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Home Serie A Countdown! Brindisi, serve solo uno psicologo? Knowles freccia infuocata biancorossa

Countdown! Brindisi, serve solo uno psicologo? Knowles freccia infuocata biancorossa

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Piero Bucchi

Riviviamo numeri, statistiche e curiosità del posticipo serale della sedicesima giornata di Lega A, andato in scena al PalaPentassuglia di Brindisi, sbancato da Pistoia con il punteggio di 67-71, attraverso il countdown targato Basketitaly!

10 i rimbalzi catturati sia da Kadji che da Zerini. Il camerunense timbra una doppia doppia affiancando i 13 punti, mentre il capitano brindisino fa a sportellate rimanendo in campo per ben 27 minuti. Brindisi infatti vince nettamente la lotta a rimbalzo, conquistando 49 palloni, di cui 17 offensivi, a fronte dei 39 ospiti (11 offensivi). Meno 10 invece il plus minus sia di Harris che di Reynolds. Il play USA viene penalizzato dalla scarsa vena dei compagni, che mancano alcuni assist (2 a referto) al bacio da lui offerti, ma non rende al massimo anche per via di palle perse (3) e mira sbagliata (2/9), ripagando comunque con 8 rimbalzi presi. Harris appare sempre più un giocatore avulso dal sistema e in netta fase calante. Si prende 4 tiri in 16 minuti, realizzandone solo uno. Black and white!

9 come il numero di maglia di uno dei protagonisti, Michele Antonutti. Entra nel secondo quarto e di fatto cambia volto al match. La sua pericolosità dal perimetro fa ammattire i lunghi brindisini, tanto da avviare il break di 13-23 con cui Pistoia allunga le mani sulla partita a partire dal secondo tempino. Realizza 11 punti con 3/6 al tiro, ma è la sua presenza mentale a fare la differenza in tanti piccoli dettagli. Letale!

8 i punti realizzati da Durand Scott nell’ultimo quarto. Una delle pochissime note liete in casa Enel, è la ritrovata forma dell’atleta giamaicano con passaporto americano. E’ di gran lunga il migliore dei suoi, con 21 punti messi a segno, risultando il gocatore più prolifico del match. Si rende utile anche nella lotta a rimbalzo catturando 6 palloni, suonando la carica ai propri compagni. Putroppo per Brindisi tutto ciò non basta. Predica nel deserto!

7 su 11 al tiro per l’MVP di serata, Preston Knowles. Dopo un girone di andata con più ombre che luci, dovute prevalentemene a una serie di problematiche fisiche che lo hanno bloccato, il nativo di Winchester mette in mostra tutte le proprie doti da funambolo, dinanzi ai teleschermi di Rai Sport. Decisivo con 19 punti, di cui 7 realizzati negli ultimi 10 minuti, quando Pistoia cala pericolosamente andando a referto con 11 punti totali. Fa la differenza su entrambi i lati del campo, cattura 8 rimbalzi e serve 5 assist. Autentico tuttofare!

6° tentativo e primo successo dopo 5 anni della Giorgio Tesi Group al PalaPentassuglia. I tifosi biancorossi vedevano il fortino brindisino come una sorta di maledizione, finendo, al suono della sirena finale, sempre sconfitti sin dai tempi della Legadue e della finale promozione. Questa volta però Pistoia può esultare, tornando dalla Puglia con il bottino pieno e il morale alle stelle. Mettere la sesta!

harris, brindisi

5 su 30 al tiro da 3 per l’Enel. Questo è il dato più emblematico della serata nerissima vissuta da Brindisi. Il 17% dalla lunga taglia le gambe e il morale alla truppa di Bucchi, ambientatasi con il clima glaciale di questi giorni. Mani freddissime e ferri martoriati. Si chiude il primo tempo con 1/16, ma il copione nei secondi 20 minuti non cambia. Molti tiri sono anche ben costruiti e con metri di spazio a disposizione, ma l’imprecisione e la tensione giocano un brutto scherzo. Sdeng!

4° posto in classifica per una sempre più sorprendente Pistoia. Da favola a realtà, ormai la squadra di coach Esposito non si può più nascondere. E infatti in conferenza stampa, l’allenatore biancorosso ammette di far fatica a parlare ancora di salvezza con 22 punti già acquisiti. La vetta dista solo 2 punti dalla coppia Reggio-Milano, con Pistoia e Cremona a braccetto per non soffrire di vertigini. Volare!

3° sconfitta consecutiva per Brindisi, ormai in piena crisi. La cocente delusione per il mancato accesso alle Final Eight di Coppa Italia, si acuisce con una nuova sconfitta interna, delinenado un quadro di cinque KO nelle ultime sei apparizioni. Squadra contratta, che non riesce quasi mai a correre a campo aperto come dovrebbe e vorrebbe, subendo bensì la rapidità degli avversari che la lavorano ai fianchi. andando a canestro con 2-3 passaggi, cogliendola impreparata in transizione difensiva. Negli ultimi 6 incontri la media offensiva non arriva a 70 punti, certificando i problemi offensivi. Schemi raramente attuati (anche dopo l’uscita di un timeout, mandando su tutte le furie Bucchi, vero Gagic?) e incapacità di trovare un finalizzatore nei momenti cruciali. Partendo da Caserta, passando poi per Cremona e Pistoia, Brindisi attua il solito copione, cedendo nel finale e incappando in errori marchiani negli ultimi decisivi secondi. L’ultima gioia deriva dal decisivo errore dalla lunetta dell’ex Dyson, che permise all’Enel di vincere in casa con Torino al fotofinish. La mente ora è piena di dubbi e timori e così le gambe e le mani non rispondono come dovrebbero. Bucchi parla esplicitamente di squadra travolta dalla pressione e tensione. Di chi la colpa? Quali provvedimenti prendere? Nubi fitte!

2 falli tecnici fischiati a Knowles e Moore nell’ultimo minuto di gioco. Enzino Esposito va su tutte le furie per le ingenuità dei suoi, che rischiano di mandare all’aria una partita ormai praticamente già vinta. Pistoia è avanti 62-69, quando la terna fischia flopping (simulazione) a Knowles su un azione difensiva, e un fallo tecnico per proteste a Moore immediatamente dopo. Risultato: Brindisi torna in un amen sul -2, avendo anche la palla della vittoria. Gli arbitri però decidono ancora di intervenire attivamente, chiamando un’infrazione di palming a Banks a 10″ dal termine. Furiose proteste e tutti scontenti. Sarebbe meglio far decidere le partite ai giocatori in campo, veri protagonisti del match. Che confusione!

1 arrivo in casa Enel Brindisi. L’ex Pesaro e Avellino, Oderah Anosike, è finalmente atterrato ieri pomeriggio nell’aeroporto di Brindisi, inaugurando così il terzo capito della propria esperienza italica. Bisognerà verificare le sue condizioni fisiche, avendo disputato l’ultima partita due mesi fa, ma la speranza in casa Enel è che possa portare una ventata di aria fresca. Sarà a disposizione dal prossimo match a Bologna, già decisivo per capire quale strada vuole intraprendere ora Brindisi. O.D. (non è un’imprecazione)!

0 come numero di maglia, ma non certamente di fatto, per Adrian Banks. La guardia brindisina viene premiato prima del match come il miglior giocatore del girone di andata, votato dai suoi tifosi per sacrificio, classe e tenacia messa in campo in questi primi mesi da biancoazzurro. Torna in campo dopo 15 giorni di stop assoluto, non risparmiando mezza goccia di sudore. Rimane sul parquet di gioco per 27 minuti, steccando al tiro con 4/12 e perdendo lucidità nel finale (5 sanguinose palle perse). Tuttavia non si tira mai indietro, e questo è solo da apprezzare. Leader!