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Euro2013 Girone D: Apoteosi Italia! Turchia, Svezia e Russia eliminate

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 ItaliaArrivano i primi verdetti nel girone D:  se Svezia, Turchia e Russia guarderanno in Tv la seconda fase, Grecia e Finlandia si giocheranno secondo e terzo posto domani. L’Italia invece guarda tutti dall’alto ed è l’unica squadra ancora imbattuta in questo Eurobasket.

La Russia spreca l’opportunità di ritornare in corsa per il terzo posto, regalando ai finlandesi  il primo overtime perchè sul 66/65 a tre secondi dalla sirena, Shved commette fallo su Mottola a oltre 10 metri dal canestro. I finlandesi, sempre vogliosi ed aggressivi, ne approfittano grazie ad un Huff da 20 punti ed ad un Kotti da 12. Shved prova a redimersi nei 2 supplementari ma i 25 punti realizzati, alcuni dei quali penetrazioni concluse in schiacciata, segno che il materiale fisico e tecnico non manca, non bastano. La partita, sempre in equilibrio, non è adatta ai “puristi del gioco”, ma fin dalla palla a 2, si capisce che le squadre conoscono il valore della posta in palio, ma anche che hanno grossi limiti tecnici (30% dal campo per i biancoblu, 38% per i russi); 86/83 è il finale.
Alle 21 invece gli Svedesi sprecano la chance ottenuta con la vittoria sulla Russia di eri e perdono contro i Turchi 87/74, che forniscono una prova all’altezza del loro nome tenendo Turkoglu a sedere 40 minuti (forse non un caso) con 22 di Arslan (4/5 da 3), Gonlum, Preldzic che dimostra ai suoi detrattori di poter essere un vero play  (10 assit e una persa) ed Ilyasova. Per gli svedesi, prossimi avversari dell’ Italia, solite prove degli “nba” Taylor e Jerebko, 35 punti in due, ma il supporting cast non all’altezza di una competizione continentale.
Nel match delle 17.45 l’italia conquista la vetta del girone di Capodistria e offre a tutti gli italiani altri motivi per cui essere orgoliosi, perchè nelle avversità il gruppo si è unito e, ciascuno col proprio ruolo, ha contribuito alla realizzazione di quella che non può non rientrare fra le “imprese cestistiche italiane.” Pianigiani è il condottiero che vince la partita a scacchi col suo dirimpettaio Trinchieri, costringendolo a inseguire le novità tattiche e a snaturare il gioco ed il piano tattico greco. L’intensità è quella delle grandi occasioni; nel primo quarto i Greci, privi di Spanoulis, sono infallibili al tiro, nonostante i raddoppi costanti in post basso, nostro punto debole, producano spesso palle recuperate.  Kaimakoglou, Buoroussis e Printezis ci fanno male, ma le nostre punte di diamante (Belinelli, Datome, Aradori e Cinciarini) rispondono colpo su colpo. Lo stesso problema tattico si conferma nel secondo quarto, in cui non proviamo neppure ad attacare Buoroussis in pick&roll, permettondogli di stare in campo ed impreziosire il suo tabellino. L’equilibro regna sovrano anche se sembriamo in affanno; Belinelli e Papanikolau esaltano i tifosi con 2 magie nelle ultime due azioni del quarto (38/36).
Il terzo quarto anche in questo caso si tinge di Azzurro: riprende il festival delle triple,mentre la difesa manda in tilt l’attacco greco più volte anche perchè costringiamo il Trinca a levare Buoroussis e a inserire un inconcludente Mavrokefalides. Il risultato è una nuova “fuga per la vittoria” creata dal talento dei nostri tenori: al 30’ (56/63) Datome, Belinelli e Gentile hanno a referto 19, 15 e 11 punti.
Ma il “poeta guerriero” non si arrende e cala il jolly: si chiama Nikos Zizis, il quale in un baleno arriva a 14 punti e pareggia a quota 70. La nostra colpa più grave è aver smesso di attaccare coralmente perchè ci affidiamo a soluzioni in 1vs1, ma non è una scelta deleteria perchè Gentile attacca l’area greca dove non ci sono nè Printezis nè Bouroussis (inspiegabilmente in panca nel finale) ma Fotsis e il Beli segna tiri che possono essere paragonati solo  ai “tiri ignoranti” di Basile, portandoci alla vittoria e alla apoteosi generale.
Ieri non sapevamo se l’Italia classe operaia sarebbe arrivata in paradiso: oggi sappiamo che meritatamente ci sono arrivati, ed in tasca avranno un biglietto per Lubiana ed un tesoro di 4 punti con cui iniziare una seconda fase da brivido.

 

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