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NBA Weekly – Miami è in gran forma ma il miglior record è sempre di San Antonio

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Una nuova settimana è trascorsa, un nuovo review targato BasketItaly è pronto ad aggiornarvi sul mondo NBA.

Ad Est Miami (41-14) è in grandissima forma: fino ad ora sono ben 12 le vittorie consecutive, protagonista nelle quali è stato Lebron James. Gli ultimi a battere i campioni in carica furono lo scorso primo febbraio i Pacers (36-21) che nel frattempo si issano al secondo posto. La loro striscia di 10 successi nelle ultime 12 ha consentito infatti di superare i Knicks (34-20), quest’ultimi protagonisti di un buon inizio stagione ma ultimamente assai altalenanti nelle prestazioni. Al quarto posto, distanti però dal podio, ci sono gli Hawks (33-23), poi subito dietro Nets (34-24) e Bulls (32-25). Proprio Chicago, che si attestava subito dietro le big fino a qualche mese fa, ora è stata inghiottita dalle inseguitrici a causa di risultati contrastanti (4 vittorie e 7 sconfitte), figli di corte rotazioni e numerosi infortuni. Saldamente settimi i Celtics (30-37) per i quali si prospettava un precoce addio alla lotta play-off in seguito all’infortunio di Rondo. Niente di tutto questo, perché Garnett & C. stanno tenendo alla grande anche in virtù di scarsa concorrenza. All’ottavo posto infatti sempre i Bucks (28-28) che hanno però un record negativo se si considerano le ultime 10 partite e che fanno i conti anche con l’incognita Jennings. L’ex Virtus Roma vorrebbe partire e la sua destinazione preferita parrebbe essere Dallas. Chi invece sembra davvero aver trovato la quadratura del cerchio sono i Raptors (23-35) che, complice anche l’arrivo di Gay e l’aver relegato Bargnani a comparsa (costante la sua partenza dalla panchina), sono arrivati al nono posto dopo un inizio di regular season a dir poco disastroso. I numeri parlano di 7 vittorie nelle ultime 11 e i più ottimisti sperano ancora di agguantare la post-season: missione non impossibile ma l’impressione è che i canadesi si siano svegliati troppo tardi. Nulla cambia nelle retrovie: Filadelfia sembra proprio non voler sperare nei play-off (6 sconfitte consecutive) mentre Detroit (23-37), Cleveland (20-38) e Washington (18-38) si apprestano ad affrontare una seconda metà di stagione anonima. In coda Orlando (16-42) e Charlotte (13-44) fanno a gara per evitare il peggior record della Lega, che, è giusto ricordare, non assicura la prima scelta assoluta al Draft (chiedere lumi agli stessi Bobcats, beffati proprio lo scorso anno dalla Lottery).

Veniamo all’Ovest. Sempre miglior record della Lega per San Antonio (45-14) che resta ancora la squadra meno battuta in casa (2 sconfitte). Secondi i Thunder (42-15) che lottano, da favoriti, per il secondo posto contro i Clippers (41-18). Proprio i losangelini stanno attraversando un bel momento di forma avendo vinto 6 degli ultimi 7 match e questo ha permesso di difendere il gradino più basso del podio dalle grinfie di Memphis (38-18), reduce da ben 8 vittorie consecutive. Quinta è la Denver (37-22) del nostro Danilo Gallinari, che dopo 15 vittorie in 17 partite riportate tra il 5 gennaio e il 9 febbraio, ha inanellato prestazioni da “montagne russe” nelle quali fatali sono state le gare in trasferta. Proprio fuori casa i Nuggets hanno il terzo peggior record tra le prime otto franchigie della Conference, a dispetto invece del rendimento casalingo (il secondo in assoluto di tutta l’Nba). Leggermente in ripresa, ma sempre sotto il rendimento fornito ad inizio stagione, sono i Warriors (33-25), sesti. Utah (31-27), settima, e Houston (31-28), ottava, chiudono le posizioni utili per approdare alla post-season. Al nono posto salgono i Lakers (28-30) che, grazie ad 11 vittorie nelle ultime 16 partite, sono riusciti a rendere certamente più dignitoso il proprio record. Ora i play-off non sembrano utopia, a patto però che Bryant e compagnia riescano a dare continuità ai propri risultati. Poco lontani sono anche Portland (26-31) e Dallas (25-32) che però danno l’impressione di non poter fare di più, al contrario dei giallo-viola, potenzialmente capaci di vincere con chiunque. Senza obiettivi ormai Timberwolves (20-34), Hornets (20-39), Suns (20-39) e Kings (20-39).

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