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Roma-Pistoia in Countdown: Wanamaker, Johnson e Washington sugli scudi, Baron non basta

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Paolo Moretti Pistoia

Pistoia viola il PalaTiziano 87 a 75 e aggancia il treno playoff. Roma raccoglie la quarta sconfitta consecutiva e mette a repentaglio il sesto posto. Questo e molto altro nel consueto countdown targato BasketItaly:

10 il voto che merita Brad Wanamaker. E’ lui la mente del gioco pistoiese: parte a rilento ma alla fine fa la differenza mettendo a referto 18 punti (8/9 da due), 5 rimbalzi e 5 assist. Conferma il suo buon momento di forma: nelle ultime sei partite viaggia a 17.3 punti e 5.7 assist.

9 come il posto in classifica occupato da Pistoia. L’ottavo posto è però vicinissimo: Caserta è, come i toscani, a 26 punti e domani è impegnata sul difficile campo di Sassari. Come se non bastasse l’ultima giornata regalerà un gustoso scontro diretto contro i campani che dovranno difendere il +4 dell’andata. Insomma, la post season non è solo un sogno.

8 come i falli subiti da Holsey. L’ala americana mostra qualche timido miglioramento rispetto alle ultime uscite ma è troppo incostante per essere il condottiero di questa Roma. Certo, arrivare dopo un certo Gigi Datome, non lo ha aiutato ma l’impressione è che sia lontano parente anche dell’Holsey visto a Sassari nella precedenza esperienza italiana.

7 gli assist si Roma contro i 15 smazzati da Pistoia. I toscani giocano più di squadra e riescono a superare anche i 71.9 punti di media segnati in trasferta arrivando a quota 87. Dopo aver fatto del PalaCarrara un fortino (quasi) inespugnabile, la truppa di Moretti sembra ingranare anche in trasferta (secondo successo consecutivo dopo quello di Venezia).

6 i tiri presi da Szewczyk. Il polacco gioca meno del neo acquisto Kanacevic (solo 12’), non incide minimamente sul match e non riesce a dare quel qualcosa in più necessario a sopperire all’assenza di Jones. Chiuderà con 4 punti e 2/6 dal campo.

Jimmy Baron, Acea Virtus Roma-BCM Gravelines

5 sono gli errori al tiro di Washington. Il 6/11 dal campo e il 4/4 ai liberi fruttano 16 punti che lo eleggono secondo miglior marcatore dei suoi. Quella del PalaTiziano è forse una delle sue migliori partite in biancorosso.

4 le schiacciate di Johnson. Il centro ex Boston Celtics vince la battaglia col dirimpettaio Mbakwe, quest’ultimo però al rientro da un infortunio: scrive 17 punti con 7/14 dal campo (11 nel solo primo quarto) e 7 rimbalzi. Quando poi esce per riprendere fiato, trova in Galanda un buon sostituto.

3 come le triple di Jimmy Baron. Da un punto di vista realizzativo è una delle sue migliori prestazioni realizzative (21 punti con 5/6 da due e 3/10 da tre) ma i sette errori dall’arco pesano non poco. E’ uno dei pochi però a prendere una sufficienza abbondante in casa Virtus.

2 le partite in doppia cifra per Riccardo Cortese. Dopo i 16 punti contro Montegranaro, ne mette 10 con 3/5 dal campo. Dopo i cinque americani da quintetto, dà lui il principale contributo dalla panchina.

1 come le vittorie di Roma nelle ultime cinque partite. Solo con Pesaro la Virtus è stata capace di prendersi i due punti. Le sconfitte con Milano, Siena, Reggio, Sassari e Pistoia mettono ora a rischio anche il sesto posto: proprio la Grissin Bon, settima, (impegnata il 1° maggio a Venezia) è sotto di solo due punti ed è reduce da ben quattro vittorie nelle ultime cinque.

0 sono i minuti concessi ad Alex Righetti. Con l’assenza di Jones e Moraschini l’ex Rimini avrebbe potuto dare qualche minuto di sostanza sia sul perimetro (da “tre”) che sotto le plance (da numero “quattro”). Coach Dalmonte preferisce però dare più minuti a Baron, D’Ercole ed Hosley, quest’ultimo utilizzato spesso e volentieri da ala grande.

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