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Siena, oggi l’esame del ricorso contro l’esclusione. Intanto la Procura indaga

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Potrebbe arrivare oggi la pietra tombale sul campionato di Siena. Alle 14 la Corte Sportiva di Appello esaminerà il reclamo d’urgenza della società contro il provvedimento di esclusione dall’A2 preso dal giudice sportivo martedì, giudicato dalla società toscana “illegittimo, oltremodo ingiusto e contrario al principio di uguaglianza in considerazione della condotta federale in situazioni analoghe di difficoltà societarie e vista l’assenza di una norma che consenta una decisione così invasiva, peraltro presa in totale assenza di contraddittorio”. Poche le speranze di un accoglimento, date le pesanti motivazione addotte dal giudice: con ogni probabilità l’esclusione sarà confermata.

Intanto la drammatica situazione dei biancoverdi finisce nel mirino della magistratura: ieri mattina la Guardia di Finanza di Siena ha fatto visita in sede portando via un gran numero di documenti contabili; un controllo atto all’accertamento documentale di tutte le situazioni economico-finanziarie della società, resosi necessario dopo gli ultimi accadimenti. Contestualmente la Procura di Siena ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di accusa di appropriazione indebita, anche se al momento non compaiono nomi nel registro degli indagati. I pm vogliono chiarire se i flussi di denaro sono stati incanalati nel giusto modo o hanno preso altre direzioni; sarà analizzato anche il bilancio societario, al centro di numerose dispute. Tutto gira intorno alla cifra monstre di 880mila euro di crediti esigibili derivanti da sponsor che ha convinto i soci di minoranza ad astenersi al momento del voto di approvazione del rendiconto.

Fronte società, il nuovo ad Massimo Dattile si è già messo in moto per valutare la fattibilità di un piano di salvataggio e di rientro del debito: operazione ai limiti dell’impossibile vista la mole di pendenze e il tempo sempre più esiguo a disposizione. La Mens Sana potrà infatti ripartire dal primo campionato a libera partecipazione nel 2019-20 solo onorando tutti i debiti attuali e futuri nei confronti dei tesserati creditori (oltre ai 10 lodi esecutivi per circa 60.000 euro – 30.000 dei quali recuperati con l’escussione della fidejussione – ce ne sono altri in arrivo a partire dai 54mila dollari richiesti da A.J. Pacher). Allo stesso modo un eventuale nuova entità che voglia portare
un titolo sportivo nazionale a Siena dovrà estinguere le morosità di lodi esecutivi già dichiarati tali dal Consiglio Federale al momento dell’ammissione ai campionati 2019-20 per ottenere il via libera al trasferimento di sede (vedi caso Barcellona Pozzo di Gotto 2018-19).