fbpx
Home A2 A2 - Girone Rosso A2 girone Ovest: Biella-Scafati una sala stampa con tanto “amaro in bocca”

A2 girone Ovest: Biella-Scafati una sala stampa con tanto “amaro in bocca”

0

 Mike Hall, Biella

La sala stampa del post partita di Biella-Scafati profuma di grande delusione. Nelle parole di coach Carrea e di capitan Infante tanti “mea culpa” per una prestazione partita bene ma scivolata nelle ultime frazioni per mancanza di energia fisica e mentale che poco si addice ad una squadra come l’Angelico abituata sempre a lottare.
L’atteggiamento non è quello di chi vuole tentare il tutto per tutto per salvarsi e mantenere la categoria.
Coach Michele Carrea:”Non voglio cercare alibi, la prestazione non è stata sufficiente dal punto di vista dell’energia. Noi siamo responsabili, in questo momento è l’osservazione che deve prevalere nella nostra testa. Dobbiamo trovare spiegazioni e soluzioni, abbiamo subito troppe situazioni che avevamo pensato di arginare. Parte delle colpe sta nel come vengono eseguite le scelte, quando si giocano partite non soddisfacenti bisognerebbe cercare le chiavi, come le energie: bisognerebbe trovarle dentro, figlia di stimoli interni ed esterni, a livello tecnico invece ci sono degli errori che vanno corretti. Per dovere di cronaca è giusto rivelare un problema al tendine che ha colpito Hall, non ho avuto feedback, ma Hall non era nella condizione di giocare la partita offensiva di cui avevamo bisogno. Questa può essere una motivazione che ci spiega i 63 punti segnati, ma non giustifica i 73 subiti. E’ una responsabilità collettiva, non voglio entrare nel merito di questa analisi: la stampa a Biella è competente, di partite ne avete viste tante, è evidente che siamo in affanno col playmaker”.

Luca Infante:”Quando si gioca per salvarsi bisogna scendere in campo con gli attributi, l’avete visto tutti: io figure di “m” non le voglio fare. Sono incazzato, sono qui da tre anni, le scuse non esistono: ci metto io la faccia e dobbiamo fare autocritica, dobbiamo lavorare, sbatterci, in questo momento è giusto che noi riceviamo le critiche. Non stiamo mostrando la nostra pallacanestro, ho giocato altre volte per salvarmi e c’era gente che si spaccava le gambe, altrimenti si va in Serie B. Quindi penso che ci dobbiamo rompere il “c” tutti quanti, entrare in campo decisi, il materiale umano c’è, il coach anche, la società non ci fa mancare niente. In altre realtà manca di tutto, non prendono gli stipendi, invece noi abbiamo tutto: dobbiamo scendere in campo come fosse una finale, bisogna solo usare gli attributi”.

Molto stupito e compiaciuto coach Predichizzi che, preoccupato per l’assenza di Mayo ed influenzato dalle ottime prestazioni di Biella in casa anche con formazioni di alta classifica, non sperava di lasciare il Piemonte vittorioso.
Coach Giovanni Perdichizzi:”Temevamo Biella, con Hall aveva battuto Agropoli, Ferentino e Casalpusterlengo, è venuto pure a mancarci Mayo colpito da un virus dopo pranzo e non eravamo in grado di cambiare il piano partita. I miei ragazzi sono dal cuore infinito e dagli attributi enormi. Avevo chiesto di tenere Biella a 62, 63 tiri, li abbiamo tenuti a 58. Abbiamo tolto ritmo a Biella, non li abbiamo fatti correre a campo aperto, abbiamo disinnescato il loro corri e tira, poi i nostri lunghi hanno fatto la differenza. In emergenza, troviamo due punti per la classifica e fiducia per il gruppo degli italiani, serviva questa vittoria per prendere consapevolezza. Abbiamo alternato le difese, uomo e zona, siamo stati bravi a concretizzare tutte le opportunità”.

© BasketItaly.it – Riproduzione riservata