Expert Napoli, Jacopo Valentini: ‘l’uomo delle missioni speciali’ a cui non si può rinunciare
Nell’analisi di una partita si valutano tabellini con relativi numeri, valutazioni e statistiche. In base a questi si concretizzano pareri, opinioni e si arriva ad assegnare il titolo di MVP al termine di una gara. Molto del lavoro che un giocatore fa e mette in mostra sul parquet, in diverse occasioni non finisce sulle statistiche. Ci riferiamo a quello che in gergo viene definito “lavoro sporco”. Per descrivere la consistenza di un concetto apparentemente astratto, è opportuno considerare doti quali l’intensità difensiva, il cambio di ritmo, la trasmissione di carica e sicurezza al resto della squadra e un canestro, seppur unico, nel momento topico del match.
Tutto questo è stato Jacopo Valentini, nel match che la Expert Napoli ha vinto sul parquet di Brescia contro la Centrale del Latte col punteggio finale di 68-76. Il classe ’86, infatti, non aveva inciso sino ad un minuto e mezzo dalla sirena dell’overtime. La freddezza e la presenza mentale costante nella gara, gli hanno di fatto consentito di conquistarsi il titolo di “killer of the game”, con la tripla del +5 (67-72) che ha definitivamente spento le speranze bresciane e regalato la prima vittoria esterna stagionale alla Expert. Già nelle prime giornate di campionato, la piazza napoletana gli aveva affibbiato l’appellativo di “uomo delle missioni speciali”, di cui si è fatto carico senza problemi, dimostrando di meritarlo a pieni titoli. È il miglior difensore di cui può disporre il roster partenopeo. L’uomo a cui coach Cavina affida sempre il peggior cliente avversario di turno, cui l’ex Jesi non fatica a rendere la vita difficile. Il concetto di squadra racchiude molti ruoli, tutti importanti perché una squadra possa andare al massimo dei giri. Quello che riveste l’ala/guardia di Fano, sicuramente silenzioso ed in sordina all’interno del team partenopeo, si concretizza di rado in termini numerici, ma sarà di vitale importanza qualora la squadra partenopea torni a sedersi al tavolo delle grandi della DNA Gold.
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