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Eurocup: Cantù asfalta Dijon e prenota le Last32 nella notte di DJO

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darius johnson-odom, cantùCompleta alla grande la sua rimonta nel girone B di Eurocup la FoxTown Cantù, che seppellisce il JDA Dijon sotto 26 punti di scarto, 89-63, e approfittando della sconmfitta interna dell’ASVEL contro Ostenda, stacca il biglietto per le Last32 con una giornata d’anticipo. Mercoledì prossimo in Belgio la sfida che potrebbe valere addirittura il terzo posto. Pochi potevano pronosticare il passaggio del turno dei brianzoli dopo le 5 sconfitte nelle prime sei giornate di Regular Season, ma la striscia di tre vittorie consecutive, iniziata col rocambolesco successo in Germania contro gli Artland Dragons e proseguita con il doppio successo interno con le due francesi, ha fissato la piccola impresa.

Partita quasi senza storia quella di stasera, con una Cantù che scegie una distribuzione estrema di tiro, con gli stessi tentativi sia da due che da tre, in una serata di grazia dall’arco (13/29 dai 6.75), figlia di selezioni intelligenti e di una circolazione di palla fluida, alla ricerca del compagno libero. Per essere ancora più chiari, al 30′, avanti già di oltre 20 lunghezze, la FoxTown era 12/24 da tre e 8/15 da due, contro un JDA che dai 6.75 non connette per tutta la sera (3/19). I transalpini restano in partita all’inizio, 20-19 il parziale dei primi 10′ appoggiando bene la palla sotto canestro (9/13 da due nei primi due periodi, 20/36 alla fine), mentre in biancoblu si intuisce già che sarà la serata di Darius Johnson-Odom (31, 7/9 da tre, nessuna persa e 4 assist). La guardia Usa sfodera tutto il suo potenzale offensivo, con l’aggiunta di letture accorte e selezioni di tiro mai forzate, trainando i suoi dall’inizio (già in doppia cifra al primo mini-intervallo) alla fine, firmando il break di fine secondo quarto per il 42-34 al riposo lungo, e soprattutto quello di apertura di ripresa, con 9 punti in un amen che affossano i transalpini. Neppure iniziata la sfida con Erving Walker (12 e 4 assist), cui manca il cambio di passo per incidere nel match, per un Digione travolta anche a rimbalzo (39-24 FoxTown il conto sotto le plance).

Cantù si complica la vita nel solo primo quarto con 7 palle perse (le stesse che perderà di lì alla fine), che le impediscono di capitalizzare i buoni ritmi in attacco, ma quando sistema il trattamento di palla per gli avversari è notte. Anche perchè sono i biancoblu ad alzare il volume della difesa, quando Sacripanti la allunga a tutto campo a metà secondo quarto, generando errori in serie dell’attacco francese e scavando, grazie anche a qualche transizione e ai primi 5 punti di un Hollis (7, 1/6 da tre) fin lì silente, il solco iniziale che diverrà una voragine nel secondo tempo. Tutti gli uomini mandati in campo mettono il proprio mattone, contribuendo a mantenere alta la tensione agonistica, da Jones (9 con 3 reb e 4 falli subiti) sempre molto aggressivo, a Gentile (9 e 6 rimbalzi), fino ai due lunghi, Williams (11e 3 reb) e Shermadini, che hanno vita facile contro il poco competitivo pacchetto transalpino. Si rivede anche un Feldeine ispirato nelle scelte (6 assist) pur se non ancora centratissimo al tiro (7 punti con 3/9 dal campo)

Coach Borg non trova invece nessun leader, nella sua batteria di esterni, in grado di dare la scossa alla prova dei suoi, fatta eccezione per un Kris Joseph (13, 2/5 da tre), che si mette in ritmo quando i buoi sono ormai scappati dal proverbiale recinto, in un secondo tempo dove resta solo da aggiornare lo score, dal +8 canturino dell’intervallo fino al 67-45 del 30′ (con DJO già a quota 26 punti) e al quasi trentello di scarto finale.

Vittoria e traguardo importanti per il morale di una squadra che ora deve ritrovare il passo in campionato, per centrare l’obiettivo Final Eight. Già domenica la trasferta di Capo d’Orlando, dove è recentamente caduta Sassari, assume i contorni della vittoria d’obbligo, contando che i tre impegni casalinghi di qui alla fine del girone d’andata saranno con Venezia, Reggio Emilia e Roma. La partita di stasera, se i biancoblu troveranno continuità, rappresenta comunque un buon viatico e una dimostrazione delle potenzialità di questo roster.

MVP: a furor di popolo, è Johnson-Odom l’MVP di serata. Con i suoi 31 punti, 4/5 da due, 7/9 da tre, 3 rimbalzi e 4 assist con 7 falli subiti per 40 di valutazione, riveste per una notte la maglia gialloblù del trascinatore che era a Marquette. Se qualcuno aveva dei dubbi sul suo potenziale, aldilà del fatto che non incarni la figura (oramai mitologica ad onor del vero) del playmaker puro, stasera ha trovato una risposta piuttosto eloquente.

FOXTOWN CANTU’ – JDA DIJON 89-63 (20- 19, 42- 34, 67- 45)

FOXTOWN CANTU’: Johnson-Odom 31, Feldeine 7, Abass 6, Bloise, Laganà ne, Mbodj ne, Jones 9, Shermadini 4, Hollis 7, Buva 5, Gentile 9, Williams 11. All. Sacripanti.

JDA DIJON: Moss 3, Mendy 9, Joss- Rauze, Curti 2, Walker 12, Prenom 4, Alingue 4, Harris 9, Gray 7, Joseph 13. All. Borg.

Stefano Mocerino

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