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Eurolega: non bastano Gentile e Langford, Milano perde contro l’Efes

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Keith Langford vs Jeffrey Brooks

L’Olimpia Milano vola ad Istanbul per la prima stagionale in Eurolega, per affrontare i padroni di casa dell’Efes Pilsen, senza Moss, Kangur e Gigli. Milano cede 87-67, sotterrata dalle triple turche e limitata dalle 21 palle perse.

Bene Gentile (19 punti, 5/8 da 2 e 2/3 da 3) e Langford (20 punti, 4/5 da 2 e 3/6 da 3). Anche Melli ha dato il suo contributo(6 punti, ma 9 rimbalzi di cui 6 offensivi), ma intorno a loro tre il deserto più totale. Da rivedere ancora una volta i due play, troppo pasticcioni e poco incisivi in difesa. L’Efes con una prova discreta e tanti canestri sbagliati da sotto, porta a casa una facile vittoria, portando ben 4 giocatori in doppia cifra, tra cui spiccano i 20 di Savanovic. La squadra di coach Banchi ha ancora il cartello lavori in corso ben in vista, da valutare quando sarà possibile toglierlo.

 

Parte Melli in quintetto, con Jerrels ancora in cabina di regia nonostante la pessima prova offerta a Brindisi. L’Olimpia parte male e ci mette ben 3′ prima di trovare il primo canestro con Samuels che conclude con una schiacciata un bel movimento sul fondo e si ritrova subito sotto 10-2. Dopo i primi 5′ di adattamento in cui Jerrels ha continuato sulla falsa riga di domenica, si incomincia a vedere un gioco decente in cui Melli fa valere la sua agilità attaccando dal palleggio il lungo avversario e trovandosi spesso a concludere da solo dai 3-4 metri. Oltre il lungo italiano, che si valere anche in difesa contro i vari Erden e Savanovic, Gentile e Langford ricuciono lo strappo fino al 19-17. L’Efes fa fatica ad andare nel pitturato con i suoi lunghi e sbaglia diverse conclusioni facili, ma riesce a chiudere avanti il primo quarto 25-19.
La squadra di Banchi entra più aggressiva in campo e cavalcando un Langford sontuoso (12 per lui all’intervallo) riesce ad impattare a quota 27. L’Efes però torna in carreggiata e con gli ottimi Savanovic e Hopson (entrambi in doppia cifra) riesce ad allungare a fine quarto, chiudendo all’intervallo 42-35. L’Olimpia pasticcia spesso con la palla in mano e sopratutto sotto canestro non trova punti facili. La registrata in difesa dopo i primi 5′ ha permesso a Milano di rimanere in partita.
Nel terzo quarto il distacco rimane invariato, anche se Milano riesce a lucrare diversi falli con le penetrazioni degli esterni. Il grande handicap della squadra meneghina sono le palle perse, ben 14 dopo 6′ minuti, che permettono all’Efes di giocare in transizione ed evitare di giocare contro la difesa schierata, che ha creato qualche problema all’attacco turco. Oltre questo la percentuale da dietro l’arco (53% quando Banchi chiama timeout a 1’25 dalla fine) permette ai turchi di scappare 66-50, con Milano che non segna più. L’ultimo minuto non cambia le situazione con un altro canestro di Langford che permette di chiudere 66-52. Da segnalare il primo canestro di Jerrels, che finalmente si sblocca.
Nell’ultimo periodo la difesa di Milano blocca l’attacco turco per ben 3′ e serve una persa di Gentile per sbloccare l’attacco con un facile contropiede. Jerrels si sblocca anche da dietro l’arco e Milano rientra fino al -8, quando mancano poco più di 5′ da giocare. Un paio di perse del play americano chiudono la rimonta e l’Efes può tornare a +15. Milano non ne ha più e alla fine cede 87-67.