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Siena è superiore, la Dinamo si arrende.

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La Montepaschi si dimostra ancora una volta superiore e si porta sul 2-0 nella serie di semifinale contro la Dinamo. Sassari ancora una volta non trova la via del canestro con continuità e soprattutto vede il canestro restringersi quando si tira dalla lunga distanza. Siena si dimostra superiore su tutti i lati del campo e alla fine fa segnare tutti i giocatori presenti a referto.

La cronaca:
Si parte ancora una volta con un minuto di silenzio, questa volta dedicato alla vittime del terremoto in Emilia Romagna.

La partita:
Siena costretta a rinunciare di nuovo ad Andarsen, Pianigiani si riaffida a Michelori in quintetto; parte meglio la Dinamo che allunga sul 0-5 grazie a Travis Diener e Plisnic, con gli ospiti che sembrano aver cambiato mentalità, con una buona rotazione di palla e più sicurezza a rimbalzo nelle prime azioni. Ma i campioni d’Italia ritrovano subito la concentrazione, controparziale di 8-0 grazie alle palle recuperate e ai chili di Michelori e Siena si riallontana. La Dinamo come in gara 1 si intestardisce con il tiro da tre ma il canestro rifiuta i tiri e la Montepaschi dilaga, Plisnic segna con un libero il 12esimo punto e la Dinamo si blocca, la Menssana trova facilmente la via del canestro e arriva sino a quota 29, con il Banco che prova a trovare delle soluzioni offensive che prevedono il gioco sotto canestro ma senza ottenere risultati. Il quarto finisce 29-14.
Il secondo quarto inizia con gli ospiti che riescono a costruire bene il tiro ma senza ottenere risultati, con Siena invece che trova facilmente il canestro nonostante la zona ordinata da Meo Sacchetti, la Montepaschi arriva sino al +22 firmato da un solidissimo Lavrinovic.
La Dinamo forza da tre e complice le palle perse affonda sino al -25 42-17, poi una piccola reazione di orgoglio con un parziale di 9-0 chiusa da una bella tripla di Plisnic, Hosley inchioda il 44-28, ma Siena ritrova di nuovo concentrazione e lucidità al tiro in particolare grazie a Lavrinovic e al riposo lungo si arriva sul +21 per i biancoverdi: 53-32.

La seconda parte:
Il ritorno in campo vede di nuovo la Dinamo agguerrita che segna la tripla del -18 con Plisnic, risponde Kaukenas e nonostante delle buone giocate difensive degli ospiti Siena riesce ad allungare, gli ospiti soffrono sotto canestro ed in più, quando riescono a costuire bene dei tiri, il canestro diventa infinitamente piccolo e Siena è bravissima a sfruttare le ripartenze. Sassari si mantiene sempre ad una distanza di 18 20 punti, grazie anche a Drake Diener fino a quel momento impalpabile, ma reattivo nel terzo quarto. Le poche palle recuperate dagli ospiti non portano punti in cascina a causa della ottima difesa di Siena, la partita di fatto finisce con largo anticipo in chiusura di terzo quarto quando Easley segna il 74-55 schiacciando ma poi si fa fischiare un tecnico che Aradori trasforma in un +21 nel finale di tempo.
L’ultimo quarto serve ancora una volta solo per delineare il punteggio finale con Siena brava a controllare e a sfruttare le percentuali basse al tiro dei biancoblu e Lavrinovic davvero dominante sotto canestro, gli ultimi minuti sono solo un conto alla rovescia per la sirena finale e c’è spazio solo per un antisportivo di Hosley figlio della frustazione della partita non certo eccelsa, i secondi finali vedono in campo le secondo linee con Siena capace di segnare con tutti gli uomini presenti a referto.
La Dinamo paga cara ancora una volta le scarse percentuali al tiro, con le soluzioni dalla lunga distanza che non portano punti (8-33 da tre), inoltre le 12 palle perse si sono tramutate in macigni pesantissimi.
Siena è stata davvero superiore, non ha sbagliato niente e nonostante l’assenza di Andersen ha dominato sotto i tabelloni grazie all’esperienza di Michelori e alla solidità di Lavrinovic 10 punti e 8 rimbalzi in 18 minuti.
La serie ora si sposta al PalaSerradimigni a Sassari, comunque vada per la Dinamo ci sarà solo da festeggiare una splendida stagione con il pubblico pronto a regalare l’ennesimo tributo alla truppa di coach Sacchetti, mentre la Montepaschi dovrà cercare di non calare l’intensità al fine di raggiungere subito la sesta finale consecutiva.