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Piacenza, ora non devi mollare.

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Ecco la partita che potrebbe valere la svolta della stagione. Piacenza affronta Brescia in un match che assicurerebbe quasi certamente i playoff agli emiliani e che sancirebbe matematicamente l’accesso della Leonessa alla post season. Le due formazioni sono senz’altro le due matricole rivelazione del campionato e sono separate solamente da due punti a 3 giornate dal termine: 24 Piacenza, 26 Brescia a cui però sono stati tolti due punti a causa della penalizzazione di inizio mese. L’occasione per la squadra di coach Corbani è di quelle da non lasciarsi scappare, perchè Piacenza è in forma, perchè Piacenza ha fame e perchè all’andata la Morpho fu protagonista della partita perfetta e strappò applausi addirittura dal pubblico avversario, estasiato quella sera in particolare dalla gragnuola di bombe di Alan Voskuil, protagonista di un 8/12 da urlo e di 35 clamorosi punti. Occhio però a non avere rilassamenti; la vittoria convincente contro la Conad e il pubblico folto del PalaBanca danno ulteriori sicurezze ai biancorossi ma Brescia è reduce da tre vittorie consecutive (Brindisi, Forlì e l’ultima in volata su Imola) e sembra essersi lasciata alle spalle un mese e mezzo buio dopo il grande avvio di stagione. La partita sarà dunque di quelle da non perdersi perchè dell’Agnello e Corbani potranno contare su tutti i giocatori a loro disposizione.

DENTRO LA PARTITA

Brescia è una squadra esperta che ha mantenuto quasi tutto lo zoccolo duro che l’anno scorso fu protagonista della promozione dalla A Dilettanti: Ghersetti, Bushati, Rombaldoni, Rezzano, Farioli e il giovane Stojkov sono giocatori che hanno dimostrato il loro valore anche nella categoria superiore, senza dimenticare coach Dell’Agnello, leader di una cavalcata indimenticabile per la città lombarda. Se su Rombaldoni c’è poco da dire ( ex Fortitudo e varie volte in Nazionale), la sopresa più gradita a questo livello è sicuramente quella caratterizzata dall’italo-Argentino Mario Ghersetti, che sta viaggiando a 15.1 punti di media e 6.1 rimbalzi a partita, il migliore in entrambe le voci per i suoi. La mancanza di centimetri (201 per lui) non si è fatta sentire neppure a questo livello e le sue prestazioni non sono passate inosservate tanto che si è meritato la convocazione all’All Star Game. Ovviamente ci sarà de tenere d’occhio i tre stranieri: gli americani Goldwire (14.2 ppp, 3 rpp, 3 app) e Thompson (14.3 punti e 4.8 rimbalzi ad allacciata di scarpe) sono senza dubbio da limitare e da tenere sott’occhio. Se a Brescia il primo fu contenuto benissimo da Passera (soli 7 punti per lui alla fine) il secondo fu il migliore dei suoi con 18 punti in 38 minuti ed è senz’altro il più difficile da accoppiare ai giocatori piacentini, anche se un Harrison in gran forma proverà a dargli fastidio. Infine occhio al lungagnone lituano Deividas Busma, i cui 212 cm potrebbero dare noia sotto quel ferro, anche se nella partita del Pala San Filippo fu marcato alla grande da un generosissimo Luca Infante. Corbani dal canto suo potrà contare su un Anderson (19 e 9 all’andata) in forma smagliante, che ha dominato fisicamente e tecnicamente la Conad dal primo al quarantesimo minuto, risultando un incubo per Baldassare e Yango. La Morpho proverà a ripetere la partita dell’andata provando ad allargare il campo per le bombe del solito Voskuil e di C.C. Harrison, che in quella partita fece 16 punti con uno strepitoso 4/5 da 3. Infante potrebbe essere inoltre una spina nel fianco per Busma, dato che il centro di Nocera inferiore può giocare anche lontano dal ferro, zona dove il lituano non si trova a proprio agio.

Palla due dunque alle 18.15 per una partita che potrebbe regalare un sogno al pubblico sempre più numeroso del PalaBanca di Piacenza. Mai come in questo caso lo spettacolo è assicurato.

 

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