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Drake Diener più forte del cuore Pesarese; il CountDown di VuElle vs Dinamo

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Turner Elston Pesaro  vs Sacchetti Brian Sassari

10 Pillole per rivivere con un conteggio alla rovesca le emozioni di Pesaro vs Sassari, ecco il nostro CountDown

10: Come il voto che spetta al cuore di Pesaro; i due punti vanno a Sassari, eppure la vittoria morale se l’aggiudica la VuElle, inferiore per talento e rotazioni, ha comunque tenuta testa sino alla fine, ad una squadra che per potenziale, avrebbe dovuto passeggiare all’ Adriatic Arena. Le parole di Meo Sacchetti in conferenza stampa, dicono molto; per Pesaro un punto di partenza, per Sassari una lezione da imparare.

9: Come i punti di M.Green, parte a razzo e li segna tutti d’un fiato, indirizza la partita sul binario Dinamo, ma l’intera squadra si dimentica che ci sono altri 35′ da giocare prima che i conti siano chiusi. Nel resto della gara il Play ex Avellino, fa la staffetta con Travis Diener ad intervalli regolari, porta a casa 4 assist e soprattutto 4 recuperi preziosissimi, prestazione altalenante ma comunque positiva. PROMOSSO

8: Come i punti di Musso, l’exploit del derby non si ripete a livello di punti, ma il più amato dall’Adriatic Arena, si riconferma il più costante per quanto riguarda l’intensità di gioco messa in campo, a volte forse anche troppa, ma che comunque riesce a coinvolgere i compagni, tanto da far galvanizzare un po’ tutti. I falli lo limitano e purtroppo per Pesaro perde la lucidità nel momento più importante della gara e nell’ultimo quarto non trova il canestro, comunque per tutti rimane un ESEMPIO

7: Come le palle perse da Pesaro nell’ultimo quarto; 18 in totale, occasioni che ad uno squalo come la Dinamo non vanno concesse. Permettere a Sassari di giocare in velocità è un lusso che non si può concedere nessuno e in mezzo a queste 18 perse sono nate diverse situazioni del genere; Sassari non ha brillato nella difesa nel pitturato, ma se non ha subito 120 punti un motivo esiste. Fra i promossi della trasferta Marchigiana in maglia Dinamo c’è proprio chi emerge con la difesa, ovvero Omar Thomas, che nell’ombra fa sempre tutto quello che gli viene chiesto, cercando di farlo nella maniera migliore, spesso riuscendo nell’intento prefissato. L’ex MVP del campionato Italiano, lavora nell’oscurità e il suo lavoro “sporco” vale molto di più degli 11 punti, 5 rimbalzi e 4 recuperi di ieri. INFATICABILE

6: Come i canestri realizzati dal campo di Anosike; i suoi errori ad 1 cm dal canestro pesano, ma lui compensa con giusto quelle due o tre carambole raccolte di media, ieri appena 13 (13,2 per gara). In questo inizio di campionato, le prestazioni del rookie di New York, sono una bella nota positiva in una sinfonia Pesarese stonata nei risultati, ma non nel morale. CONCRETO

5: Come i canestri dal campo di Alvin il mio cognome dice tutto Young, il giovane talento in erba, che in settimana ha soffiato sulle candeline per i suoi 18 anni……di carriera, anno più anno meno…; scherzi a parte il buon Young di anni il 12 Novembre ne ha compiuto 38, ma le sue prestazioni non calano, anche se un po’ di riposo, lo meriterebbe eccome. Lui comunque non si tira indietro, si prende tutte le responsabilità e appena la VuElle avrà modo di allungare le rotazioni, lui diventerà ancora più utile. ETERNO

4: Come i rimbalzi di Turner: le sue bombe nell’ultimo quarto, hanno fatto illudere e sperare i tifosi biancorossi; alla fine per lui anche 16 punti e 3 assist, le 5 perse non aiutano, ma di certo non ha sfigurato. Ah già ha giocato 39 minuti, poca roba. OTTIMO

3: Come le classifiche della Legabasket, in cui primeggia un giocatore della Dinamo; mentre i tifosi Sardi, hanno già capito di chi andremo a parlare, qualcuno avrà fatto un salto nella pagina delle statistiche del campionato, scoprendo che oltre i due primati di Omar Thomas, a comandare la classifica del miglior tiratore da Due, è Drake Diener, che aggiunge anche il secondo posto come miglior realizzatore e il secondo per percentuale da 3 punti, statistiche che andrebbero ispezionate a fondo sulla base del minutaggio e delle partite giocate o tentativi di tiro, ma che in ogni caso non oscurano l’ennesima ottima prestazione del cugino Diener più sottovalutato. Ancora una volta ManDrake ha trascinato la squadra, soprattutto in quei momenti in cui sembrava potesse perdere la bussola, insomma è il FARO DA SEGUIRE. INFINITO

2: Come le bombe messe a segno da Trasolini, un giocatore chiamato concretezza; poteva soffrire l’accoppiamento con le ali Sassaresi, ma ha pensato bene di rifilare 16 punti, raccogliere 6 rimbalzi, probabilmente presi con Anosike in panchina, e non commettere nemmeno un fallo, pur difendendo bene. I due punti conquistati dagli ospiti alla fine gli consegnano un sorriso amaro, ma Pesaro sa di poter contare su di lui. GARANZIATrasolini Marc Pesaro

1: Come il minuto di gioco concesso a Diego Terenzi, che ha fattezze fisiche decisamente diverse da quelle della foto della scheda presente sul sito della Lega. Dell’Agnello quando si gira verso la sua panchina, escludendo Musso e Pecile, non può fare a meno di notare, che ha giocato più minuti lui in LegaA in una gara, che non in totale nella loro carriera, lo stesso Terenzi, con Bartoluci e Panzieri… e chi se ne frega pensa lui, spazio al giovane figlio d’arte per fargli fare esperienza e allo stesso tempo far rifiatare chi si spreme oltre i 30 minuti di gioco. Elementi preziosi, non solo la Domenica, ma durante tutta la settimana, nella quale l’assenza di giocatori nelle rotazioni, si fa sentire ancora di più che nei 40′ minuti di gioco delle partite di campionato. UTILI

0: Come la pazienza rimasta a Meo Sachetti: le vittorie sono belle, i 100 punti quando arrivano fanno morale, ma al coach della Dinamo, quello che più interessa è lo spirito messo in campo. Le sue parole in conferenza stampa, quelle che riguardano l’analisi della gara e non quelle da strumentalizzare, sono piuttosto dure e scopriremo Mercoledì a chi saranno rivolte in particolare; di possibili bersagli, putroppo, ce n’è diversi. Ma è inutile cercare colpevoli in una gara che ha avuto l’esito positivo, sarà lo staff tecnico a cercare la giusta chiave per far ritrovare alla Dinamo lo spirito che ha contraddistinto questi ultimi anni di sogno, chiamato LegaA. In ogni caso il viaggio di ritorno dalla trasferta Marchigiana, è servito come punizione per l’atteggiamento, diverso da quello richiesto dal coach Sassarese. PS per chi non lo sapesse, ancora i giocatori della Dinamo, non sono arrivati a casa. ODISSEA

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