In casa Scavolini Banca Marche Pesaro l’uomo del momento è sicuramente Rok Stipcevic. Dopo due ottime stagioni con la maglia di Varese, nell’ultima ha chiusto con 11.4 punti e 3.3 assist di media, è approdato in casa Emporio Armani come ricambio di Omar Cook in quella Milano che avrebbe dovuto essere la schiacciasassi del campionato. Del “fallimento” della squadra di Sergio Scariolo tra gli altri, anche lo sloveno è stato ritenuto una delle cause e considerati gli appena 6.1 punti e 0.4 assist è stato spedito in quel di Pesaro per cercare di ribaltare la
Scavolini ma soprattutto per ritrovare se stesso.
Con l’approdo nelle Marche, Stipcevic non solo è riuscito a dare continuità alle sue prestazioni ma è stato protagonista di una vera e propria esplosione divenendo leader indiscusso della sua nuova squadra con ben 19 punti e 2 assist di media nei 34 minuti concessigli da coach Markovski. Con lui Pesaro ha cambiato identità e marcia vincendo due delle ultime 4 partite, con Biella e ad Avellino, e perdendo solo con la capolista Varese e di un solo punto (65-64) sul campo della fortissima Acea Roma.
Il croato, però, non vuol sentir parlare di leader e in conferenza stampa, al termine della gara contro Biella, dichiara: “Questo è uno sport di squadra, ci sono 12 giocatori e uno staff allenatori che lavorano giorno per giorno, non faccio tutto da solo. Questa vittoria ha un grande significato, non venivamo da una settimana facile a causa di qualche infortunio ma abbiamo dato tanto in allenamento. Ci sono anche 13 partite da giocare, niente è finito”.
La Vuelle Pesaro inizia ad intravedere la luce alla fine di un tunnel veramente lunghissimo. I tifosi sono ancora scettici ed amareggiati e Crosariol è uno dei più beccati. “Andrea fa un lavoro difensivo fondamentale – aggiunge in proposito Stipcevic -, che le statistiche non possono evidenziare. Sapremo riconquistare i nostri tifosi e questa tornerà ad essere una città pazza per il basket”.
Protagonista in campo e fuori, questo è il vero Rok Stipcevic, quello che a Milano probabilmente non avrebbero mai visto ma che avrebbe fatto tanto tanto comodo. Adesso per lo sloveno c’è un unico obiettivo, vincere e salvare Pesaro!
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