiorito, Santarossa e Lechtaler.

La partenza dalla Sicilia è fissata per sabato sera, per l’ennesima entusiasmante trasferta di questa stagione indimenticabile.