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#TeamNBA: New York Knicks

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New York Knicks - NbaUna città come New York non può non avere squadre sportive di elevata rappresentanza, non è facilmente tollerabile dai cittadini della Grande Mela. I Knicks sono reduci di una scorsa stagione fallimentare, il peggior disastro della loro storia. Una sintesi perfetta di quello che è accaduto si può racchiudere in una frase detta dal famoso conduttore televisivo Johnny Carson: “New York è una città eccitante dove accade qualcosa in ogni momento, per la maggior parte insoluta”.

Stagione Scorsa 2014/15

Mentre i vittoriosi Golden State nella stagione 2014/2015 hanno ottenuto 60 vittorie nella Regular Season, rappresentando un record di franchigia e piazzandosi al primo posto nella Western Conference per poi vincere il titolo NBA, New York ha centrato il record inverso e cioè 60 sconfitte. La vergogna newyorkese è iniziata subito e ad aggravare la situazione è stato anche l’infortunio e operazione della star Carmelo Anthony a inizio anno.

La partenza di Stoudemire, Smith e Shumpert e il ritorno di Bargnani in gran forma non hanno portato miglioramenti ad una squadra sempre più in discesa. Il coach Derek Fisher (che si prepara al secondo anno a New York) ha sempre cercato di fare il possibile per sbloccare una situazione troppo scomoda e pesante da gestire, soprattutto per i giocatori, ma si è trovato in mezzo a qualcosa di troppo grande da risolvere, anche dovuto al fatto della sua “non esperienza” come allenatore. Il “Maestro Zen” Phil Jackson, presidente dei Knicks non è riuscito a cambiare il deludente risultato della stagione ma si è sempre preso la responsabilità del fallimento e sembra che tutto questo sia servito come lezione.

Ora lo vediamo più agguerrito e deciso nel suo progetto a New York e promette di essere più partecipe anche nelle questioni di campo, grazie ad una completa sintonia con il “novello” Fisher. Con uno come Jackson, che ha vinto 11 Titoli Nba da Head Coach, c’è solo da imparare.

Bargnani se ne è andato ai Brooklyn Nets e i Knicks devono risorgere come una Fenice. Putroppo il nostro azzurro risulta ancora un “genio incompreso”, vittima anche del suo comportamento troppo riservato e introverso che gli Americani non amano molto e il “Mistero Bargnani” ha infastidito non solo i fan. Forse, dopo le brillanti prestazioni agli Europei, avrà il suo riscatto ai Nets.

 

 

 

Novità 2015/16

Il Roster di quest’anno mostra Arron Afllalo, Carmelo Anthony, Lou Amundson, Thanasis Antetokounmpo, Darion Atkins, Jose Calderon, Cleanthony Early, Langston Galloway, Jerian Grant, Robin Lopez, Kyle O’Quinn, Kristaps Porzingis, Wesley Saunders, Kevin Seraphin, DaJuan Summers, Lance Thomas, Travis Trice, Sasha Vujacic, Derrick Williams. Occhi puntati su Afflalo, Anthony, Antetokounmpo, Calderon, Galloway, Lopez, Williams e Porzingis.

Calderon si mostrerà come Play titolare, affiancato da una solida difesa di Afflalo che permetterà anche un equilibrio in attacco. Il coach Fisher dovrà usare al meglio i giocatori con più esperienza e lanciare i giovani nelle loro espressioni di gioco più incisive.

Punto di Forza e Punto Debole

Senza dimenticare le elevate aspettative che lo staff tecnico ha su Afflalo, quest’anno il punto di forza potrebbe essere il lettone Kristaps Porzingis, 20 anni, quarta scelta assoluta all’ultimo NBA Draft, e al suo primo anno NBA. Ha disputato un’ottima Summer League mostrando versatilità, impegno e etica negli allenamenti e nel lavoro di squadra e un atteggiamento sempre positivo che di certo farà molto bene al futuro dei Knicks. Phil Jackson ha affermato che è un giocatore molto motivato, con grandi stimoli e che non vede l’ora di vederlo in campo nella Regular Season.

I punti deboli sono due: la speranza del perfetto recupero di Carmelo Anthony e l’adeguata gestione tecnica di Derek Fisher, ma se sarà affiancato dal Maestro Zen, potrebbe non essere più una preoccupazione.

La stella: Carmelo Anthony

Carmelo Anthony rimane il pilastro di New York, giocatore di franchigia, fedele alla squadra, leader delle grandi prestazioni, che però dovrà assumersi più responsabilità nel gruppo. Trovare la giusta chimica nei compagni è anche un suo compito. I giocatori dei Knicks hanno bisogno di essere spronati per crescere e migliorare e il fattore psicologico è il primo punto su cui lavorare. Anthony, dopo l’infortunio si dichiara completamente riabilitato e pronto a disputare una stagione diversa, con più grinta e risultati.

 

Prospettiva stagionale

Riprendiamo il discorso da una dichiarazione sincera del Maestro Zen:”New York è tutta colpa mia!”. Da qui le prospettive sono tante, perché arrivare ai Playoffs sarà come vendere l’anima al diavolo. Ma se in questa metropoli americana le cose cambiano in fretta e in qualsiasi modo, magari dopo l’oblio arriverà finalmente la luce.