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Sassari è più squadra, Milano non passa al PalaSerradimigni

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La Dinamo ritorna in testa nella serie, Lawal è il migliore dei suoi, ma complessivamente è il gruppo a fare la  differenza, su una Milano che non trova vere alternative a Gentile.

La cronaca:

Sassari, galvanizzata da un PalaSerradimigni caldissimo e per la prima volta anche particolarmente duro nei toni nei confronti degli avversari vedi coro contro Banchi, parte subito forte; la squadra di coach Sacchetti scava grazie a Lawal un solco di 6 punti, Milano si affida solo ed esclusivamente al talento di Gentile che risponde da campione, per lui il primo quarto si chiude a quota 7 più due assist per i compagni; dall’altra parte del campo però funzionano egregiamente gli accorgimenti tattici per limitare Samuels e l’Olimpia a parte il suo capitano non trova altre alternative in attacco. Lawal è invece  il faro dell’attacco Sassarese e con i suoi 9 punti porta a +3 la Dinamo alla fine del primo quarto, 20-17.

Parte bene Milano  nella seconda frazione, in un quarto in cui si inizia con i 10 elementi sul parquet provenienti dalle rispettive panchine, c’è più spazio per la foga sportiva piuttosto che per la tecnica. Banchi sceglie di fatto M.Brooks in regia con Ragland pronto ad attaccare il canestro o a liberarsi sugli scarichi, Sacchetti risponde con Sosa e Kadji ed è Milano a mettere la freccia; per Sassari mancano degli aiuti difensivi efficaci ed Elegar ne approfitta nel migliore dei modi, Sassari corre ai ripari con il ritorno in campo dei suoi uomini migliro, ma un Logan da 0 punti in due quarti non basta contro l’efficacia degli uomini in rosso, che grazie all’ottima percentuale di Samuels dalla lunetta chiudono sul +4 la prima parte di gara.
Da segnalare un brutto gesto di Sosa che di fatto stende Cerella con un colpo, il fischio vale l’antisportivo ed anche l’apertura del break che permette all’Olimpia di allungare 39-43 prima dell’intervallo lungo.

Sassari parte con un break di 8 punti nel terzo quarto, Lawal tiene bene su Samuels e questa è la chiave che blocca l’attacco dell’Olimpia, che si regge solo e sempre su Gentile, la Dinamo dall’altra parte del campo riesce con l’asse Lawal Dyson, a confezionare un paio di alley oop che infiammano il PalaSerradimigni.
Milano dopo il time out chiamato da Banchi, esce bene trascinata ancora una volta dal suo capitano e da Samuels, ma il terzo fallo sia di Melli che Moss, complica l’assetto difensivo dell’Olimpia.
Sassari decide di attaccare costantemente il canestro e trova ancora i punti di Dyson,  Milano continua ad aggrapparsi al suo capitano ma Sassari, continua a guidare, chiudendo il terzo quarto sul 65-60, nonostante ancora una volta l’apporto dalla panchina non sia lo stesso delle due gare precedenti.
Il livello dell’agonismo sale in maniera vertiginosa ad inizio ultimo quarto; Gentile risponde a Sosa e tiene a contatto i suoi con il canestro del -2, ma Milano non sembra avere altre risorse in attacco; con Ragland in campo però l’Olimpia trova il break che riporta in parità l‘incontro. L’ex Cantù sembra essere l’arma giusta in difesa contro Dyson e a 3’32” dalla fine la partita riparte dallo 0-0 o meglio dal 71 pari.
Logan mette la tripla del +3, Lawal  trova il 2\2 ai liberi che vale il +5, Milano a 1’30 dalla fine prova a rispondere con il solito Gentile, mentre Banchi ad ogni interruzione, effettua un cambio, modificando il quintetto ad ogni possesso; Sanders trova l’and1 del +6, Milano barcolla e non trova la via del canestro, non riuscendo nemmeno ad approfittare di uno 1\4 complessivo di Dyson ai liberi, non concretizzando con Hackett poi una gita in lunetta successiva. Si va avanti negli ultimi secondi con i falli tattici, Sassari guida di 5 a 15” dal termine, Gentile sbaglia la tripla del -2 e la Dinamo dalla lunetta con Logan chiude la gara.

E’ 2-1 Sassari, una squadra che fino ad ora ha fatto la differenza con il gruppo e non con i singoli, 5 uomini in doppia cifra contro i soli 2 degli avversari. Il limite dell’Olimpia in questa gara 3, è stata l’assenza di alternative a Gentile, nonostante quest’ultimo abbia dimostrato di essere un grande giocatore, 27 punti, 7 rimbalzi con i canestri segnati sempre nei momenti più caldi ed importanti della gara. La Dinamo dal canto suo, ha dimostrato di poter portare quei correttivi sui temi tattici con cui Milano era riuscita a far male, dimostrando di essere più forte dal punto di vista mentale e caratteriale.
Gara 4 è l’appuntamento fissato per giovedì 4, di fatto il crocevia per la serie, che può lanciare Sassari verso la storia, o restituire a Milano le speranze di raggiungere la finale.

I tabellini

Sassari:
Sosa 6, Logan 10, Formenti 5, Sanders 14, Devecchi, Lawal 19, Chessa, Dyson 16 + 10 falli subiti, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 12, Kadji 2

Milano:
Ragland 5; Brooks 6; Gentile 27; Gigli; Cerella 2; Melli; Kleiza 6; Elegar 8; Hackett 3; Samuels 15; Tabu; Moss 4