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Home NBA Belinelli campione NBA: “Lo dedico a tutti coloro che mi hanno criticato, mi hanno dato una motivazione e carica incredibile”

Belinelli campione NBA: “Lo dedico a tutti coloro che mi hanno criticato, mi hanno dato una motivazione e carica incredibile”

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Marco Belinelli incide il suo nome nella storia di questo meraviglioso sport, essendo il primo italiano in assoluto ad aver vinto il titolo di campione NBA. Nella notte i suoi San Antonio Spurs hanno travolto per l’ennesima volta i Miami Heat griffando il 4-1 con cui hanno dominato in lungo e in largo la serie, prendendosi la rivincita rispetto al finale di stagione dello scorso anno.

 

La gioia incontenibile di Belinelli è l’emblema del suo percorso ricco di ostacoli, difficoltà, critiche feroci. Ma Marco non ha mai mollato, ha deciso sempre di proseguire per la propria strada, convinto che prima o poi ce l’avrebbe fatta. Probabilmente i desideri sono andati anche oltre le aspettative, ed a maggior ragione la soddisfazione è immensa. A vittoria e titolo acquisito, negli spogliatoi si versano fiumi di lacrime, champagne e secchiate d’acqua, ma tra un coro e l’altro c’è il tempo di ascoltare le prime parole da campione NBA della guardia di San Giovanni in Persiceto: “Non ci credo.. sono campione NBA, qualcosa di veramente incredibile, nessuno lo avrebbe mai detto! Questo successo è per la mia famiglia e per tutti quelli che hanno creduto in me. Ma lo voglio dedicare anche a tutti quelli che in questi anni mi hanno criticato. Chi diceva che non sarei mai riuscito a crescere in questa Lega, loro mi hanno dato una carica e una motivazione incredibile e adesso sono campione Nba. Non so bene che cosa dire in questo momento. Questa è la vittoria del gruppo – continua Marco Belinelli – lo ha detto anche Pop, abbiamo sempre giocato di squadra e abbiamo costruito il nostro successo proprio con il collettivo. Tutti hanno contribuito a cominciare da Boris Diaw, che ha disputato delle Finals incredibili, fino a Mills, straordinario in gara-5. Poi ovviamente c’è Leonard. Lui ha marcato prima Durant poi LeBron, facendo un lavoro incredibile”