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Cantù apre il gas nel quarto periodo e sbanca Roma

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Primo sigillo in trasferta per la chebolletta Cantù, vittoriosa  84-70 al PalaTiziano di Roma, in virtù di un ultimo quarto pressoché perfetto, che vede la difesa biancoblu oscurare il canestro alla Virtus nei 10’ conclusivi ed i tiratori aprire il campo per il parziale decisivo. In precedenza tre quarti in sostanziale equilibrio, caratterizzati da fiammate e serie di errori da entrambe le parti.

Gli uomini di Trinchieri pagano nel primo tempo un insolito disavanzo a rimbalzo e la quantità di palle perse (11 nei primi 20’, 18 alla fine) rischiano nel terzo quarto, prima che le profonde risorse del roster biancoblu (56 punti dalla panchina stasera, il doppio dei partenti) invertano la tendenza del match. E’ Mazzarino (10, 2/3 da tre, 4 rimbalzi) a guidare con la sua esperienza il parziale in uscita dal timeout che ricuce lo score a fine terzo quarto. Con lui protagonisti un Tabu da 13 con 5 assist, ed un Aradori (18) riferimento principale in attacco nei primi 30’. Fondamentale, non è una novità, l’energia devastante di Alex Tyus (18 e 6 rimbalzi, 8/8 dal campo), più a suo agio contro i lunghi ‘sottotaglia’ di Calvani, mentre Brooks riserva i suoi 7 punti di fatturato per il parziale decisivo. Cantù si può permettere la serata sottotono di Markoishvili e Smith (5 con 4 perse), oggi rivedibile nelle scelte, mentre Leunen (8 con 3 assist) lascia un paio di firme dai 6,75 e contribuisce con la sua regia occulta a sciogliere l’attacco biancoblu nel quarto di coda.

La Virtus gioca una partita coraggiosa, trascinata da Datome (24 con 4/6 da tre 5 rimbalzi, ma 6 perse) e, a tratti, da un Goss da 14 punti, limitato poi dai falli. Calvani si consola con la prova di Czyz (14 e 6 rimbalzi) molto concreto nel pitturato ed efficace negli aiuti anche lontano da canestro. Difficile però portare casa una partita concedendo il 61% (22/36) ed uno stratosferico 71% (10/14) da tre a Cantù.

Avvio caratterizzato da attacchi freddi e confusionari. I brianzoli provano a correre ma con poco costrutto e diverse palle perse, con il solo Markoishvili a segno due volte in penetrazione. Roma attacca l’area conquistando falli e liberi. Si segna poco dal campo la Virtus prova a mettere la testa avanti approfittando degli errori avversari. Entra Tabu per un confuso Smith e da la scossa con la tripla per poi trovare Tyus in vernice, subito incisivo con due canestri ravvicinati. Si va al primo mini intervallo con gli ospiti avanti 15-16.

I biancoblu aprono il secondo quarto con altre 2 perse, Lawal si fa sentire in area e colpisce anche dalla media. Trinchieri chiama timeout e va grande, con Brooks da tre. Cantù gira due viti in difesa, trovando finalmente campo aperto, con gli 8 punti pressoché consecutivi di Aradori. La  coppia Tabu-Tyus continua a produrre dividendi, la chebolletta tocca il +10, quando Calvani prova Taylor, D’Ercole e Goss insieme. Il quintetto piccolo dà più dinamismo alla Virtus e quando l’ex varesino si accende, supportato da un incisivo Czyz, Roma chiude il gap impattando a 37 con il gioco da tre punti di Datome a fine periodo.

Parità che persiste in avvio di ripresa, poi il tecnico a Trinchieri cambia l’inerzia della partita. La Virtus zona sulle rimesse e mette grande pressione sulla palla generando perse in serie dei bianco blu. Roma muove bene la palla e grandinano triple: Goss, Datome due volte e  D’Ercole firmano il 56-48 interno a poco più di metà frazione. Trinchieri si affida a Mazzarino e il capitano ripaga con due giocate d’esperienza. Cantù esce dal timeout con il parziale di 10-0 chiuso col lay-up solitario di Tabu, che rimette avanti gli ospiti 56-58 al 30’.

Quarto periodo che vede Roma con D’Ercole in campo per uno spento Taylor e zona 2-3 di Calvani, che ha il difetto di innescare i tiratori canturini sul perimetro: Tabu,  poi la firma del capitano, infine Brooks, che si sblocca, trovano il bersaglio dai 6,75. L’ex Penn State, prende fuoco, va dentro per altri due punti e chiude il suo personale 7-0 con l’inchiodata devastante in taglio dal lato debole. E’ la fuga buona. I biancoblu non concedono più nulla a rimbalzo e sono perfetti nei close-out difensivi sui tiratori. Tyus, innescato due volte da Aradori sulla linea di fondo, e un’altra tripla di Mazzarino chiudono di fatto il match. Finisce 84-70, punteggio bugiardo, anche se l’ultimo quarto ha mostrato tutto il divario tra le due formazioni.

Cantù resta imbattuta e si concentra sull’Eurolega, già di scena Giovedì a Desio con il delicato match contro l’Olimpia Lubiana, la Virtus archivia la sconfitta e prepara la rivincita su questo parquet contro la rivale di fascia Reggio Emilia.

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