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Nba playoff: Big George da 33 punti, Curry infortunio ma rientra nel finale

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Steph Curry Warriors vs. Jazz @ Energy Solutions Arena Jan. 31 2014 Playoff via e subito qualche brivido, in tutti i sensi: un po’ per le partite senza storia, con una sola combattuta fino alla fine; un po’ per infortuni che hanno colpito le formazioni con conseguenze più o meno importanti.

Houston Rockets – Golden State: 104-78
Bastano i numeri da soli per capire quale tipo di partita si sia vista in gara 1 playoff; Rockets sì sul camp, naturalmente, ma mai in modalità attiva, con i soli Howard e Harden ad andare in doppia cifra. Il divario fra le due compagini si è disegnato subito nei primi minuti e non si è mai accorciato, tanto da registrare un ‘record’ all’intervallo; 27 punti di scarto, mai registrati nei play off, da quando i secondi sono contati, nella pausa lunga. Occhi puntati su Steph Curry? Naturalmente, e a guardare le cifre potrebbe sembrare che non sia stata la sua serata, ‘solo’ 24 punti: sì, ma infilati in soli 20 minuti di gioco, quindi ancora una volta una grande prestazione, contando anche l’ingresso in campo nel secondo tempo per solo tre minuti a causa di un lieve infortunio alla caviglia destra già quasi passato per l’ultimo quarto. Ma Kerr lo ha tenuto fermo, tanto per l’andamento della partita, la sua presenza non sarebbe stata così determinante.

Dallas – Oklahoma: 70-108
Altra ondata travolgente quella dei Thunder, che nel giro di una partita hanno completamente spazzato via Dallas concedendo solo 70 punti, di cui 18 messi a segno da Nowitzki, l’unico a essere rimasto in partita con la convinzione di crederci. I Thunder toccano anche i 40 punti di vantaggio con Westbrook e Durant che decidono subito di mettere in chiaro la situazione con i loro 31 punti in coppia all’intervallo che a fine partita diventano 47, tanti, ma senza dover necessariamente eccedere per portare a casa la prima vittoria. Fatica a trovare il canestro, difesa fastidiosa, i Mavericks (senza Lee e poi senza Barea per il dolore all’inguine) una chiave non l’hanno mai avuta e l’ultimo periodo altro non è stato che una buona gestione del divario.

Boston – Atlanta: 101-102
La sfida tra Boston e Atlanta ha rispettato il copione delle altre tre gare playoff della nottata solo nel primo quarto. Infatti chiunque abbia accesso il televisore nel primo tempo avrà sicuramente pensato a un confronto senza storia, con Boston molto a rilento dal perimetro con due tiri buoni su 16 da tre, con una percentuale che ha superato appena il 20% dal pitturato. Insomma un disastro per Boston e dall’altra parte una signor partita per Atlanta. Ma, come nelle migliori storie, capita spesso l’inversione di rotta e così se il primo tempo aveva fatto registrare ai Celtics solo 34, 31 ne mette nella frazione successiva: Millsap e Teague entrano in partita, la retina si muove di continuo fino al vantaggio con tripla Crowder. Tutto da rifare: si continua punto a punto fino a che Bradley registra il ko per un problema muscolare e così Boston, senza il suo difensore migliore, lascia fare.

Toronto – Indiana: 90-100
Indiana protagonista della prima vittoria che porta sull’1-0 la serie contro Toronto; vittoria importante soprattutto perla conferma della superstar George che in questa prima sfida ha chiuso con la bellezza di 33 punti e 6 rimbalzi e non solo, oltre a fare continuamente canestro (27 punti nel secondo tempo), ha anche limitato DeRozan talmente tanto da concedergli appena 14 punti in tutta la partita. Tra le fila di Toronto non è bastato un esplosivo Valanciunas a dominare sotto canestro con 19 rimbalzi e anche 12 punti da dichiarare la doppia doppia, dall’altra parte i due Hill e Turner l’hanno ben spiegata, naturalmente orchestrati da George.

 

Ph: Rus Kersey