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Avellino-Montegranaro in Countdown: nel festival delle triple Cavaliero è decisivo, Cinciarini superlativo ma non basta

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Daniele Cinciarini (Sutor Montegranaro) vs Stefano Gentile (Acqua Vitasnella Cantu)Avellino batte Montegranaro 103 a 92 e continua a sperare nella qualificazione alle finali di Coppa Italia. Montegranaro rimedia la decima sconfitta stagionale ma conserva 4 punti di margine sull’ultimo posto di Pesaro. Questo e molto altro è il Countdown di Sidigas-Sutor.

 

10 i minuti dell’ultimo quarto giocati da Daniele Cinciarini, ex di turno non certo applaudito al momento della presentazione dei roster. La guardia azzurra migliora quanto di buono fatto vedere già contro Cantù sette giorni fa rifilando 25 punti (14 nell’ultimo quarto) alla molle difesa irpina, frutto di un 8/13 da due e un 3/5 da tre. Recalcati capisce che ha la mano calda e lo lascia in campo per tutto l’ultimo periodo.

9 sono i tiri da due tentanti da Ivanov. Il centro biancoverde “tira la carretta” per quasi tutto l’incontro, si divide con Thomas (ieri per la verità non sempre presente in difesa e incostante in attacco) i minuti nel pitturato lasciando le briciole ai cambi Dragovic (n.e. per lui) e Biligha. Contro Montegranaro poi, un Thomas impalpabile, costringe il bulgaro agli straordinari (36 minuti in campo). Lui sembra, per ora, non sentire la stanchezza e ripaga con 16 punti e “solo”, si fa per dire, 7 rimbalzi.

8 sono i punti di Will Thomas. La tecnica del ragazzo non si discute e, quando è in giornata, in attacco diventa semplicemente devastante facendo così dimenticare qualche amnesia in fase difensiva. Ieri però pur partendo alla grande (6 punti nei primi 10’) si perde alla distanza (chiuderà con 8 punti) e sembrerà un pesce fuor d’acqua.

7 sono i minuti concessi ad Hayes. Coach Vitucci lo inserisce prima come cambio di Richardson e poi come “4 tattico” al posto di Ivanov o Thomas ma il suo contributo non sempre è soddisfacente nonostante i 5 punti messi a referto.

6 come gli assist di Lakovic. Il play sloveno, rientrato dopo l’assenza di Milano, gioca bene nei “soli” 22’ che gli concede l’allenatore: 11 punti (con 3/8 dal campo) e 15 di valutazione sono il suo bottino. In settimana lavorerà duro per recuperare e tornare a pieno servizio per la trasferta di Reggio Emilia, decisiva per la qualificazione dei suoi alle FinalEight.

5 sono gli assist di Josh Mayo. Quando c’è lui in regia Montegranro gira: 18 punti con 3/5 sia da due che da tre sono i numeri  raccolti in ben 38’ di impiego. Con Skeen (18 punti) e il suddetto Cinciarini (25) è il migliore dei suoi.

Cavaliero4 come il 4/7 da tre di Cavaliero. Il play friulano dopo una partita sufficiente sì, ma non indimenticabile, sfodera un ultimo quarto da incorniciare. Non appena la Sutor si rifà sotto (90-87 a 2’ dalla fine) è proprio lui a mettere con una tranquillità disarmante tre bombe di fila che chiudono la contesa. MVP.

3 come “tiro da 3”, arma usata con notevole facilità dalle due compagini ieri sera. Avellino chiuderà con 13/28 (46,4%), Montegranaro con 14/26 (53,8%) per un totale di ben 54 tiri presi da oltre l’arco. Se non è record, poco ci manca.

2 come le vittorie di vantaggio della Sutor su Pesaro, ultima in classifica. La partenza di Collins con destinazione Olympiakos e le sei sconfitte nelle ultime sette partite sembrerebbero campanelli d’allarme ma finchè dietro non corrono c’è tempo per correre ai ripari. 

1 come il numero di vittorie che occorrono ad Avellino per raggiungere le FinalEight del prossimo febbraio. Espugnare Reggio Emilia sabato prossimo è condizione necessaria per riuscire a qualificarsi, altrimenti bisognerebbe dire addio al primo obiettivo sbandierato dalla società ad inizio stagione.

0 i minuti di Sakic nell’ultimo quarto. Recalcati lo relega in panchina per l’intera ultima frazione preferendogli il giovane Mazzola. Per l’ala croata che viaggia a quasi 11 punti di media quella al PalaDelMauro è probabilmente la peggior prestazione dell’anno come dimostrano i 4 punti e l’1/6 dal campo.

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