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Count Down Torino-Bologna: che duello fra Pittman e White!

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Dopo le innumerevoli portate dei pranzi natalizi ecco il “menù Count Down” con cui riviviamo il posticipo di Serie A fra la Manital Torino e l’Obiettivo Lavoro Bologna, vinto dai padroni di casa per 75-70.

 

10 secondi (e 57 centesimi): il momento della rimessa decisiva. Il pallone è finito nelle mani di Fontecchio, uno dei pochi se non l’unico tiratore delle V nere, che si è preso la tripla frontale del possibile pareggio, sbagliandola (4/6 fino a quel momento). Meno glaciale del solito

9 il numero dei punti segnati nel secondo e nel quarto periodo dalla Virtus: chiari i problemi in attacco quando Pittman non è sul parquet. Con Ray sarebbe probabilmente tutta un’altra musica.

8 i punti di Mancinelli nel terzo periodo (e in totale): da ex Fortitudo si era segnato sul calendario la data di questo match e il suo contributo in un momento di difficoltà non è mancato. Profetico nel post partita:”Da oggi inizia una nuova stagione”.

7 i canestri di White: 18+9. Il duello con Pittman è stato stellare non solo sul piano tecnico ma anche emozionale: i due non si sono negati né sportellate né parole poco dolci. I suoi 4 rimbalzi offensivi nel finale sono stati decisivi. Money in the bank per l’Auxilium quando lo cerca.

6 i rimbalzi di Vitali: canestri pesanti e tanto sudore lasciato sul parquet del Ruffini. Nel finale gli è però mancato il fiato come a tutti i suoi compagni e ciò è stato determinate. Sforzo vano

5 i falli commessi da Mazzola in 16 minuti. Nel primo quarto Bologna ha scavato un solco importante (26-12) con lui in campo. Conferma che quando un giocatore esce mentalmente dal match, è difficile che vi rientri.

4 Le triple segnate da Miller. Sembra che il quarto quarto sia diventato il suo terreno di caccia. Fa e disfa come pochi, in difesa ha limiti evidenti ma nelle vittorie, la sua incoscienza è un fattore decisivo. Croce e delizia dei tifosi

3 Le vittorie in casa per l’Auxilium: Vitucci è arrivato e ha tamponato subito le lacune difensive. Ora dovrà lavorare sulla fase offensiva, ancora altalenante. Non ha ceduto al nervosismo dopo l’approccio completamente sbagliato. Effetto curativo

2 il numero di Dyson: l’ultima settimana è stata un ottovolante di emozioni per lui. Eroe contro Sassari e sbadato nel finale contro Brindisi (fatali i suoi errori dalla lunetta), al Ruffini ieri ha sparigliato le carte dopo tre quarti negativi, capendo di poter far male attaccando il ferro e piazzando la tripla che ha svoltato il match. Molto del futuro di Torino passa per le sue mani.

1 La terna arbitrale del match (Begnis-Mazzoni-Ranaudo). In difficoltà nel primo tempo, specie per la disomogeneità del metro arbitrale, nel secondo hanno fatto affidamento all’instant replay. Così facendo non si sbaglia mai.

0 Le vittorie della Virtus in trasferta. In questo campionato ogni settimana si può scalare la classifica o rimanere insabbiati nelle parti meno nobili perchè non ci sono squadre materasso nè corazzate. Decaduto ma sempre più intrigante