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Home Serie A Caso Hackett – Il giocatore apre al dialogo: “Sono in contatto continuo con Petrucci e Pianigiani. Spero la situazione si risolva”

Caso Hackett – Il giocatore apre al dialogo: “Sono in contatto continuo con Petrucci e Pianigiani. Spero la situazione si risolva”

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daniel hackett, milano

Un week-end infuocato come non mai, aldilà delle temperature estive e del caldo asfissiante. Il caso Daniel Hackett ha scaldato le scrivanie bollenti della FIP, LegaBasket, Olimpia Milano e quant’altro, creando un caos ed una situazione al limite del sostenibile per tutte le parti chiamate in causa. Dopo la bufera dunque, è il momento della riflessione e, si spera, del mea-culpa da parte di tutti i protagonisti della vicenda alquanto spinosa.

 

Daniel Hackett in questi giorni si è trincerato nella sua Pesaro, volendo appositamente allontanarsi da tutto il clamore generato per la sua “fuga” dal ritiro della Nazionale impegnata nel Torneo di Sarajevo. Al fianco dei suoi amici di sempre, si è confidato ed ha esternato le proprie sensazioni ed emozioni, attanagliato dai dubbi e dalle incertezze del delicato momento. La Gazzetta dello Sport lo ha intercettato e, nell’edizione odierna, riporta alcune sue dichiarazioni. “Ho spento il cellulare e non ho letto i giornali. Martedì andrò a Roma dal procuratore federale e spero che la situazione si risolva. Se tornerò in Nazionale? Non so cosa mi aspetta martedì, ma penso che tutto andrà per il meglio. Ci stiamo riavvicinando. Sono in contatto continuo con il cittì Pianigiani e con il signor Petrucci.”

Prove di disgelo quindi, anche se ancora è troppo presto per sapere come andrà a finire la vicenda, gestita ,per usare un eufemismo, non propriamente nel modo più genuino possibile. La Procura Federale ha ricevuto tutti gli atti, ora tocca alle parti, ed in particolare ad Hackett, fare un passo indietro e calmare le acque per non incorrere in sanzioni molto pesanti che porterebbero a conseguenze spropositate. L’Olimpia Milano, molto interessata alla vicenda e indirettamente “parte lesa” della diaspora, è alla finestra.