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A2 Est- Umeh trascina la Virtus alla vittoria nel derby di Bologna n°104

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Si chiude con un trionfo Virtussino il primo derby dopo 8 anni dall’ultimo, al termine di una battaglia senza esclusione di colpi che ha visto le due squadre superarsi lungo tutto il corso del match e arrivare in volata. É stata una serata che ha riconciliato con lo sport e fatto ricordare, seppur a livelli più bassi, che Basket City esiste ancora ed é viva, la passione pulsa ancora fortissima e non si può placare. Peccato per il tafferuglio finale creato da pochi imbecilli che ha guastato l’atmosfera fin lì meravigliosa, merito di un pubblico (di ambo le sponde) partecipe e corretto. Alla fine Vince di 1 punto la Segafredo, merito di una caparbietà non comune e di un cuore immenso, anche nel momento di totale difficoltà sotto di 6 a meno di due minuti dal termine. Le emozioni sono state infinite, dalla presentazione alla gara, non bella nel primo quarto complice una tensione palpabile, una volta preso il ritmo la gara é decollata. I 29 punti presi nel terzo parziale suonavano sinistramente per le chanches di vittoria delle VuNere che però hanno reagito e, sfondando un muro a testa bassa, hanno portato a casa due punti che valgono immensamente di piú per diecimila motivi. MVP del match sono due: uno strepitoso Marco Spissu ha tenuto in piedi la baracca quando non si trovavano sbocchi validi e si é preso la squadra sulle spalle, il closer é stato invece Micheal Umeh, 29 punti e una serie di canestri di importanza capitale. Nonostante la giornata sotto il par di Lawson, ben imbrigliato dalla difesa biancoblu, la Segafredo ha trovato risorse fisiche e mentali in tutti i suoi uomini, bravissimo Oxilia a fine secondo quarto con iniziative cruciali, Rosselli pur non trovando mai il canestro é stato decisivo dalla lunetta nella rimonta, Michelori é stato il solito perno difensivo ben coadiuvato da Spizzichini, notevole in momenti caldissimi del match. Anche Ndoja a dato quello che poteva alla causa, nonostante i problemi fisici, Penna ha retto bene nei minuti concessigli da Ramagli, che trionfa nel primo derby sotto le torri. Grandissimo plauso anche ai cugini, autori di una partita straordinaria, per gioco, tattica e resilienza, splendide le prove di Italiano, Montano, Candi, Ruzzier. Il basket é il gioco piú bello del mondo e deve vincere uno solo, oggi a prendere i punti e consolidare il primato é andata bene alla Virtus, onore al merito alla Fortitudo, la realtá é che oggi ha vinto una cittá, Bologna intera.

1′ QUARTO – Il derby 104 prende il via dopo una strepitosa presentazione, da brividi, in un’atmosfera caldissima ma di straordinaria correttezza, a parte qualche solito stolto che non onora il minuto di silenzio per Pascutti. Quintetti in campo per la Virtus Spissu, Umeh, Lawson, Rosselli e Michelori, per la Fortitudo partono Raucci, Knox, Montano, Candi e Mancinelli. La Unipol é un’arena vera e propria con 10 gladiatori in campo e una folla su di giri, come da tanti anni non si vedeva. Mancinelli trova una tripla di tabella per aprire la gara, gli replica subito Umeh che griffa i primi punti bianconeri. L’intensità é selvaggia, Spissu ne mette due di fila da sotto mentre Mancinelli sbaglia tiri e scelte, un altro recupero dei ragazzi di Ramagli porta al facile appoggio di Umeh che costringe Boniciolli al primo timeout (8-2 al 3′). L’esperienza sotto le plance di Rosselli e Michelori si fa sentire, la Segafredo non molla un centimetro, il capitano prende uno sfondo da Raucci ma non riesce a trovare varchi in attacco, la Kontatto sbaglia anche le cose più semplici fino a che Mancinelli trova un gioco da 3 punti. La palla non circola bene e la Virtus V in difficoltà nel trovare spazi, Candi sigla il pareggio a quota 8, i bianconeri trovano ossigeno e punti dalla lunetta grazie a Kenny Lawson mentre Spizzichini spreca due occasioni. Ancora Candi rimette le squadre in perfetto equilibrio, il tiro da fuori non entra e il punteggio resta basso, come era prevedibile in un match così teso. Lawson prova a entrare nel match ma commette infrazione di passi, almeno tiene duro in difesa contro Knox. Ndoja rientra ma fa andare in lunetta Italiano che segna solo un libero, Oxilia sbaglia l’ennesimo tiro e la F chiude avanti di 1 i primi dieci minuti.

2′ QUARTO – Ruzzier si incunea tra le maglie Segafredo e segna un facile layup, Oxilia sigla i suoi primi punti in un derby con un taglio backdoor fatto alla perfezione, ben servito da Umeh. Boniciolli sostituisce Italiano, caricandolo e motivandolo con un abbraccio di venti secondi, ancora Oxilia e Candi si scambiano canestri per esaltare, se possibile, ancora di piú i rispettivi fan. Penna prende il centro del palcoscenico: perde un pallone sanguinoso ma si rifá immediatamente con un assist al bacio per Umeh, tira un airball che Michelori recupera con uno sforzo dei suoi. Rosselli trova soddisfazioni in difesa e fa commettere il secondo personale a Knox e serve un assist che Spissu concretizza con la prima tripla a marchio VuNere del match (19-16 al 15′, anche se pestava probabilmente la linea con la punta del piede). I bolognesi con la maglia a pois rientrano con la tripla di Montano, Lawson trova gioie, alterne, solo dalla linea del tiro libero, mentre Umeh entra con la moto e segna da vicino, avendo le polveri bagnate dall’arco. Montano la mette nuovamente da 3, impattando a quota 24, Spissu é un diavolo difensivo e trova bei varchi nella coriacea difesa di Boniciolli, Italiano trova la tripla del sorpasso e provoca la curva bianconera, facendo andare in delirio i suoi. Kenny Lawson continua a produrre punti a gioco fermo, pur non trovando canestri dal campo, spizza anche una palla che viene tramutata in 3 punti pesantissimi dal migliore in campo, Spissu. Montano segna un’altra bomba, ma Rosselli chiude un primo tempo di clamorosa intensità con un appoggio a fil di sirena.

3′ QUARTO – Umeh trova l’ostacolo di Mancinelli, Spissu lo stesso ostacolo lo supera all’attacco successivo in giro e tiro, mandandolo al bar e aggiungendo il bonus di un po’ di sano trash talking. Knox si iscrive alla partita segnando due liberi, sbaglia tutto al tiro ma serve Candi per un facile layup, il match continua ad essere teso, la Virtus forse é piú contratta degli avversari, si sblocca finalmente dalla lunga Umeh, per lo sconforto del coach avversario. Candi lo rianima con un’altra tripla che fa esplodere la parte di palazzo biancoblu, Lawson e Umeh con due siluri dall’arco manda in brodo di giuggiole la Unipol (46-40 al 25′), che ribolle di passione da ambo le parti e rende la partita uno spettacolo. Italiano si prende le luci della ribalta: pesca il jolly con un gioco da 3 punti, e un rimbalzo di pura grinta che converte, aggiunge due liberi, mentre Ndoja commette un’ingenuità, azioni che tengono le due compagini a stretto contatto, con la F che mette il muso avanti. Il piano partita degli ospiti di tenere ai margini Lawson riesce bene e il parziale negativo viene interrotto da Spissu dalla lunetta, dopo che Spizzichini aveva fatto fallo su Mancinelli. Ruzzier trova una tripla (48-50 al 27′) che costringe coach Ramagli a chiedere il minuto di sospensione per riordinare le idee, purtroppo la battaglia successiva la vincono quelli dell’Aquila scudata, facendo commettere infrazione di 24″ alla Segafredo e segnando due liberi per il massimo vantaggio. Mancinelli spreca alla sua maniera un contropiede che poteva essere di notevole peso specifico, Spizzichini stavolta ne mette due dalla linea della carità ma la Virtus soffre l’energia di Italiano a rimbalzo, oltretutto molto freddo ai liberi, per la gioia tracimante di Boniciolli. Spissu é devastante, si prende le responsabilità e sigla una tripla di clamorosa entitá, Spizzichini concede peró ingenuamente 3 liberi a Montano (2 a bersaglio). Primi punti in una stracittadina anche per Penna dalla lunetta, ma Ruzzier gela i bianconeri con una tripla allo scadere che fa male.

4′ QUARTO – Ruzzier é caldissimo e brucia la retina Virtus per il +6 che é il massimo gap di margine di una partita equilibratissima, la Segafredo non é lucida e sbaglia cose che in altre gare riuscivano piú semplici, due azioni finiscono miseramente é Ramagli reinserisce Lawson per trovare bocche da fuoco. Rosselli si butta dentro a testa bassa per sbloccare il punteggio, da troppo tempo fermo, Spissu trova un’altra tripla dall’angolo che riporta sotto i suoi e Lawson abusa di un Knox fuori fase, non concretizzando dalla lunetta completamente (61-61 al 33′). La Kontatto fa girare bene la palla e Montano é una sentenza dall’arco, le VuNere cercano di sfondare da sotto e ancora Rosselli a mettere punti a tabellone a gioco fermo. Ruzzier in zingarata personale ne appoggia due al vetro (colpevole mancanza in aiuto a Spissu), Montano ne mette altri due ad alto coefficiente di difficoltà e la Fortitudo allunga nuovamente (63-68 al 35′). Lawson schiaccia a fil di sirena un paniere che sa di liberazione, Rosselli non trova il fondo della retina in gancio ed é ancora Ruzzier a infilare una tripla che gela il pubblico di casa. Ramagli chiama a colloquio la squadra per provare la rimonta, si va con le sicurezze, sempre Guido Rosselli a metter punti dalla lunetta, Knox si vede sputare un canestro giá fatto dal ferro, Umeh trova un solo cesto di due a gioco fermo. Pressing a tutto campo della Virtus efficace ma non sufficiente a contenere però un indemoniato Ruzzier, Umeh ancora 2/2 ai liberi, prima di due azioni a vuoto da ambo le parti (70-73 al 38′) e della tripla ferale di Mancinelli che subito dopo va a sedersi per il quinto fallo. Il cuore Virtus batte forte: Rosselli ancora dai liberi e un rimbalzo e canestro fondamentale di Spizzichini riportano la Virtus sotto, la F perde palla e Lawson impatta a quota 76 con una schiacciata leggera, un match che piú bello ed equilibrato si faceva fatica a immaginare. Tutto il palazzo in piedi a seguire un finale drammatico é il più bello spot per questa cittá, Candi sbaglia ben marcato da Umeh, Spissu tira un airball dopo non aver costruito nulla, Italiano spreca malamente l’ultimo tiro lasciando 3″ alla Virtus, ma Umeh viene stoppato. Overtime!

1′ OT – I primi cinque minuti di passione supplementare cominciano con Umeh che trova i gioco da 3 punti subito rintuzzato dall’ennesima tripla di Montano. Una palla persa Segafredo viene convertita in un gioco da 3 punti da un glaciale Candi, Lawson ha Le mani fredde ma per fortuna Candi fa un passi molto banale. Umeh da 3 impatta nuovamente, Lawson mette avanti i bianconeri che vengono ricacciati indietro da una tripla di Italiano (84-85 al 43′). A prescindere dai colori la gara é entusiasmante, Candi fa ancora passi (discutibile)e Umeh trova una tripla in faccia alla panchina biancoblu, nel ribaltamento di fronte Spizzichini pesca uno sfondamento essenziale ancora su Candi. Spissu perde palla e Knox mette solo un libero su due, Lawson non tiene una bella palla sotto canestro e ridá il possesso alla Kontatto a 38″ dalla fine. Ruzzier sbaglia da 3 ma Umeh a rimbalzo commette passi, 19″ al termine per il possesso decisivo, la Virtus difende bene e costringe all’errore Montano, la lotta a rimbalzo premia i bianconeri, ultimo tocco biancoblu e possesso a 2″ dalla fine. Timeout e vittoria, con lancio in aria del pallone del trionfo e invasione di campo. Grandissima partita, complimenti e onore entrambe le squadre, comunque.

Virtus Segafredo Bologna – Fortitudo Kontatto Bologna 87 86 (10-11; 33-30; 55-59; 76-76)

Virtus: Spissu 20, Umeh 29, Pajola ne, Spizzichini 4, Ranocchi ne, Petrovic ne, Ndoja, Rosselli 12, Michelori 2, Oxilia 4, Penna 2, Lawson 14. All: Ramagli

Kontatto: Nikolic, Mancinelli 9, Candi 13, Costanzelli ne, Ruzzier 19 , Di Poce ne, Campogrande, Montano 24, Gandini, Raucci 2, Knox 3 , Italiano 16. All: Boniciolli.

Uff. Stampa Virtus Bologna