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Il punto sulla A: Sei in testa ma non sempre le “solite note”

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La quarta giornata del massimo campionato italiano di basket la possiamo catalogare con l’aggettivo di non “banale” per alcuni interessanti verdetti arrivati dai campi. Possono essere, infatti, catalogate come tre le gare che hanno dato maggiori spunti di interesse ed argomenti di analisi e dibattito per gli addetti ai lavori. In primis i riflettori erano puntati sulla partitissima di giornata del PalaTiziano tra i padroni di casa dell’Acea Roma e la Pallacanestro Cantù, gara che aveva il sapore di rivincita per i brianzoli dopo la sconfitta in gara 7 nella recente edizione delle semifinali play-off contro i capitolini. Il freddo piatto della rivincita è stato servito dai ragazzi di Sacripanti, con sugli scudi gli esterni arrivati dal mercato Jenkins e Gentile, alla truppa di coach Dalmonte, dopo una vibrante partita risolta solo dopo un tempo supplementare. I canturini con questo successo mantengono l’affollata testa della classifica in condominio con le grandi Milano Siena e Varese, e le sorprendenti Virtus Bologna e Brindisi, mentre Roma, al secondo stop consecutivo dopo la trasferta di Avellino vede sfuggire la testa della classifica, ma rimangono le convinzioni sull’ottimo materiale tecnico ed atletico a disposizione dei giallorossi per disputare un campionato da protagonisti nei piani altissimi della classifica. Secondo grande spunto di interesse è stato il blitz in trasferta dell’Enel Brindisi nella tana della Reyer Venezia. Brindisi in testa alla classifica con un bilancio provvisorio di 3 vinte ed 1 persa e con lo scalpo prestigioso in carniere di Milano battuta alla prima giornata di campionato è una delle grandi novità di questo inizio stagione, dopo un finale molto anonimo del passato campionato, ma dopo aver fatto quasi completa tabula rasa nel mercato estivo i pugliesi sono partiti alla grande. Partenza lenta, invece, per i veneziani nonostante una roboante campagna acquisti fatta di nomi roboanti come quelli di Andre Smith e Donell Taylor, ma che ancora sul campo non si stanno traducendo in buoni risultati. Una sola vittoria per la squadra di coach Mazzon, ed inizio campionato sinistramente molto simile all’avvio con le marce basse della scorsa stagione per i lagunari. Sorprende vedere in testa alla classifica, anche, Bologna dopo gli ultimi anni di vacche magre per il club felsineo, ma quel nome sulle maglie Granarolo, oltre che ad evocare grandi successi del passato per la Virtus sicuramente dal punto di vista della cabala sta portando bene, ma senz’altro va dato merito a chi in estate ha costruito una squadra giovane atletica con voglia di fare, ma che da qui alla fine del campionato sarà attesa da altri ben 26 esami per confermare il proprio valore. L’esame interno Montegranaro è stato risolto in scioltezza come recita il 96-73 finale sul tabellone sui marchigiani, i quali come era lecito aspettarsi dovranno soffrire per cercare di dare dignità alla propria classifica come è stato fatto brillantemente l’anno passato nonostante difficoltà economiche e budget ridotto. Le grandi Milano e Siena conservano la vetta con le facili vittorie rispettivamente su Pistoia e Pesaro nei posticipi di ieri sera. Entrambe erano chiamate al riscatto dopo le pesanti sconfitte esterne in Eurolega (in termini di punteggio per i meneghini a Madrid, in termine di classifica per i senesi in Polonia) ed hanno trovato al loro cospetto facili e mansuete vittime sacrificali: Pistoia, ultima a zero punti ed ancora alla ricerca delle misure con la nuova realtà della A, e Pesaro, la quale in questo momento analizzando il roster a disposizione è sicuramente la squadra più in difficoltà nel torneo in attesa di almeno un rinforzo straniero per il bravo e coraggioso coach Dell’Agnello. Chiude il sestetto delle capolista la Cimberio, che ha rullato facilmente tra le mura amiche la Sidigas nel giorno del ritorno di Frank Vitucci a Masnago. Vittoria in cabina di regia per i varesini dopo la prima convincente prova di Kiki Clark supportato alla grande da De Nicolao, mentre continua tra le fila irpine a rimanere un pochino distante dall’eccellente rendimento della seconda parte della passata stagione Jaka Lakovic. Vi siamo debitori del terzo grande spunto d’interesse di questa giornata di campionato: la bella e sorprendente vittoria interna della Vanoli Cremona sulla Dinamo Sassari. Prima vittoria in campionato per i lombardi, e coach Gresta non può che sorridere nel pensare che Chase è ancora in convalescenza e non al massimo della forma dopo il rientro dall’infortunio e potrà aggiungere dalle prossime partite nel proprio motore l’esperienza e le doti di tiratore del serbo Uros Tripkovic. In casa Dinamo coach Sacchetti non ha celato critiche per l’atteggiamento esibito in campo dai suoi giocatori, che in questo inizio di campionato non hanno ancora vinto in trasferta (due le sconfitte prima di Cremona a Bologna contro la Virtus) e rimangono ancorati a quota quattro punti in classifica. Quattro tacche in classifica, che è l’identico bottino che hanno Reggio Emilia e Caserta dopo la vittoria interna degli emiliani sugli uomini di Terra di Lavoro. Un Andrea Cinciarini sempre più in cabina di comando per la band Menetti, mentre i bianconeri hanno fatto un enorme fatica in attacco ( solo 59 i punti a referto) complice la difesa dei giorni belli di Reggio e l’assenza del play titolale Hannah, escluso dalla trasferta per motivi disciplinari. La quarta giornata è ormai da consegnare ai libri di storia, ma questo campionato si dimostra più vivo che mai visto il gran numero di squadre protagoniste, chi più e chi meno pronosticate.

Classifica dopo quattro turni

Montepaschi Siena, Enel Brindisi, Ea7 Emporio Milano, Pallacanestro Cantù, Cimberio Varese, Granarolo Bologna 6

Grissin Bon Reggio Emilia, Sidigas Avellino, Banco Sardegna Sassari, Acea Roma, Pasta Reggia Caserta 4

Umana Venezia, Vanoli Cremona, Vuelle Pesaro, Sutor Montegranaro 2

Giorgio Tesi Group Pistoia 0