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A2 Gold – Nella maratona cestistica, l’ultimo sprint è di Trieste. Si ferma Biella

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Tonut (Trieste)Chi di rimonta perisce, di rimonta ferisce. In soli quattro giorni Trieste ha coniato un nuovo detto in ambito cestitico,vincendo la sfida contro Biella, dopo due over time, per 106 a 97.

Dopo aver sciupato 18 punti di vantaggio a Barcellona, i ragazzi di Dalmasson ne fanno dilapidare ai propri avversari ben 23. Si era all’inizio del terzo quarto; Biella, fino allora praticamente perfetta, veleggiava verso il 40mo, forte del suo enorme vantaggio.Da quel momento in avanti, dopo aver ammirato una squadra,quella Piemontese, precisa come un orologio svizzero, fisica ed attenta in difesa, sicura dal perimetro,per non dire infallibile, Trieste, visto che sulla tecnica non poteva giocarsela, buttava la

partita sul caos. Rinunciava volentieri ad un suo americano, Grayson, che fino allora era  stato deleterio, e con una difesa arcigna e con un attacco a testa bassa, pian piano riduceva l’enorme gap, sino a coronare questa mission impossible, impattando a 22 secondi dalla sirena, con Holloway.

 

Ai supplementari  l‘equilibrio non si sbloccava , con  gli arbitri che però perdevano la bussola concedendo colpi proibiti un pò da entrambe le parti.In questo marasma anche il primo  supplementare finiva in parità. Il secondo, quello decisivo, assegnava la vittora a Trieste, grazie ad una ritrovata precisione dalla distanza ed alla scarsa lucidità  degli uomini di Corbani.

 

Cambiano gli uomini ma il prodotto non cambia  nelle alchimie di Dalmasson. La partita di stasera, e’ sembrato  il remake della partite contro Verona, Torino e Barcellona dello scorso campionato, con le squadre ospiti forti e blasonate, convinte di aver portato via lo scalpo dal Palatrieste, con troppo  anticipo e troppa fretta.

Nonostante un americano francamente impresentabile, stasera, i giovani di Trieste han ruggito come leoni, dopo aver miagolato flebilmente in tutto il secondo quarto. Ed i ruggiti di Tonut sono quelli che più  han spaventato  Lombardi e soci, tanto che la promessa triestina ha creato  in attacco, intorno a sè, una savana protetta, inviolabile per i bracconieri biellesi. Accanto all’ala biancorossa,Holloway, stufo di esser sculacciato dal suo connazionale Raymond, ha chiuso la saracinesca nel pitturato difensivo e cominciando a colpire pure lui in attacco.Prandin e Carra han contribuito, chi in attacco chi in difesa, a mandare in tilt i meccanismi dell’Angelico.Mettiamoci un Candussi onesto ma sicuramente utile, un MastangelVoskuil (Biella)o killer nell’ultimo supplementare ed i soliti minuti di grinta. lacrime sudore e sangue di Fossati e Coronica, ed ecco la partita al rovescio di Grayson è stata metabolizzata dal complesso biancorosso,nello spazio di due quarti.Prima, il regista USA, ha fatto di  tutto per farsi sportivamente odiare dai fans giuliani:mattoni dalla distanza, iniziative quantomeno discutibili ed una “leggerezza” fisica che un pò allarma lo staff triestino.Visto il suo precampionato, potrebbe essere che il suo sia un blocco psicologico, che si spera, in casa giuliana, venga superato anche grazie a queste impresa.

Se Trieste ha vinto nonostante Grayson, Biella ha perso nonostante Raymond. L’unico americano dei piemontesi, infatti, è stato una spina nel fianco nella difesa triestina, grazie anche alla sua multidimensionalità, alla sua manona dalla distanza tutt’altro che spigolosa, al suo fisico pesante ma ciònonostante mobile. Non è stato  forse un caso che Trieste abbia iniziato a rimontare dal momento in cui l’efficacia del possente USA di Corbani man mano cominciava ad affievolirsi; nessun punto per lui nei due supplementari, lui che è stato  il giocatore in assoluto piu’ presente sul parquet,con quasi 49 minuti in campo.Una gestione del giocatore che alla lunga non ha pagato, anche per la serata no di  Voskuil, braccato a lungo da Carra che ne ha ridotto  drasticamente  l’impatto offensivo sul match, privando così i Biellesi di un punto di riferimento fondamentale per il loro attacco. Berti e De Vico,entrambi discreti, han fatto il possibile per rimediare alla serata no del cannoniere del torneo, ma quando a questo si e’ aggiunto il calo di Raymond, per Biella è stata notte fonda. Lombardi ha iniziato bene ma in difesa ha sofferto oltremodo la verve di Tonut, mentre ha ben impressionato Laquintana, autore di una partita davvero ottima.Il capitano Infante è stato molto impreciso ma si e’ salvato con la presenza a rimbalzo,Chillo invece, si è reso protagonista di una partita senza particolari bagliori.

Nel complesso una partita double face per Biella..Bella,davvero splendente, per tre quarti match, “sbiellata” sul più bello quando c’era da armarsi di elmetto e baionetta.Forse ha pagato  un pò l’inesperienza di alcuni giovani. Tenendo presente che Voskuil difficilmente ripeterà molte volte la non partita di stasera, si può pronosticare per Biella un bel campionato, con una squadra organizzata e frizzante, dotata di atletismo ed un certo peso nel pitturato.

Diamo un pò di numeri.

In positivo  per Trieste

I 31 punti di Tonut,con i suoi  7 rimbalzi e i 4 recuperi

I 29 punti di Holloway con 17 rimbalzi e 5 stoppate.

Gli 8 assist di Carra.I numeri non raccontano,però,  della sua gran difesa su Voskuil.

In negativo per Trieste

I 4 punti con un raccapricciante 1 su 11 al tiro di Grayson.

 

In positivo per Biella

I 27 punti di Raymond i suoi 8 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi

I 16 punti e 4 assist di Laquintana.Peccato le sue 5 perse,compensate,però, dai suoi 5 rimbalzi

Gli 11 rimbalzi di Infante.

In negativo per Biella:

Il 3 su 14 al tiro di Voskuil. Arrivato in doppia cifra solo grazie ad alcuni liberi nel finale di gara

Lo 0 su 7 al tiro di Infante, che rovina così la sua bella prestazione sotto le plance.

Il Migliore.In una partita così bella è difficile sceglierne uno.La difesa di Carra, i tentacoli di Holloway, il basket essenziale ma letale di Raymond..Ma forse, fra tutto questo, pesano molto i 31 punti del triestinissimo Tonut.

Il peggiore.Ci scuserà l’interessato, la nostra non è persecuzione nei suoi  confronti ma la partita di Grayson sarebbe da mostrare ai giovani su cosa non fare quando si gioca a pallacanestro.