fbpx
Home Nazionale L’Italia ritrova il Mondiale dopo 13 anni (Giappone 2006). In Cina nona partecipazione

L’Italia ritrova il Mondiale dopo 13 anni (Giappone 2006). In Cina nona partecipazione

0
La Nazionale italiana di basket parteciperà al prossimo Mondiale (Cina, 31 agosto/15 settembre). Per gli Azzurri sarà la nona partecipazione dal 1950 (anno di nascita di questa competizione) anche se avrebbero potuto essere di più viste le due rinunce, nel 1950 e nel 1954 per vari motivi. Tempi lontani. L’ultima volta in una rassegna iridata risale al 2006 (in campo c’era anche Marco Belinelli), quando l’Italia fu ammessa tramite wild card. Ancora prima, nel 1998 in Grecia, la qualificazione fu acquisita sul campo l’anno precedente con la Medaglia di Argento all’EuroBasket ’97 a Barcellona.

Molto soddisfatto il presidente Fip Giovanni Petrucci: “Il Mondiale è un traguardo che tutti volevamo raggiungere. Il basket italiano merita una considerazione migliore di quella che spesso gli viene attribuita. Mi dispiace quando ci etichettano come quelli che vincono per le assenze altrui. Non è affatto così e adesso in Cina affronteremo un’altra sfida per avvicinarci il più possibile a un sogno che negli ultimi anni è risultato solo tale. Una partita che mi è rimasta nel cuore? Varese, risposta banale. Ai sorteggi, anche quando ero al calcio, non ho mai fatto molto caso. Devo ringraziare e fare i complimenti non solo al CT Meo Sacchetti e ai suoi assistenti Lele Molin, Massimo Maffezzoli e Paolo Conti, uomini straordinari sotto il profilo professionale e umano. Complimenti vanno anche al settore medico e ai collaboratori della Federazione. Questa qualificazione era un Diploma, ora speriamo nella Laurea…”.

Il Commissario Tecnico Meo Sacchetti traccia un bilancio positivo: “Abbiamo messo dentro molti giocatori diversi dei quali si sono ritagliati uno spazio importante. Abbiamo raggiunto un traguardo che volevamo fortemente e il merito va ai ragazzi e all’armonia che si è creata in tutto l’ambiente Azzurro. Stare via per giorni non è facile e tutto deve funzionare nel modo giusto. Ci siamo sempre riusciti e siamo contenti. Senza dubbio la vittoria in Croazia ci ha dato consapevolezza per affrontare il resto del cammino e la ciliegina sulla torta è stato il successo di Brescia contro una Lituania che non aveva ancora mai perso. Non dimentico le sconfitte: a Groningen nei Paesi Bassi abbiamo fatto un passo falso che ci ha costretto poi a tirar fuori le unghie nelle gare successive. Ora abbiamo tempo per fare tutte le valutazioni del caso verso la Cina. Dovremo monitorare tutto il gruppo Azzurro nei dettagli, ci saranno giocatori che termineranno l’attività prima di altri e al raduno di Pinzolo dovremo fare in modo di arrivare tutti più o meno allo stesso livello”.

Dopo la grande rivoluzione FIBA voluta dall’ex Segretario Generale Patrick Baumann, scomparso improvvisamente lo scorso ottobre, il torneo mondiale è stato allargato a 32 squadre e il percorso di qualificazione spalmato lungo 15 mesi e sei “finestre” da due gare ciascuna. Dal novembre 2017 al febbraio 2019, gli Azzurri hanno disputato 12 gare, 6 in casa e 6 in trasferta su due gironi. Il primo a 4 squadre (una sola eliminazione) e il secondo a 6 (le prime tre al Mondiale). Lungo il tragitto Sacchetti, non potendo contare sui giocatori NBA (Marco Belinelli e Danilo Gallinari) e non avendo sempre a disposizione gli atleti impegnati in Eurolega, ha mandato in campo 27 giocatori:

Awudu Abass (12 presenze), Pietro Aradori (10), Paul Biligha (12), Jeffrey Brooks (3), Christian Burns (8), Andrea Cinciarini (4), Andrea Crosariol (2), Luigi Datome (2), Amedeo Della Valle (8), Ariel Filloy (11), Diego Flaccadori (3), Simone Fontecchio (3), Raphael Gaspardo (1), Alessandro Gentile (6), Daniel Hackett (1), Antonio Iannuzzi (1), Niccolò Mannion (1), Nicolò Melli (2), Riccardo Moraschini (1), Davide Pascolo (4), Achille Polonara (6), Giampaolo Ricci (3), Brian Sacchetti (9), Amedeo Tessitori (2), Stefano Tonut (5), Luca Vitali (12), Michele Vitali (7).

Un percorso che ha portato in dote 8 vittorie (5 in casa e 3 in trasferta) e 4 sconfitte (1 in casa e 3 in trasferta). In totale, l’Italia ha realizzato 940 punti (78.3 di media) e subìto 836 punti (69.6).
Il miglior realizzatore della squadra è stato Amedeo Della Valle, che in 8 partite (25.4 minuti di media) ha fatto registrare 17.8 punti a gara, tirando con il 38.7% da due e col 46.7% da tre. Nella classifica dei bomber delle qualificazioni europee, Amedeo è al quarto posto dietro solo Hermannsonn (Islanda, 21.5), Benzing (Germania, 18.3) e Dubljevic (Montenegro, 18.2).
Miglior rimbalzista Azzurro è stato Jeff Brooks (6.0 di media in tre partite). Re degli assist Azzurri Luca Vitali (3.7 in 12 partite).

Gli Azzurri non hanno mai giocato nella stessa sede. In Italia sono state 6 le località alternate e in quasi tutte è stato registrato il sold-out: Torino (4.300 spettatori), Treviso (5.300), Trieste (5.500), Bologna (5.056), Brescia (5.000) Varese (5.000)

Solo in altre due occasioni l’Italia ha disputato un torneo di qualificazione al Mondiale. E’ successo nel gennaio 1950 a Nizza in un girone con gare di andata e ritorno contro Austria, Finlandia, Spagna e Jugoslavia. Nonostante le 6 vittorie e la qualificazione ottenuta, l’Italia non giocò quell’edizione del Mondiale che si tenne a Buenos Aires in Argentina. Anche nel secondo caso, l’Italia riuscì a qualificarsi: il torneo si giocò dal novembre 1984 al febbraio 1986 contro Turchia, Albania e Germania. Anche in questo caso, 6 vittorie per gli Azzurri.

In totale, l’Italia ha partecipato a otto edizioni del campionato del mondo: 1963, 1967, 1970, 1978, 1986, 1990, 1998, 2006 per un totale di 69 partite giocate (40 vinte e 29 perse). I migliori piazzamenti di sempre sono i due quarti posti ottenuti in Jugoslavia nel 1970 e nelle Filippine nel 1978.

Roberto Brunamonti, oggi Team Director Azzurro, ha all’attivo due partecipazioni mondiali, nel 1986 e nel 1990: “Disputare un campionato del mondo significa incontrare squadre provenienti da ogni angolo del globo. Il torneo ha un fascino indescrivibile e da giocatore ho sempre apprezzato il fatto di poter incontrare squadre molto diverse da quelle che usualmente affrontiamo in Europa. Oggi c’è meno distacco con formazioni di altri continenti ma all’epoca molte squadre per noi erano sconosciute. La tecnologia non era quella di adesso e certe squadre, africane o asiatiche in particolare, le scoprivi solo giocandoci contro. Allora Team USA non era composto da professionisti ma da studenti che poi lo sarebbero diventati. Su tutti ricordo David Robinson, un grande giocatore. Un aneddoto? Nel 1990 a Rosario coach Gamba ci diede un giorno libero e io, da capitano, andai con il magazziniere a visitare il collegio italiano “Dante Alighieri”. Lì il nostro magazziniere incontrò la sua futura moglie, una delle maestre di quella struttura. Sono tutt’ora sposati e hanno due bellissime figlie. Non lo dimenticherò mai. Sul campo fummo eliminati dalla corsa al podio per differenza canestri di un solo punto. Arrivammo poi noni”.

Da oggi, lo staff Azzurro potrà cominciare a pensare al percorso di preparazione estiva che dovrà portare l’Italia in Cina. Nei prossimi mesi, verrà reso noto il programma e il calendario delle amichevoli. Il prossimo passo verso la FIBA World Cup 2019 sarà il sorteggio dei gironi che avrà luogo a Shenzhen il prossimo sabato 16 marzo alle ore 18.30 locali (le 11.30 in Italia).

Verranno sorteggiate le composizioni di 8 gironi da quattro squadre ciascuno. Si qualificheranno alla seconda fase (formula all’italiana con gare di sola andata) due squadre per girone, che andranno a comporre altri 4 gironi da 4 squadre. Le formazioni qualificate porteranno con sé i punti fatti nella prima parte del torneo. Le prime due di ogni girone formeranno il tabellone dei Quarti, che si svolgeranno a eliminazione diretta fino alla finale di Pechino.

Le formazioni eliminate dalla prima fase (2 per ogni girone) continueranno a sfidarsi per l’accesso ai quattro tornei pre-olimpici che si disputeranno nel luglio del 2020. Otto le sedi previste: Pechino, Shenzhen, Nanjing, Shanghai, Foshan, Wuhan, Dongguan, Guangzhou.

Attraverso il Mondiale si potrà accedere ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, che vedranno in campo 12 Nazionali. Avranno accesso diretto al torneo giapponese 7 squadre: le prime due europee, le prime due americane, la prima africana, la prima asiatica e la prima dell’Oceania. Altre 16 squadre del Mondiale si qualificheranno per i tornei pre-olimpici, insieme alle 8 wild-card (2 per ogni FIBA Region) che saranno assegnate dalla Federazione internazionale. I gironi saranno da 6 squadre ciascuno, solo la prima accederà ai Giochi. Il Giappone è già qualificato, come Paese ospitante.

Le squadre qualificate per il Mondiale (31 agosto/15 settembre):
Europa (12): Italia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Spagna, Turchia, Montenegro.
Americhe (7): Argentina, Brasile, Canada, USA, Venezuela, Porto Rico, Repubblica Dominicana
Africa (5): Angola, Costa d’Avorio, Nigeria, Senegal, Tunisia
Asia (8): Cina, Australia, Iran, Giappone, Giordania, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Filippine

Il percorso degli Azzurri verso la Cina.

FIBA WORLD CUP 2019 QUALIFIERS #FIBAWC
La prima fase
Gruppo D
Prima giornata
Italia – Romania 75-70
Paesi Bassi – Croazia 68-61

Seconda giornata
Croazia – Italia 64-80
Romania – Paesi Bassi 75-68

Terza giornata
Italia – Paesi Passi 80-62
Croazia – Romania 56-58

Quarta giornata
Romania – Italia 50-101
Croazia – Paesi Bassi 82-78

Quinta giornata
Paesi Bassi – Romania 77-52
Italia – Croazia 72-78

Sesta giornata
Paesi Bassi – Italia 81-66
Romania – Croazia 63-90

Classifica finale
Italia 4/2 (10 punti)*
Paesi Bassi 3/3 (9)*
Croazia 3/3 (9)*
Romania 2/4 (8)

*qualificate alla seconda fase

Seconda fase
Gruppo J
Prima giornata
Italia – Polonia 101-82
Paesi Bassi – Ungheria 59-74
Croazia – Lituania 83-84

Seconda giornata
Ungheria – Italia 63-69
Lituania – Paesi Bassi 95-93
Polonia – Croazia 79-74

Terza giornata
Italia – Lituania 70-65
Paesi Bassi – Polonia 78-105
Croazia – Ungheria 74-69

Quarta giornata
Polonia – Italia 94-78
Lituania – Croazia 79-62
Ungheria – Paesi Bassi 91-86 d1ts

Quinta giornata
Italia – Ungheria 75-41
Paesi Bassi – Lituania 69-78
Croazia – Polonia 69-77

Sesta giornata
Lituania – Italia 86-73
Ungheria – Croazia 84-65
Polonia – Paesi Bassi 85-76

Classifica finale*
Lituania 11-1 (23 punti)*
Italia 8/4 (20)*
Polonia 8/4 (20)*
Ungheria 6/6 (18)
Croazia 4/8 (16)
Paesi Bassi 3-9 (15)

*qualificate per il Mondiale

Ufficio Stampa Fip