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The Amazing LBA: Virtus-Fortitudo. BasketCity colpisce ancora!

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Ancora poche ore di attesa e potremo assistere per la 106esima volta a una sfida che accomuna una città intera. Una storia di cinquant’anni che ha tenuto col fiato sospeso e fatto parlare generazioni di bolognesi. Appare quasi scontato considerare il derby tra Virtus e Fortitudo una istituzione del capoluogo emiliano. Eppure l’eterna rivalità tra le V-nere e l’Aquila bianco-blu è riuscita a valicare i confini della città stessa e a segnare per sempre l’interno movimento italiano ed europeo. Si dice infatti sempre che quando c’è il derby di mezzo, poco importa la classifica o il torneo per cui le due realtà cestistiche bolognesi si incontrano. A far da cornice negli anni alla singolar tenzone tra Virtus e Fortitudo tanti sono stati gli scenari. Dalla stagione regolare alle finali scudetto, passando per Coppa e Supercoppa italiana senza dimenticarsi delle sfide in EuroLega. È difficile comprendere a pieno l’atmosfera di una sfida senza tempo come questa senza aver mai visto anche in TV un derby. Un piccolo assaggio della magia però ce lo forniscono le ultime due stracittadine. L’amara retrocessione della Virtus all’ultima giornata di regular season della stagione 2015/2016 comportò il ricongiundimento dei due club, separati, per la seconda volta in dieci anni, da diatribe societarie. L’inedito contesto della nuova A2 che dopo anni di rivolgimenti trovò nella divisione in conference un format vincente, ottenne ancor più visibilità proprio grazie alla sfida tutta bolognese, attraendo l’attenzione mediatica del movimento italiano. L’unicità della rivalità tra due popoli sportivi è testimoniata proprio dal primo dei due derby di stagione regolare cadetta: la categoria non è di per sè importante. Conta solo la vittoria sugli acerrimi cugini.

Tanti i protagonisti dei 105 match. Un elenco interminabile dal quale ogni generazione bolognese potrebbe trarre il proprio eroe sportivo. Partendo da Gary Shull  e Augusto Binelli, protagonisti di due iconiche foto per i rispettivi club (l’esultanza dell’indimenticabile americano in maglia Eldorado, portato in spalla dai tifosi fortitudini dopo la vittoria contro i cugini costata lacrime e sangue al Barone, è divenuta simbolo dell’orgoglio bianco-blu mentre nel cuore virtussino rimarrà per sempre lo scatto del Binellone e di Lucio Dalla con la maglia Granarolo), passando per Myers e Danilovic (bandiere del periodo di massimo splendore di BasketCity con le mitiche sfide tra PalaDozza e Pala Malaguti) fino a Belinelli e Ginobili, giovani scommesse vinte dalla Bologna del grande basket di inizio anni duemila.

Riassumere una storia di più di 50 anni in poche righe è un’impresa, ma si può provare a farlo tramite alcune partite storiche, che hanno marchiato la pallacanestro italiana ed europea dagli anni ‘60 fino agli anni dieci del ventunesimo secolo. Ricordi indelebili per tutti i tifosi e gli appassionati, nel bene e nel male.

 

1966 FORTITUDO CASSERA-VIRTUS CANDY 66-73: IL PRIMO DERBY.

15 dicembre 1966. Una data che ha dato i natali al mito della Basket city. In un clima natalizio come oggi; la Fortitudo, che si affaccia per la prima volta nella sua storia alla massima serie, grazie all’acquisizione della Sant’Agostino e dei suoi diritti di partecipazione, incrocia per la prima volta quelli che fino ad allora erano stati di fatto i padroni della palla a spicchi cittadini. I nuovi arrivati non mostrano alcun timore reverenziale, ma incontrano sulla loro strada un certo Gianfranco ”Dado” Lombardi, che ne mette 30 e firma la prima stracittadina della storia.

 

1967 VIRTUS CANDY-FORTITUDO CASSERA 63-78: PRIMA GIOIA EFFE

I tifosi fortitudini non devono aspettare molto per provare la prima gioia cittadina. Proprio nella stessa stagione infatti, dopo la partenza difficoltosa (dovuta anche all’inesperienza) infatti, Davide sconfigge Golia nella gara di ritorno. Questo successo si rivelerà peraltro fondamentale anche ai fini di classifica, poiché grazie ad esso la matricola bolognese a fine stagione riuscirà a festeggiare un’insperata salvezza.

 

1988 YOGA BOLOGNA-DIETOR BOLOGNA 77-70: IL DERBY DEL SORPASSO

L’annata ‘87-‘88 verrà ricordata dai tifosi fortitudini per il “sorpasso”. È il primo derby playoff e vede sorprendentemente le aquile mandare a casa i più blasonati cugini, in quello che forse è tra le maggiori soddisfazioni dei tifosi fortitudini. Forse il primo atto dell’epopea che porterà le due bolognesi a dominare il basket italiano ed europeo nel decennio successivo.

 

1998 VIRTUS BOLOGNA-FORTITUDO 86-77 DTS: IL TIRO DA QUATTRO

Ci vorrebbe un libro a parte per raccontare ciò che è stata la rivalità sotto le due torri tra la fine degli anni 90 e i primi 2000. Sono gli anni infatti in cui le due squadre sono al top in Italia e in Europa e le partite non valgono solo per il prestigio ma, spesso e volentieri mettono in palio titoli e piazzamenti. Il culmine è simbolo di questa Golden era felsinea fu la finale scudetto del ’98, portata a gara 5 e che, fino a circa 20 secondi dal termine, sembra andare verso la bacheca biancoazzurra. A 16 secondi dal termine però, Sasha Danilovic, marcato dalla stella avversaria Dominique Wilkins, si alza e spara la tripla. Non solo la conclusione entra, ma la guardia americana commette una madornale ingenuità, che porta il serbo in lunetta, per il libero che annulla il – 4 e porta la partita all’overtime. La Fortitudo crolla psicologicamente e il titolo finisce in via dell’Arcoveggio.

 

2017: KONTATTO FORTITUDO-VIRTUS BOLOGNA 79-72: L’ULTIMO DERBY

La stagione 2016-17 è caratterizzata dai due inediti derby giocati in cadetteria. La Fortitudo regtocede già nel 2009, mentre nel 2016 tocca alla Virtus scendere di categoria. Le due squadre dunque tornano ad incrociarsi a distanza di 8 anni. Entrambe le squadre sono in lotta per la risalita, con la Virtus prima e forte della vittoria nella gara d’andata. Nel derby n°105 però si impone la Fortitudo, che rischia di rovinare i piani di ritorno in serie A dei rivali, oltre che alimentare le proprie speranze. Per la cronaca, alla fine la Serie A raccoglierà proprio le V nere.

 

Con molte omissioni, queste le tappe più importanti di un’opera che stasera regalerà il 106esimo atto. Un’opera che, speriamo, avrà ancora un sacco di storie da raccontare.

Tanti auguri di buon Derby