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Venezia e Torino: due punti per la classifica e per scacciare le insicurezze

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 Reyer - Ludwigsburg: Reyer Venezia“Hard times” non è solo il titolo di un romanzo di Charles Dickens ma anche ciò che descrive come si approcciano al match di oggi la Umana Reyer Venezia e la Manital Torino.

Tempi difficili quindi per Venezia, alle prese con problemi tecnici come la coesistenza fra Goss e Mike Green, che sin dal mercato estivo aveva fatto storcere il naso a molti e con problemi derivanti dagli infortuni, che oltre a Peric hanno reso indisponibile per la partita di oggi il miglior giocatore orogranata del 2016, proprio Mike Green.

Ma non solo. Anche dal punto di vista societario il clima non è migliore, specie dopo il recente ko, il quinto consecutivo in trasferta, contro il fanalino Capo d’Orlando. Clima acuito dalle aspettative che si erano create: perciò Recalcati in caso di ko potrebbe essere allontanato per far posto ad un nuovo coach, che sarebbe già stato identificato nella persona di Simone Pianigiani.

Queste le parole del coach lombardo:”Ho fiducia in Ruzzier, il quale avrà un notevole minutaggio visto l’infortunio di Green. E’ un momento delicato ma non dobbiamo farci prendere dal panico. Torino è cambiata molto rispetto a quando l’abbiamo incontrata noi: non ci sono più né Robinson, né Ivanov ma White, abilissimo nell’uno contro uno, e Dawkins, che sembra essere più coivolto. A noi la partita interessa per vari motivi, in primis per la classifica. Dovremo essere concentrati per aver il controllo della partita per 40 minuti”.

Hard times anche per l’Auxilium: la sconfitta in casa, l’ennesima sul filo di lana fra le mura amiche del Ruffini contro Caserta, ha spazzato via tutte le certezze costruite abilmente dalla gestione Vitucci. Dopo il “caso Dyson” la squadra è in una striscia di due ko. Ecco perché il mantra di Vitucci è l’invito alla riscossa:”La sconfitta contro Caserta è stata bruciante ed ha portato molta frustrazione. Dobbiamo trasformarla in rabbia agonistica, rimanendo però umili. Servirà rimanere incollati nel punteggio per poi giocarsela nel finale. Il roster della Reyer è molto lungo, ricco di esperienza ma anche di giovani, come Tonut e Ruzzier: noi li affronteremo usando tutte le armi, tattiche e motivazionali, per provare ad aver la meglio”.

Ad aggiungere un po’ di pepe alla partita, la presenza di molti ex Venezia nel roster di Torino: fra tutti il coach, nato a Venezia e formatosi professionalmente in Laguna ma anche il nucleo di giocatori italiani come Rosselli, Fantoni e Giachetti. Quest’ultimo avrà il dente avvelenato e avrà ancor più voglia di riscatto rispetto ai compagni.

La chiave tattica

Vincerà il match chi saprà trovare con più continuità i propri punti di forza: per Torino il post basso con Dj White, miglior marcatore del campionato con 18.3 punti e con Mancinelli, per Venezia la capacità di mettere pressione sulle guardie avversarie e l’esperienza di Ress. Lo dimostrano le statistiche: Venezia è infatti quarta nella classifica delle palle recuperate e prima negli assist, con 18 di media. A beneficiarne sono sopratutto Owens ed i tiratori sul perimetro.

Decisiva sarà quindi la percentuale al tiro da tre: per Venezia c’è anche il “problema Bramos“, il più continuo sin qui, il quale sembra diretto al ritorno in Grecia al Panathinaikos, mentre Torino cerca continuità dai due americani, Dawkins e Miller.

Palla a due alle ore 18.15 con diretta Tv su Rete7.