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A2 Ovest – Biella presenta coach Carrea e prenota l’arrivo di LaTorre

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Pubblico (Biella)

È stato presentato ieri al Biella Forum il nuovo coach della squadra piemontese, Michele Carrea. L’allenatore dovrebbe avere a disposizione anche Andrea LaTorre per la prossima stagione, un prestito che segue la falsa riga di quello di Amato, quest’anno tornato all’Olimpia Milano.

 

 

Di seguito il comunicato della società.

Ad aprire la conferenza stampa l’intervento del Presidente di Pallacanestro Biella, Massimo Angelico. Queste le sue dichiarazioni: “Ringrazio il Presidente Curioni che ci ha permesso di arrivare a coach Carrea, allo stesso tempo ringrazio Alessandro Ramagli per aver pensato a Biella. Alessandro è molto legato alla nostra Società e all’ambiente rossoblù, ma intendo precisare che con lui non c’è mai stata una vera e propria trattativa. Qui a Biella abbiamo bisogno di entusiasmo, di gente con voglia, che sia convinta e che sposi il nostro progetto. Volevamo un tecnico che potesse darci una mano anche dal punto di vista dell’energia e della voglia di emergere. È cosi iniziata una trattativa con Michele Carrea. Quando ho saputo che Michele voleva venire a Biella, ho chiesto al General Manager Marco Sambugaro di fare di tutto per portarlo a casa. Sono contento che Michele sia qui con noi, sono contento del suo entusiasmo e sono convinto che ne porterà tanto. Ringrazio poi i Soci e gli Sponsor per l’impegno che hanno mostrato anche negli ultimi mesi e per gli sforzi economici che hanno affrontato per aiutare il Club. In modo particolare tengo a ringraziare Banca Sella, che dal primo giorno, oltre vent’anni fa, è sempre stata a fianco di Pallacanestro Biella, il socio Francesco Montoro per l’importante contributo dato anche quest’anno e l’ex socio Albero Savio, che con il suo appoggio economico ci ha aiutato a risolvere alcune situazioni legate al passato”.
Gianni D’Adamo, Amministratore Delegato di Pallacanestro Biella, ha aggiunto: “Anche da parte mia va il ringraziamento a quanti hanno permesso oggi, 9 luglio, di iscrivere la squadra al prossimo campionato di A2. Per noi è un risultato non da poco considerato che tante squadre sono ancora in difficoltà. Questo Club si compone di persone unite, in primis i Soci che si sono presi in carico situazioni legate al passato dando così un segnale positivo alla nostra Società e al nostro territorio. Pallacanestro Biella è una risorsa sportiva e territoriale, muove tanto pubblico, cerca di far passare qualche ora spensierata a tanta gente in un momento storico difficile per tutti. Quello che è stato fatto in queste settimane è già il primo successo. Come capita spesso quando si riparte quasi da zero, ora cercheremo di riproporre entusiasmo e interesse. Questo fa parte del DNA di Pallacanestro Biella, state certi che ne vedremo delle belle e che ci divertiremo ancora com’è successo nelle ultime due stagioni. In conclusione mi unisco al messaggio di benvenuto a coach Michele Carrea. Saluto anche coach Fabio Corbani, lo ringrazio per tutto quello che ha dato al nostro Club e gli auguro un in bocca al lupo per la sua nuova avventura a Cantù”.
E’ stato poi il turno di Marco Sambugaro, General Manager rossoblù: “Voglio ringraziare il Presidente, i Soci e gli Sponsor, se siamo qui a parlare del futuro di Pallacanestro Biella è anche grazie a loro. Detto questo, è un piacere oggi presentare Michele Carrea, un tecnico giovane che ha tanta voglia di fare. Un altro annuncio è arrivato ieri: abbiamo firmato un playmaker del ’94, Alessandro Grande, che avevamo già seguito nei mesi scorsi. Alessandro è il primo tassello della nuova squadra”.
La parola è passata quindi al nuovo head coach dell’Angelico, Michele Carrea: “Voglio ringraziare Marco Sambugaro per avermi fortemente voluto. Il suo desiderio di iniziare questo rapporto mi ha dato una spinta incredibile nella convinzione che Biella fosse la scelta giusta e che ci fossero tutte le condizioni per portarla in fondo nel modo migliore. Ringrazio poi il Club che ha sposato questa linea, per me è un motivo di grande orgoglio. Ora è mio compito dimostrare che la scelta fatta è quella giusta. Sono molto contento di questa scelta anche per quello che può simboleggiare. In Italia c’è troppo spesso la tendenza a credere che una professionalità si formi solo dopo aver fatto vent’anni di stage, quattordici di università, dodici i assistenziato…uno deve esordire da capo allenatore che è già in età pensionabile. Credo sia un problema generale e non solo legato al basket. La realtà è che ci sono invece tanti ragazzi che hanno svolto un percorso giovanile di buon livello, e di assistenti, dimostrando competenza e affidabilità. Spero di poter essere il simbolo di questo tipo di idea. In termini di tempo la pallacanestro per me ha sempre rappresentato tantissimo. La considero la metafora di tutto e questo è il motivo per cui ho scelto di farne la mia professione: è la metafora delle grandi soddisfazioni e di come si possono raggiungere, così come delle cocenti delusioni e di come da quelle ci si debba rialzare. La responsabilità per questo nuovo ruolo c’è e si traduce in due sensazioni predominanti. Sicuramente l’entusiasmo: se la responsibilità non producesse entusiasmo saremmo di fronte al segnale che questa è una scelta sbagliata. Dopodiché è umano che ci sia anche un pizzico di timore. Il timore è un sentimento di cui non si deve aver paura, anche perché fa fare le cose con un po’ più di attenzione. Lo affronterò situazione dopo situazione sapendo anche di essere in una struttura efficiente nell’accompagnare. Questa è stata la mia impressione in questi primi due giorni qui a Biella. Nel mio percorso ha sempre dato peso al lavoro per competenza: il mio mestiere è quello di allenare, so che non dovrò occuparmi di tutto quello che c’è intorno perché ci sono persone molto capaci e predisposte a farlo. Anche per questo Biella è davvero il posto giusto per chi, come me, considera la pallacanestro una compagna irrinunciabile”.