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A2 Gold – Jesi, l’ora della riscossa? Casale prova a negargliela

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Borsato (Jesi) Il sacco di Verona del 7 dicembre avrebbe dovuto rappresentare la svolta per la Fileni Jesi, fino a quel momento piuttosto altalenante e incapace di trovare la quadratura del cerchio per più di un paio di partite. Purtroppo per i marchigiani, il fragoroso successo esterno con la capolista è stato un caso isolato e ora la situazione di classifica, a un mese e mezzo di distanza, è addirittura peggiorata. Nelle sei giornata successive, gli uomini di coach Lasi hanno vinto una sola volta, in casa contro Trieste, e perdono consecutivamente da tre turni. Contro Biella si è appannata anche la stella di Ian Miller, tenuto a un solo punto, una prestazione mortificante per il secondo cannoniere di A2 Gold. Tolta l’ultima sfortunata prova, Miller è stato il faro, il gigante alla cui ombra gli altri non sono riusciti a produrre altrettanta efficacia sul parquet. Tra le note positive, vi è sicuramente l’esperto capitan Maggioli, che sta viaggiando a 14.9 punti e 8.4 rimbalzi di media, mentre l’altro americano Elliott ha seguito finora gli alti e bassi della squadra, alternando prestazioni stratosferiche come quelle con Torino e Verona – rispettivamente 33 e 25 punti a referto – e altre di pura latitanza, si vedano le gare con Agrigento e Napoli (nel primo caso solo 8 punti messi a segno, nel secondo 7). Certamente, l’infortunio di Mason Rocca a inizio stagione ha avuto un peso rilevante per diminuire le potenzialità della squadra, ma anche dopo il suo rientro a novembre la musica non è cambiata affatto.

E’ mancata soprattutto compattezza, la squadra si sfilaccia alle prime difficoltà, subendo parziali severi che ammazzano la partita e rendono vani i disperati tentativi di rientro. Sono emblematiche in questo senso le ultime due gare contro Brescia e Biella, dove a un discreto impatto iniziale ha fatto seguito un blackout assoluto durante il secondo quarto. Oggi l’Aurora dovrà cambiare registro e rimanere attaccata alla partita durante un eventuale parziale positivo a favore di Casale, abituata ultimamente a rischiose partenze al cloroformio, contrastate da finali impetuosi, figli di una produzione offensiva concentrata in pochi minuti, generata dal tiro a bersaglio da 3. I monferrini stanno vivendo un momento d’euforia grazie alle elettrizzanti vittorie sul filo di lana con Trieste e Mantova: il parzialone di 22-2 che ha buttato a terra gli Stings quando ormai vedevano il traguardo è ancora negli occhi dei tifosi della Junior. Solita “rogna” per Ramondino sarà quella del contenimento dei lunghi avversari, e con Maggioli e Rocca dall’altra parte servirà un gran lavoro d’equipe di Martinoni, Samuels e Fall, evitando possibilmente di caricarsi prematuramente di falli. Sarà fondamentale tenere alte le percentuali nel tiro da fuori, croce e delizia della NoviPiù, che senza quest’arma perde completamente efficacia offensiva.

Il tiro da dietro l’arco è un’arma importante anche per i padroni di casa, quarti per percentuale in A2 Gold con il 36%, che difettano invece parecchio nelle palle perse, con 14.9 palloni a partita buttati alle ortiche. Troppi di distrazione non sono consentiti per chi gravita al penultimo posto, e immaginiamo che su questo punto l’allenatore jesino abbia martellato in questo primo scorcio di settimana i suoi giocatori. Casale ha invece davanti un trittico interessante, con squadre reduci da periodi difficili, che potrebbero consentire un allungo decisivo nella corsa ai playoff, staccando le immediate inseguitrici, prima dell’uno-due da brividi con Brescia in trasferta e Verona in casa.