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Montegranaro batte Brindisi: Di Bella super, Ndoja cecchino. Il countdown!

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Al PalaRossini di Ancona, coach Recalcati centra la quarta vittoria casalinga consecutiva mentre Bucchi perde la quarta partita di fila. Brindisi in crisi di risultati vede svanire sempre più il sogno playoff, Montegranaro invece mostra gli artigli e vuole agguantare la salvezza. Sutor batte Enel 93-86 ed ecco le pagelle! Pagelle che BasketItaly dà in countdown!

10 a Fabio Di Bella, ruolo play che straccia la sua carta d’identità solo perché gli ricorda che ha 34 anni suonati, resta in campo per 35 minuti e flirta con la tripla doppia con i suoi 14 punti, 10 rimbalzi e 8 assist. Mvp assoluto del match si mangia Reynolds e Gibson in un sol boccone neanche fossero 2 bambini del minibasket australiano. Indiavolato!

9 i rimbalzi di Freimanis che prima rischia il linciaggio a causa di una capigliatura che neanche Balotelli sotto effetto di LSD ma poi in 24 minuti di gioco rischia la standing ovation con il suo 2/2 da due e il 2su3 dalla lunga. Non lo si vedeva così dal Novembre 2012. Bentornato Rolands!

8 a Tamar Slay e Valerio Amoroso. Entrambi in campo per 26 minuti mettono gli stessi tiri dal campo: 4/6 da due e 1/3 da tre. Non sbagliano un tiro libero. Il buon Tamar fa 4/4 il grintoso Valerio si ferma a 2/2. Se non fosse che a tutti e due manca il dentone che esce dalla bocca gli scambieresti  per i gemelli Derrick di Holly & Benji.

7 a Cedric Simmons che nonostante i suoi 206 centimetri e 107 chilogrammi corre come un matto per tenere i ritmi insostenibili dettati dai suoi compagni. Lui è sempre presente e vedere un lungo che corre in quel modo è davvero un piacere. 30 minuti per lui durante i quali realizza 14punti con 3 schiacciate e 6 rimbalzi. Contende al capitano Ndoja la palma del migliore tra i suoi.

6 gli uomini in doppia cifra per la Sutor: Cinciarini 14, Slay 15, Freimanis 12, DiBo 14, Johnson 11 e Amoroso 13. Uomini che se ne fregano dei problemi societari e dell’aria di crisi che tira. Giocatori che danno tutto e infiammano un PalaRossini che ha sempre visto vincere Montegranaro nelle ultime 4 partite casalinghe.

5/5 da tre per il capitano brindisino Klaudio Ndoja che continua il suo show da oltre l’arco dopo il 3/3 in quel di Pesaro a dimostrazione che il feeling con le retine marchigiane è più che ottimo. Quando riceve in ritmo si traveste da cecchino neanche fosse Ray Allen e non sbaglia neanche sotto tortura: puntare, mirare, fuoco! Per la cronaca: 19 punti in 22 minuti, mica pizza e fichi!

4 le triple provate e sbagliate da Jeff Viggiano uno che in teoria sarebbe un’attaccante e infatti mette 17 punti pur spadellando da tre. Poi lo vedi sbattersi in difesa dimostrando carattere e palle che gli altri americani di Brindisi hanno lasciato in Puglia a prendere il sole. Sarà merito del passaporto italiano o dell’estate con la nazionale azzurra, ma st’americano ha carattere italico.

3 i punti di Andrea Zerini che vive 4 partite fuori dalle rotazioni, passa i primi 3 quarti di ieri da spettatore non pagante e quando era pronto a sistemare maglia e pantaloni nel borsone viene richiamato da coach Bucchi e buttato nella mischia all’inizio dell’ultimo quarto. Risultato? Ovvio! Zero si fa trovare pronto, serra i ranghi della difesa brindisina, prende le misure con la prima bomba, realizza poi la seconda e non lascia più il parquet fino a quando la sirena annuncia la fine del match. Bentornato!

2 i secondi netti necessari a Fabio Facchini, designatore degli arbitri di LegaA, per attraversare come una scheggia il campo di gioco dalla tribuna al tavolo degli ufficiali di gara dove ha preso posto poiché ha sostenuto di esser stato vittima di insulti e minacce che stavano per sfociare in aggressione fisica. Cose che non vorremo mai vedere!

1 su uno da due , uno su quattro da 3, 3/4 ai liberi, 5 perse, 1 recuperata e 2 assist. 8 punti in 17 minuti per Robert Fultz che non sarà Stockton ma lo vedi dare l’anima e godi come un matto quando difende anche e soprattutto perché chi dovrebbe essere il titolare in realtà fa perdere la pazienza a tutti perché ha la testa chissà dove e si ricorda del suo talento sempre quando è troppo tardi. Robert invece c’è con testa e gambe che difendono. E fino a quando ha fiato dà ordine alla manovra brindisina.

0 i minuti giocati da Jonathan Gibson nell’ultimo e decisivo quarto. Bucchi di certo non s’è bevuto il cervello ma JGib di certo avrà bevuto quel famoso succo di taurina pensando che davvero gli mettesse le ali. E infatti lui è tre metri sopra il cielo con la testa e toppa totalmente il match lasciando la difesa ai compagni e chiudendo per la prima volta con punti personali sotto la doppia cifra. Solo 8 in 20minuti. JGib ha bisogno di tirare un po’ il fiato dopo aver spinto al massimo il motore per troppo tempo. Siam certi tornerà più decisivo che mai!

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