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Gianluca Tucci: “Umiltà come qualità e regola di base alla Reyer Venezia”

Gianluca Tucci: “Umiltà come qualità e regola di base alla Reyer Venezia”

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Gianluca Tucci, vice-allenatore dell’Umana Reyer Venezia, è stato ospite a Udinese TV nella trasmissione “Basket a Nordest”.

Come è nata la vittoria sulla capolista della LBA, l’Olimpia Milano reggendo a rimbalzo, con 19 assist di squadra…

La difesa innanzitutto. Noi anche quest’anno possiamo utilizzare giocatori importanti nei vari ruoli: Clark e Campogrande vanno inseriti nei ruoli chiave, Julyan Stone si è dovuto adattare al ruolo del 4, ma anche a un ruolo molto delicato come quello del 3, soprattutto adesso che manca Bramos. I rimbalzi fanno parte anche del nostro limite, quando riusciamo a pareggiare quella lotta è chiaro che ci possiamo esprimere in contropiede molto meglio. Per quanto riguarda gli assist siamo stati bravi a non farne fare tanti agli altri. In assoluto siamo in un momento di crescita anche singolarmente, abbiamo delle conferme da Stefano Tonut, ma anche di  giocatori che possono dare di più quando conterà di più, come Austin Daye, quindi possiamo crescere ancora un po’”.

Come la vive l’Umana Reyer di Gianluca Tucci in vista del finale di stagione?

“Noi guardiamo sempre partita dopo partita. Non possiamo permettere di prenderci il lusso, mai come quest’anno tra l’altro, di guardare troppo avanti. Abbiamo degli scontri diretti, guardando alla matematica, che ci penalizzano. 0-2 a sfavore con la Virtus Bologna, 1-1 a sfavore con Sassari… Non guardiamo tanto a scalare una classifica che è tanto proibitiva per noi, quanto a completare gli inserimenti dei giocatori nuovi ancora come Clark e Campogrande, poi a definire l’aspetto dell’impatto dentro l’area. Ci possiamo esprimere con delle armi in più, possiamo giocare con lunghi in più e variare quindi sotto-canestro, questo è fondamentale. Abbiamo anche delle difese da allestire, visto che il fattore fisico peserà di più qualora si arrivasse ai Playoff e a quel punto dove la fisicità si pareggia, capiremo”.

Stefano Tonut uomo simbolo dell’Umana Reyer Venezia.

“Diciamo che Stefano quest’anno ha messo su la consapevolezza. Perchè dal punto di vista tecnico e fisico è migliorato sempre, anche dal punto di vista dell’esperienza. Quello che poteva mancargli fino a un anno e mezzo fa è la sua crescita che deve essere valutata piena già dalla Coppa Italia dell’anno scorso dove è stato protagonista nella vittoria del trofeo. Diciamo la consapevolezza nei propri mezzi, la capacità anche di esprimere una durezza mentale nell’arco dei 40 minuti lo ha reso un giocatore completo come è oggi. Tra l’altro è anche sempre più pronto a spendersi fisicamente in difesa ed è sempre più un punto di riferimento della squadra. Non guardiamo al tabellino e alle % al tiro, devi essere un giocatore completo per meritarti le responsabilità, il campo e tanti minuti”.

Con Trento, prossima sfida dell’Umana Reyer Venezia sabato 3 aprile alla BLM Group Arena. Sarà partita da punteggio basso? Ecco come risponde Gianluca Tucci.

“Noi lo speriamo, ma Trento ha un grande potenziale. Dobbiamo limitare gli esterni da Gary Browne in poi, abbiamo delle battaglie dentro la stessa partita perchè Forray è sempre stato avversario molto ostico… Puntiamo a limitare il loro potenziale però non è detto che sia partita a ritmi troppo bassi perchè noi abbiamo dei giocatori che possono portarci uno spin in più come Wes Clark”.

Venezia sottovalutata e dimenticata tra le Big? Coach Walter De Raffaele ha dovuto chiedere credito alla Reyer in occasione delle ultime Final Eight… Come la pensa Gianluca Tucci?

“La verità è che parlano i risultati. Evidentemente siamo una squadra da considerare un po’ di più. Però devo dire che poi il rispetto dell’avversario lo incontriamo sempre altissimo, probabilmente direi che non abbiamo un risalto che è proporzionale a quelli che sono i titoli raggiunti. Però è anche vero che nello sport quello che fai passa nello stesso momento in cui lo fai. Da questo punto di vista non ci lamentiamo. Sono al mio quinto anno in questo club, posso parlare come rappresentante della Reyer che abbiamo un’umiltà come qualità e, soprattutto, come regola di base. Andiamo avanti cercando di raggiungere gli obiettivi e i risultati senza guardare al passato, può essere questo il segreto per il fatto di essere sempre lì. Quest’anno è molto più dura perchè abbiamo perso degli appuntamenti nonostante abbiamo fatto diverse partite come quella contro la Virtus Bologna in Coppa Italia… però non ci limitiamo nell’ambizione, vero che siamo umili ma vogliamo puntare in alto. Avanti giorno per giorno, quello che si dice e si pensa di noi lascia al tempo che trova”.