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A2 Gold – Casale non può più sbagliare: ospite una Barcellona rivitalizzata e scatenata

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Tomassini - Casale Solo un paio di settimane fa non avremmo scommesso un centesimo su questa partita. Non sul risultato, sul vederla. Barcellona, agonizzante da inizio stagione, stava esalando gli ultimi respiri; i ritardi nei pagamenti di giocatori e staff stavano portando alla fuga di massa, non si vedevano soluzioni all’orizzonte per arrivare in fondo alla stagione sportiva. Dieci giorni drammatici, quelli tra il 5 gennaio, il giorno della pubblicazione della lettera aperta dei giocatori alla proprietà, e il 15 dello stesso mese, con l’annuncio di un nuovo sponsor, la Canditfrucht, in grado di rimpinguare le casse societarie e di garantire la copertura economica per non far sparire il basket nella città siciliana. Un destino amaro che la stessa Junior aveva rischiato nell’estate 2013, quando la movimentazione dei tifosi, e a cascata delle istituzioni e dell’imprenditoria locale, aveva scongiurato il pericolo e aveva consentito di rilanciare la sfida.

A Barcellona hanno reagito nella stessa maniera: la raccolta fondi dei tifosi davanti al palazzetto dello sport l’11 gennaio, il soccorso di un’importante azienda locale, il lieto fine della ripartenza. Il dato clamoroso, agonisticamente parlando, è nel cammino sul campo nelle tre giornate successive all’annuncio della nuova sponsorizzazion. Le insidie di un calendario terribile (Verona, Trieste, Ferentino) sono state superate in modo eclatante: vittoria casalinga con la capolista, onorevolissimo k.o. al cospetto di Tonut e soci, nuova impresa con Ferentino, abbattuta di un soffio tra le mura amiche. Un roster ridotto a sette elementi (i restanti a referto sono ragazzi delle giovanili), con un americano che ha fatto ciao ciao con la manina nel momento più difficile della crisi (Alfrie Kelley) e non è stato rimpiazzato, non hanno fermato l’orgoglio smisurato degli uomini in maglia Sigma. Piuttosto, ne ha centuplicato le forze. Ecco allora che Barcellona è tornata prepotentemente in corso per i playoff, contando su un quintetto base eccellente e in vertiginoso crescendo: Garri sta fornendo lampi di classe con continuità, il canadese Sheperd ha assorbito senza tentennamenti il passaggio di categoria (l’anno scorso era a Omegna in Silver) e sta bombardando chiunque gli capiti a tiro (18 punti a partita, mai sotto la doppia cifra, valutazione media di 17.4), Da Ros si sta distinguendo come una delle migliori sorprese del campionato (12.9 punti di media contro i 7.6 nella stagione 2013-14 a Verona, season high di 21 contro Ferentino). Tenendo conto che l’unico play di ruolo rimasto è il giovane Marchetti…

Logico allora che i padroni di casa non troveranno remissività negli avversari. E l’avrebbero probabilmente sperato, perché mai come ora la NoviPiù deve serrare le fila e non disperdere il patrimonio di punti e certezze accumulato in poco più di metà stagione. I ragazzi di Ramondino stanno affrontando il secondo serio momento di difficoltà, dopo lo stop di Martinoni a inizio novembre. Il coach monferrino ha tranquillamente ammesso nella conferenza stampa post-partita di domenica scorsa che i suoi sono stanchi e stanno vivendo un calo fisiologico, dovuto alle grandi energie richieste proprio per sopperire all’assenza del capitano per un mese e mezzo, tra novembre e dicembre. Molti elementi sono apparsi giù di tono nel doppio turno settimanale con Jesi e Agrigento; Tomassini non ha diretto l’orchestra con la consueta armonia, Fall e Samuels si sono eclissati a lungo dalla lotta sotto canestro, Marshall stesso è andato a sprazzi e ha sporcato le sue percentuali con tiri sbilenchi e scelte perlomeno opinabili. Alla fine il solito confortante bottino di punti, almeno per lui, è arrivato, ma dopo il partitone con Casalpusterlengo le sue cifre sono scese, e con lui il rendimento dei compagni. Non è un caso che con Jesi ed Agrigento non ci sia stato il necessario cambio di marcia nell’ultimo quarto, visto a più riprese in questa stagione, anche in trasferta: le 11 segnature di Jesi e le 14 ad Agrigento negli ultimi 10’ sono un discreto campanello d’allarme per domenica. Casale dovrà ritrovare aggressività e coraggio, prendendo ad esempio la tempesta perfetta scatenata contro Mantova negli ultimi 6’: ovvio che non possa andare sempre tutto così bene, ma l’atteggiamento per portare a casa la gara con Barcellona è quello. Altrimenti il posto ai playoff non sarà più così scontato come sembrava fino a due giornate fa.

Palla a due alle 18 al Palaferraris di Casale M.to.