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A2 Playoff – Quarti di finale, in scena per gara-3 Biella-Casale e Agrigento-Verona

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Laquintana BIELLA

Si cambia campo e ambiente per gara-3 dei quarti di finale. Ci si trasferisce nelle accoglienti dimore delle squadre senza il vantaggio – iniziale – del fattore campo, e ci si avvicina sempre di più ai primi verdetti in vista delle semifinali. Casale, a un passo dal passaggio del turno, va a Biella per sfatare la maledizione dei derby in trasferta (0-4 il bilancio in campionato nelle ultime due annate sui parquet di Torino e Biella), coi lanieri convinti di poter ancora ribaltare le sorti della serie. Ad Agrigento, altro scontro drammatico: il tarlo dell’inquietudine ha cominciato a lavorare nel fisico e nella testa dell’armata-Tezenis, trovatasi improvvisamente in ambasce contro una formazione battuta due volte su due in stagione regolare. La Moncada intuisce la possibilità di un altisonante ribaltone, e sapendo bene che un eventuale ritorno a Verona sarebbe fatale, vuole chiudere i conti tra le mura amiche.

BIELLA-CASALE – Si arriva a gara-3 con un quadro molto chiaro sulle forze in campo e i possibili scenari nel proseguo. L’equilibrio regna sovrano, e finora il prevalere degli uomini di Ramondino è scaturito da una maggiore presenza mentale e organizzazione lungo tutto l’arco della partita: mentre Casale ha avuto contributi importanti da tutti i suoi giocatori, a Biella è mancato l’apporto dei suoi giovani terribili, sfaldatisi dal punto di vista mentale prima che fisico. La palese inefficacia dei cestisti Anni ’90 dell’Angelico (Laquintana, Lombardi, De Vico, Chillo), fuori casa ha segnato indelebilmente le prime due partite. Il bello, o il brutto a seconda di come la si guarda, è che lo stesso tema a parti invertite potrebbe ripetersi stasera per Casale: l’ultimo derby è stata una mattanza per la NoviPiù, rasa al suolo dall’impeto di un roster che, quando ha i 5000 o giù di lì del Biella Forum a sospingerlo, ha la delicatezza di Godzilla e il tatto dei Vichinghi nell’approcciare gli avversari. Con gli ospiti molto probabilmente ancora privi di Marshall – oggi sarà efettuato un ulteriore esame medico per verificare se vi siano stati significativi miglioramenti rispetto a lunedì – sarà importante l’impatto dei primissimi minuti: se la Junior riuscirà a non far scappar via l’Angelico, in casa sfrontata e travolgente come poche, potrà andare a caccia del 3-0. Altrimenti, si dovrà attendere almeno gara-4 per un verdetto.

Su come dovrà affrontare la gara la sua squadra, Ramondino è stato molto chiaro. “Sarà fondamentale l’aspetto delle energie mentali. Recuperare le forze per sostenere la pressione e lo sforzo di giocare questa particolare partita in trasferta. Da un punto di vista tecnico sono state due sfide equilibrate, per cui oggi sarà basilare confermare lo stesso impatto avuto nei primi due confronti, limando gli errori, facendoci trovare pronti alla pressione imposta da Biella nelle prime due gare e bisognerà essere bravi a sostenere questo tipo di partita anche in trasferta”. Rafforza il concetto il play monferrino Giovanni Tomassini: “Giocheremo al Biella Forum: abbiamo ancora fresco il ricordo del brutto match giocato là recentemente, forse l’unico vero passo falso della stagione. Ora, però, la pressione è tutta sulla Angelico che non potrà permettersi ulteriori passi falsi. Dovremo stare attenti e concentrati, ma siamo molto carichi e determinati nel voler raggiungere un traguardo importante per la squadra, per la città, per i nostri tifosi e anche per la nostra carriera”. Consapevolezza nei propri mezzi e grande convinzione albergano tra le fila biellesi, come testimoniano le parole pronunciate da coach Franco Corbani a margine del match di lunedì sera: “Adesso affrontiamo una partita da dentro o fuori: con l’aiuto del nostro pubblico confidiamo di crescere ancora, di raggiungere gara-4 e, con tutto rispetto per i nostri avversari, riportare la serie a Casale Monferrato”.

Palla a due alle ore 20.30 al Biella Forum di Biella, diretta su Sky Sport Plus HD.

Fortitudo Agrigento, Alessandro Piazza

AGRIGENTO-VERONA – Ruoli meno chiari e fluttuanti nella seconda partita in programma stasera. Improvvisamente, con la netta vittoria dei siciliani in quel di Verona, la capolista della stagione regolare si è scoperta un gigante coi piedi d’argilla. Anche in gara-1, portata a casa più col talento individuale che col gioco, erano emerse delle crepe in un sistema di gioco rivelatosi inattaccabile per tutto l’anno: si ricorda che delle quattro sconfitte subite, tre sono arrivate con le ultime tre della classifica finale (Barcellona, Jesi, Napoli), e soltanto una, quella di Casale Monferrato, è giunta con una delle otto qualificate ai playoff. L’inerzia in Veneto sembra essere cambiata, in difesa Verona ha visto saltare tutti i meccanismi, Monroe è apparso abulico e molle nel confronto diretto con Dudzinski, nettamente vinto da quest’ultimo, e lo spostamento di Penndarvis Williams in regia al posto dell’infortunato, e fondamentale nel sistema-Moncada, Alessandro Piazza, non ha ingolfato il vivace gioco di squadra dei ragazzi di Ciani. E proprio dalla guida tecnica sembrano provenire molti dei motivi della differenza di livello di gioco nelle prime due sfide della serie: Ramagli non è stato in grado di adottare efficaci contromisure quando i suoi hanno cominciato a imbarcare acqua, mentre Ciani ha attutito con maestria l’assenza del suo play titolare (Agrigento non ha nemmeno un sostituto naturale nel ruolo) e ha estratto dalle sue non irresistibile seconde linee prestazioni inconcepibili: su tutti, il Vai da 8 puni in gara 2 quando ne avevi 17 in tutta la stagione! Vero è che il potenziale della Tezenis è di tutt’altro livello, e lo “scrollone” di lunedì potrebbe essere salutare per far recuperare concentrazione e ferocia agonistica. Ed è anche difficile immaginare, a mero livello statistico, altre due sconfitte in fila per chi, Coppa Italia compresa, prima della post-season aveva un bilancio di 24-4.

Chiaro Ramagli nelle ultime dichiarazioni rilasciate: “Ho visto i miei ragazzi assolutamente sereni e consapevoli del fatto che le nostre certezze e le nostre sicurezze, quelle che abbiamo maturato in nove mesi di lavoro, saranno la cose a cui ci dovremo attaccare nella prossima partita. Sarebbe stato però lo stesso anche con un altro scenario. Anche se fossimo riusciti a vincere le prime due sfide, sarebbe rimasto il fatto che abbiamo avuto due prestazioni al di sotto dei nostri standard e ad ogni modo avremmo dovuto riconvertire le nostre performance”. Agguerrito anche il play De Nicolao: “Dalla nostra abbiamo la consapevolezza di essere la squadra che ha vinto la regular season anche con un buon distacco sulle altre e quindi con la consapevolezza delle nostre forze. Dobbiamo ritrovare i nostri ritmi e tutto quello che siamo riusciti a fare durante l’anno. Non è niente di nuovo, dobbiamo solo ritrovare noi stessi”. Appare carico a mille l’allenatore dei siciliani Franco Ciani “Due partite in casa possono darci l’opportunità di fare una cosa che facciamo fatica persino a nominare quindi non ci può essere uno spot migliore di quello che finora abbiamo fatto per convincere la gente a venire al Palamoncada. Io credo che, come è sempre stato, quando gli appuntamenti sono di questa importanza tutti saranno presenti. Avremo bisogno più che mai del nostro pubblico perchè la fatica aumenta, sono partite di straordinaria intensità e c’è bisogno di un supporto morale che dia la giusta carica ai ragazzi.”

Palla a due alle ore 20.30 al Pala Moncada di Agrigento, partita visibile sulla web tv della LNP: http://webtv.legapallacanestro.com/2014/.

A2 Playoff - Ancora successi per Brescia e Torino
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