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A2 Playoff – Biella all’ultimo respiro si prende una meravigliosa gara-3

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Laquintana - Biella

Cominciamo dal fondo, da un finale palpitante, rumorosissimo per via dei fischi da primato mondiale della curva dei tifosi di casa (splendido e senza degenerazioni il duello del tifo e la spinta del competente e appassionato pubblico biellese). Una partita equilibratissima, tirata, vissuta come una lunga tirata di 40’ con un massimo vantaggio di sole 6 lunghezze – a favore di Biella sul 57-51 a 3’19” del secondo quarto – porta le due contendenti appaiate sul rettilineo d’arrivo. 6’20” da giocare, 63-63 pari dopo che lo strappo di cui sopra era stato ricucito da Casale con un 8-0 firmato Fall e Samuels a cavallo di terzo e quarto periodo, che aveva pure portato gli ospiti in vantaggio. Poco più di sei minuti dicevamo, e oramai le due aree sono giungle di braccia dove non passa uno spillo. Le percentuali sono in rapido declino, quando nel primo tempo entrava tutto o quasi da ambo le parti (26-28 al 10’, 43-44 al 20’).

Si scatena Amato: tripla super e 63-66. Subito la risposta di Raymond, con un fallo su tiro da tre trasformato in un 2/3 dalla lunetta. Il biondo play casalese è infuocato di talento e della sfrontatezza dei suo vent’anni, e allora si inventa un’altra “bomba” con la mano in faccia. Qui Biella vacilla, a 3’10” dall’ultima sirena Amato manda sul ferro un nuovo tiro da oltre l’arco che potrebbe dare il +7 ai suoi. Il vento gira in un lampo, come un tifone

che decida improvvisamente di tornare sui suoi passi nel suo cammino di distruzione. Laquintana riaccorcia con un 2/2 ai liberi, poi arriva un minuto di caos incredibile, con due perse di Casale e una clamorosa svista di Biella che spreca un due contro uno Raymond- Johnson Kyle contro Samuels, con un’approssimazione che sembra far presagire a una nuova inversione di tendenza. Ma l’ultima genialata di Aladino-Amato è l’anelito di speranza rimasto senza lieto fine per la NoviPiù (69-71), su cui pesa la spada di Damocle del bonus di falli raggiunto ben prima di metà periodo. 1/2 di Johnson Kyle sul fallo di Tomassini, poi Marshall segna con una splendida giravolta in penetrazione, commettendo però un passi molto al limite: Biella allora supera (72-71), mentre Marshall sbaglia un’ottima tripla in uscita dal time-out. Raymond su rimbalzo subisce fallo, segna i due liberi a 7”53 e il tiro della disperazione di Tomassini, una parabola strana comunque ben indirizzata, colpisce il secondo ferro ed esce, nel tripudio generale.

SEMBRANO PASSATI SECOLI… – Secoli, sì, non tre giorni. Non può che esserci stato un salto temporale, come si potrebbe spiegare altrimenti il cambio di atteggiamento delle due squadre, in un’atmosfera spettacolare da far impallidire palcoscenici più blasonati? Biella e Casale vanno in campo con un altro spirito, un altro modo di stare in campo, un’altra idea di basket. Sarà il tentativo per entrambe di mettersi a zona per portare sul perimetro gli avversari, sarà che magari, inconsciamente, c’è voglia di un gioco più aperto, un desiderio di sfidarsi quasi come se si fosse al campetto. E allora alle continue interruzioni, durezze, fischi insistenti e fastidiosi di gara-2, si passa al fruscio leggero delle retine in perenne movimento, mai ferme, perché nel primo quarto entra tutto, da una parte e dall’altra. Quasi un duello a Mortal Kombat, colpi durissimi, parate, risposte, ritmo alto; anche le mani più fredde (Natali due bombe in meno di 5’) si scaldano. Biella tira appena riesce, di istinto, con una fiducia spavalda sconosciutale nei primi due match. E Casale, non tradendo la sua filosofia, si adegua, allungando soltanto un minimo i tempi di realizzazione rispetto agli avversari. E’ bellezza cestistica allo stato puro quella a cui assistiamo, con Raymond e Johnson Kyle scatenati e una Junior più equilibrata e a segno con tutti i suoi effettivi scesi in campo. Raymond ne fa 10 e l’ultimo arrivato 9 nel solo primo quarto, mentre sul fronte opposto Martinoni fa il bello e il cattivo tempo. Percentuali da brivido (Casale 63%, Biella 52%), con i locali a stretto contatto grazie alla produzione industriale a rimbalzo d’attacco (alla fine saranno 12 per Biella, concentrati nei primi tre quarti). Il secondo periodo è di nuovo una sarabanda di emozioni, con protagonisti che si accendono all’improvviso come De Vico (16 punti con 4/6 da 3), mentre Marshall esce dal match raggiunti i 3 falli. Biella vorrebbe correre e annichilire cavalcando l’emotività della sua gente, Casale le risponde con una forza interiore mai vista nei precedenti viaggi da queste parti. A metà, sul 43-44, la NoviPiù è sontuosa nel tiro da 2 (66%), Biella ha il 47%, compensato dalle 6 conclusioni a segno da oltre l’arco contro le 3 di Casale.

SECONDO TEMPO, UN ALTRO TIPO DI SPETTACOLO – Dal musicale fruscio delle retine attraversati con irrisoria facilità da morbide parabole, si passa a un netto indurimento delle difese nella seconda parte del match: si mettono i gomiti e non solo per offuscare le trame avversarie, con Casale che inizia a difendere meglio e a contraccambiare le difficoltà createle da Biella: Corbani vede caldissimi i suoi titolari (Laquintana, Raymond, De Vico e Johnson Kyle rimarranno sul parquet per più di 36’ ciascuno) e li lascia in campo concedendo pochissimo minutaggio agli altri. Sarà una scelta vincente. Sullo strappo biellese nel terzo quarto, l’unico vero disallineamento nel cammino delle due squadre, Ramondino trova in Fall un leader insperato. A forza di schiacciate e rimbalzi è l’anima della rimonta che spegne temporaneamente l’Angelico. Prima dei fuochi d’artificio conclusivi.

I DATI CARDINE –I troppi rimbalzi offensivi lasciati da una Junior insolitamente poco svelta nel catturare palloni e, soprattutto, i problemi di falli di Martinoni, inguaiato da Raymond, e Marshall, tolgono agli ospiti per molti minuti due delle migliori frecce al proprio arco. Il capitano arriva a quota 12 già nel primo tempo, ma poi non ne mette più proprio per il fardello di infrazioni. La stessa cosa accade per Marshall, molto tonico in avvio – nessuna traccia nei movimenti dell’infortunio patito in gara-1 – e poi fuori dai giochi per due falli commessi in pochissimi secondi nel secondo periodo. Biella ringrazia, ancora una volta, l’energia disumana fornita dal suo pubblico, che ha rivitalizzato Laquintana (10 punti, 5 rimbalzi, 2 assist), Chillo (10 punti, 8 rimbalzi, 4 assist), oltre al già elogiato De Vico. Sempre meglio Johnson Kyle (17 punti e 9 rimbalzi). Ed enorme in tutti i sensi Raymond..

BasketItaly.it MVP – Raymond: Non poteva che essere lui il nostro MVP, con una prova da leader vero. 16 punti, 7/8 ai liberi, 6 falli subiti, 8 rimbalzi, un’ira di dio che non ha dato tregua alla difesa casalese, oggi incapace di arginarne furore e precisione.

Angelico Biella – NoviPiù Casale 74-71 (26-28; 43-44; 57-57)

Angelico Biella: Johnson Kyle 17, Chillo 10, Laquintana 10, Infante, Lombardi, Berti, Raymond 21, De Vico 16, Danna, Marzaioli; all. Corbani F.

NoviPiù Casale: Giovara, Amato 13, Tomassini 8, Natali 6, Blizzard 5, Martinoni 12, Ruiu, Fall 11, Valentini, Samuels 8, Marshall 8; all. Ramondino M.

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