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Cantù vince al fotofinish: una coriacea Roma esce sconfitta 73 a 72

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La Virtus sfiora l’impresa in un Pianella gremito nonostante l’anticipo del sabato e torna a casa con tanti rimpianti per una sconfitta che spegne definitivamente le proprie ambizioni play-off. Cantù ha dimostrato di essere una squadra solida e di riuscire vincere pur non sfoggiando la migliore prestazione stagionale. MVP dell’incontro è il canturino Shermadini autore di 18 punti in soli 18 minuti e l’impressione è che Cantù giochi la sua migliore pallacanestro proprio con l’ex Pana in campo. A Roma non bastano i 23 punti (8/12 da due e 2/2 tre) di un positivo Dedovic e gli 11 a testa di Gordic e Maestranzi. La Virtus paga le polveri bagnate dei suoi due uomini di punta: Tucker e Datome sommano un imbarazzante 2/14 complessivo dal campo per un totale di appena 9 punti segnati.

Gli uomini di Trinchieri, in attesa dei match di domani si issano al secondo posto in solitaria a quota 30 punti, a -6 dalla capolista Siena. L’Acea resta invece mestamente a 20 punti per una classifica forse bugiarda ma drammaticamente anonima.

LA CRONACA
Roma, orfana di Crosariol e che recupera in extremis capitan Tonolli, parte con Gordic, Dedovic, Tucker, Slokar e Varnado. Cantù, priva di Cinciarini e del veterano Basile, risponde con Perkins, Mazzarino, Micov, Leunen e Shermadini. Il punteggio si sblocca con una poderosa schiacciata di Shermadini a cui fanno seguito i canestri in penetrazione di Gordic e di Perkins e un 2/2 ai liberi di Varnado (4-4). Dopo 2’e 30” però l’ex Pistoia conta già due falli e Cantù con i suoi lunghi fa male: 3 punti a testa di Shermadini e Luenen provocano un mini-allungo per i brianzoli (10-4). Grazie però alle penetrazioni e all’inventiva di Dedovic (10 punti dopo i primi 10’), Roma rimane sempre a contatto e l’equilibrio regna fino alla fine della prima frazione (22-20).

Per circa 3’ e mezzo del secondo quarto si fa fatica a segnare ma a 5’ dal riposo lungo Cantù si sveglia e grazie alle triple di Perkins e Micov raggiunge il +9 (34-25). Una tripla (primo canestro della sua partita) e un 2/2 ai liberi di Tucker mantengono Roma ancora in partita (36-32 al 18’). Purtroppo per i capitolini però, negli ultimi 60” va in onda il Mazzarino show: prima una tripla e poi un canestro in penetrazione fissano il 41 a 34 col quale le due squadre chiudono la prima metà del match.

Al rientro dagli spogliatoi la Bennet vuole dare la spallata decisiva alla partita, ma Roma con le unghie e con i denti rimane in vita (47-44 al 25’). Calvani però deve fare i conti con Varnado e Gordic gravati rispettivamente da 4 e 3 falli, la Bennet ne approfitta e 5 punti di Shermadini e 4 di Micov provocano un nuovo allungo dei brianzoli che si portano sul +12 (56-44 al 28’). Lo schiaffo subito fa male ai giallo-rossi e 5 punti consecutivi di un fino ad allora anonimo Maestranzi riducono il gap (58-51) al 30’.

Al ritorno in campo Cantù prova a dare la spallata decisiva ma Roma resiste soprattutto per merito della sua difesa (60-56 al 34’). Ancora un canestro di Dedovic a 4’e 50” dalla fine porta i suoi ad un solo possesso di distacco (62-60) ma i ragazzi di Trinchieri provano rimettere subito le cose in ordine con un parziale di 7 a 0 (69-63 a 3’dalla fine). L’Acea dimostra di non mollare ancora una volta e addirittura a 1’ e 12” dall’ultima sirena mette il naso avanti con 4 punti di Varnado e una tripla di un sempre più positivo Dedovic (69-70). A 15” dalla fine Perkins decide di penetrare, la terna fischia fallo, Varnado stoppa il pallone in evidente parabola discendente e il canestro viene convalidato. Così la Bennet torna avanti (71-70) nonostante il play canturino sbagli il libero aggiuntivo. Un 2/2 di Datome dalla lunetta (71-72 a 15” dalla fine) non chiude la contesa perché il 5° fallo di Varnado sconvolge i piani di Calvani che aveva deciso di difendere il vantaggio. Ancora Perkins è chiamato ai liberi che questa volta non sbaglia: a 5”dal termine siamo sul 73 a 72. L’ultimo possesso è di Roma: Dedovic penetra ma il suo tiro si infrange sul secondo ferro. A festeggiare è Cantù.

Bennet Cantù: Mazzarino 9, Leunen 11, Micov 7, Perkins 13, Shermadini 18, Markoishvili 6, Marconato 4, Abass n.e., Bolzonella n.e., Diviach n.e., Meroni n.e., Brunner 5. Coach: Trinchieri.

Acea Roma: Tucker 7, Gordic 11, Datome 2, Dedovic 23, Slokar 8, Marchetti n.e., Varnado 8, Kakiouzis 2, Crosariol n.e., Mordente, Maestranzi 11, Tonolli. Coach: Calvani.

© BasketItaly.it – Riproduzione riservata

 

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La Virtus sfiora l’impresa in un Pianella gremito nonostante l’anticipo del sabato e torna a casa con tanti rimpianti per una sconfitta che spegna definitivamente le ambizioni play-off dei giallorossi. Cantù ha dimostrato di essere una squadra solida e di riuscire a portare a casa una partita pur non sfoggiando la migliore prestazione stagionale. MVP dell’incontro è il canturino Shermadini autore di 18 punti in soli 18 minuti e l’impressione è che Cantù giochi la sua pallacanestro proprio con l’ex Pana in campo. A Roma non bastano i 23 punti (8/12 da due e 2/2 tre) di un positivo Dedovic e gli 11 a testa di Gordic e Maestranzi. I La Virtus paga le polveri bagnate dei suoi due uomini di punta: Tucker e Datome sommano un’imbarazzante 2/14 complessivo dal campo per un totale di appena 9 punti segnati.

Gli uomini di Trinchieri, in attesa dei match di domani si issano al secondo posto in solitaria a quota 30 punti, a -6 dalla capolista Siena. L’Acea resta invece mestamente a 20 punti per una classifica forse bugiarda ma drammaticamente anonima.

 

Roma, orfana di Crosariol e che recupera in extremis capitan Tonolli, parte con Gordic, Dedovic, Tucker , Slokar e Varnado. Cantù, priva di Cinciarini e del veterano Basile, risponde con Perkins, Mazzarino, Micov, Leunen e Shermadini. Il punteggio si sblocca con una poderosa schiacciata di Shermadini a cui fanno seguito i canestri in penetrazione di Gordic e di Perkins e un 2/2 ai liberi di Varnado (4-4). Dopo 2’e 30” Varnado conta già due falli e Cantù con i suoi lunghi fa male: 3 punti a testa di Shermadini e Luenen provocano un mini-allungo per i brianzoli (10-4). Grazie però alle penetrazioni e all’inventiva di Dedovic (10 punti dopo i primi 10’), Roma rimane sempre a contatto e l’equilibrio regna fino alla fine della prima frazione (22-20). Per circa 3’ e mezzo del secondo quarto si fa fatica a segnare ma a 5’ dal riposo lungo Cantù si sveglia e grazie alle triple di Perkins e Micov raggiunge il +9 (34-25). Una tripla (primo canestro della sua partita) e un 2/2 ai liberi di Tucker mantengono Roma ancora in partita (36-32 al 18’), ma, purtroppo per i capitolini, negli ultimi 60” va in onda il Mazzarino show: prima una tripla e poi un canestro in penetrazione fissano il 41 a 34 col quale le due squadre chiudono la prima metà del match. Al rientro dagli spogliatoi la Bennet vuole dare la spallata decisiva alla partita, ma Roma con le unghie e con i denti rimane in vita (47-44 al 25’). Calvani però deve fare i conti con Varnado e Gordic gravati rispettivamente da 4 e 3 falli, la Bennet ne approfitta e 5 punti di Shermadini e 4 di Micov provocano un nuovo allungo dei brianzoli che si portano sul +12 (56-44 al 28’). Lo schiaffo subito fa male ai giallo-rossi e 5 punti consecutivi di un fino al allora anonimo Maestranzi riducono il gap (58-51) al 30’. Al ritorno in campo Cantù prova a dare la spallata decisiva ma Roma resiste soprattutto per merito della sua difesa (60-56 al 34’). Ancora un canestro di Dedovic a 4’e 50” dalla fine porta i suoi ad un solo possesso di distacco (62-60) ma i ragazzi di Trinchieri provano rimettere subito le cose in ordine con 4 liberi (2 di Micov e 2 di Perkins) e una tripla di Leunen (69-63 a 3’dalla fine). L’Acea dimostra di non mollare ancora una volta e addirittura a 1’ e 12” dall’ultima sirena mette il naso avanti con 4 punti consecutivi di Varnado e una tripla di un sempre più positivo Dedovic (69-70). A 15” dalla fine Perkins decide di penetrare, la terna fischia fallo, Varnado stoppa il pallone in evidente parabola discendente e il canestro viene convalidato. Così la Bennet torna avanti (71-70) nonostante il play canturino sbagli il libero aggiuntivo. Un 2/2 di Datome dalla lunetta (71-72 a 15” dalla fine) non chiude la contesa perché il 5° fallo di Varnado sconvolge i piani di Calvani che aveva deciso di difendere il vantaggio. Ancora Perkins è chiamato ai liberi che questa volta non sbaglia: a 5” siamo sul 73 a 72. L’ultimo possesso è di Roma: Dedovic penetra ma il suo tiro si infrange sul secondo ferro. A festeggiare è Cantù.