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L’aria di casa fa bene a Siena: asfaltata la Virtus Bologna

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Ortner Benjamin Daniel Hackett Nelson Spencer Siena

A Siena va in scena il primo posticipo del lunedì, con i padroni di casa che ospitano la capolista Bologna, ultima imbattuta della Serie A. Nonostante le premesse della vigilia Imbrò scende comunque in campo, anche se non al meglio.

Stravince Siena che chiude sull’89-65, concedendo solo 5′ di partita alla Virtus, prima di portarsi in vantaggio e non voltarsi più indietro. Allungo deciso dalle triple del secondo quarto, con la MensSana che chiuderà con il 44% da dietro l’arco. Difficile salvare qualcosa della serata ospite, con l’unica nota positiva il ritrovato feeling con il canestro di Ware.
Cronaca. La Granarolo parte subito forte e allunga 0-4 con due canestri di Ware, prima che Siena riesca ad impattare appoggiandosi ai suoi lunghi. La partita viaggia sui binari dell’equilibrio, quando due triple di Viggiano scavano il primo solco importante con Siena che si porta a +7. Walsh prova a ricucire, ma ancora le triple dei padroni di casa sono decisive: Ress due volte e Cournooh segnano il primo vantaggio in doppia cifra, con il tabellone che recita 32-18 per la MensSana.
Il secondo quarto inizia come era finito il primo e la Virtus scivola anche a -20, sul 42-22 con Siena che continua a macinare gioco senza troppo affanno. La difesa delle VuNere è molto allegra e l’attacco non ingrana, con il solo Ware a reggere la baracca, dopo le deludenti prestazioni al tiro delle scorse partite. Siena però sbanda poco e rimane in controllo agevole dalla partita con un paio di penetrazioni di Erick Green. Intervallo lungo e punteggio sul 56-37, con la MensSana che riesce ad allungare a cavallo tra i due quarti. Tutti hanno giocato ottimamente per coach Crespi, con la squadra che non ha mai permesso alla Granarolo di rientrare seriamente. Bologna ha concesso davvero troppo all’attacco senese e i soli Walsh e Ware (17 e 12 punti rispettivamente) non sono bastati per giocarsela alla pari. Hardy è stato completamente avulso dal gioco e il fatto che sia a 0 punti, frutto di errori elementari non è certo un buon segno per Bechi. Per Siena rotazioni ampie, con Hackett che ha giocato solo 4′.
Il terzo quarto non conosce soluzione di continuità rispetto ai precedenti e se l’attacco senese trova protagonisti diversi ogni azione, la Virtus continua ad affidarsi all’individualità di Walsh che però rende fin troppo prevedibile l’attacco degli ospiti. Dopo 5′ si sblocca a anche Hardy con un layup, ma Siena continua a gestire sul +20. La partita scorre senza troppe emozioni, con la Virtus che prova anche la difesa 1-3-1, con scarsi risultati. Basta infatti uno scarico nell’angolo dopo una penetrazione per trovare un tiro aperto. Fin troppo facile per l’attacco senese che infatti chiude avanti anche il terzo quarto 73-52.
La partita ha davvero poco da dire, con i due allenatori che si concedono diversi esperimenti tattici e tecnici. Vince Siena 89-65, miglior marcatore per i padroni di casa Rochestie con 18 punti, mentre per la Virtus 20 punti per Walsh e Ware.