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EA7 Milano in crisi: di chi la colpa?

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Sicuramente un pessimo inizio di stagione per l’Olimpia Milano che in campionato ha un misero bilancio di 2 vinte e 3 perse, due delle quali avvenute con squadre decisamente inferiori come Avellino e Reggio Emilia.

Particolarmente pesante la sconfitta in terra campana ma da non sottovalutare anche quella subita in casa per mano dei neopromossi emiliani. Colpisce tanto la discontinuità di questa squadra capace di alternare belle prestazioni in europa (contro l’Efes per esempio) a prestazioni terrificanti in campionato. Colpisce in negativo l’atteggiamento superficiale dei giocatori di Milano, spesso troppo presuntuosi e senza grinta, ma non può essere la sola spiegazione di simili prestazioni: anche giocando al risparmio di energie una squadra con un tale roster dovrebbe sbarazzarsi comunque senza problemi di certi avversari.

 

Se i giocatori rendono in un certo modo la colpa sicuramente deve, almeno in parte, imputarsi all’allenatore. Sergio Scariolo al suo secondo anno in casa Olimpia ha chiesto e ottenuto tutto quello che voleva sul mercato, senza limitazioni, sta a lui saperlo gestire e farlo rendere al meglio, sia mentalmente che tecnicamente. A livello tecnico questa è una squadra sicuramente forte che può vantare una coppia esplosiva come Langford e Hairston, un centro dominante come Bourousis, un’ottimo play come Cook e giovani molto promettenti come Gentile e Melli, senza dimenticare l’esperienza di Fotsis e Basile. Parliamoci chiaro certi giocatori non diventano scarsi per colpa dell’aria milanese (anche se Hendrix è francamente irriconoscibile), quindi i motivi di un certo rendimento non va cercato nelle capacità tecniche dei singoli ma nelle capacità di squadra. Ecco SQUADRA. Termine che risulta difficile abbinare a questa Olimpia che di squadra proprio non gioca ma fa quasi completamente affidamento al talento dei singoli (Hairston e Langford su tutti) e al tiro da 3 cosa che può rendere, come contro l’Efes, ma essere anche deleteria come contro Reggio Emilia. È proprio il gioco di squadra che sembra mancare a questa Olimpia, organizzazione di attacco e difesa sono talvolta imbarazzanti. Si parte sempre a cercare il post basso per sfruttare la fisicità di squadra, benissimo e infatti spesso funziona ma perchè poi la cosa viene dimenticata per i restanti tre quarti? Perchè Scariolo non insiste nel dare una precisa identità a questa squadra? Troppo comodo affidarsi al talento dei singoli, e spesso non paga.

Scariolo e giocatori sicuramente sono i primi a finire sul banco degli imputati ma NON possono essere i soli. Perchè passano gli anni cambiano gli allenatori cambiano i giocatori ma il risultato è sempre questo. Quindi di chi altro è la colpa? Sicuramente c’è qualcosa da imputare anche alla società e in particolare al suo responsabile: Livio Proli. Che Proli non sia mai piaciuto al pubblico milanese è risaputo e proprio domenica al Forum ho osservato personalmente un gruppo di tifosi fischiarlo e insultarlo. Proli non è un uomo di basket, questa cosa deve essere chiara. È un eccellente uomo d’affari un bravo gestore di aziende e un fidato uomo di Giorgio Armani (sempre sia lodato per il suo amore all’Olimpia) ma non è un uomo di basket. Lo dimostrano le iniziative degli abbonamenti (tanto per dirne una), campagna abbonamenti nella quale spariscono gli sconti per il rinnovo in contemporanea agli aumenti, aumenti che ci stanno per carità ma l’andare a colpire i tifosi di sempre, quelli che in qualunque caso ti seguiranno è apparso come un gesto poco carino che non ha fatto che aumentare l’antipatia del difficile pubblico milanese. Proli, come già detto, non è un uomo di basket e da tale delega certe decisioni tecniche giustamente, cose che andrebbero affidate a un general manager competente, il quale potrebbe essere Portaluppi. Peccato che sia arrivato (anzi tornato) a casa Olimpia a mercato già chiuso. Mercato quindi gestito e organizzato da Scariolo che ha operato quindi anche da general manager.

Ricapitolando le colpe sono tante e di tanti: di giocatori deludenti e strapagati, di una gestione tecnica discontinua, di una gioco di squadra che dopo 13 mesi di gestione Scariolo ancora latita, di una società di basket poco presente come tale.

Soluzioni? Nell’immediato l’unica cosa è quella di lavorare lavorare lavorare. In palestra ovviamente, di trovare un’identità di gioco e di farlo subito per non perdere tropo terreno in Europa e per tornare in forma in campionato. Un esonero di Scariolo, come già detto da Proli, non è un’opzione considerata e francamente servirebbe a ben poco anche perchè chi prendi? Obradovic? Difficilmente verrebbe a stagione in corsa e ogni altro cambio sarebbe inutile, certo a meno che la squadra non fallisca ulteriormente in maniera clamorosa. Quindi tutti sotto osservazione. Giocatori allenatore e presidente. Presidente che non può non aver notato Giorgio Armani scuro in volto lasciare il Forum prima della fine della partita, cosa mai successa prima.

Dopo tanti anni di insuccessi i tifosi meritano di meglio. Quantomeno un atteggiamento più umile e meno arrogante da parte di una squadra chiamata a dare subito un segnale nelle difficilissime trasferte di Kaunas e Siena.

 

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